La Basilica di San Giovanni in Laterano

Basilica di San Giovanni in Laterano

La Basilica di San Giovanni in Laterano è considerata, storicamente, la madre di tutte le chiese di Roma e del mondo e sorge sul colle Celio. Tra le quattro basiliche papali romane è una delle più famose e belle, anche in virtù della famosa piazza antistante, teatro del famoso Concerto del 1 Maggio, organizzato annualmente dalle sigle sindacali italiane. Inoltre, è la più antica e importante basilica di tutto l’Occidente, nonché meta fissa di ogni pellegrinaggio a Roma.

In passato, prima che la Basilica di San Pietro fosse ultimata, il Palazzo del Laterano, adiacente alla Basilica, è stato sede papale per parecchi anni. Tra le mete più visitate nei vari tour di Roma, la Basilica ha un particolare legame con il Papa, poiché risiede lì la Sua cattedra episcopale. L’intero complesso lateranense, con il Palazzo omonimo, la basilica e la Pontificia Università, godono dell’extraterritorialità, facendo parte dello Stato Vaticano.

In questo articolo, parleremo della basilica, dell’architettura e della sua interessante storia, oltre che delle innumerevoli opere che sono contenute al suo interno.

Visita alla Basilica di San Giovanni in Laterano

Le origini della Basilica di San Giovanni in Laterano risalgono al IV secolo, e la basilica prese il nome dalla zona in cui sorgeva: un terreno confiscato sotto l’impero di Nerone, alla famiglia dei Laterani. La basilica fu costruita, si scoprì dopo alcuni scavi, su un’antica caserma o fortezza e come molte costruzioni del clero, ha subito diverse modifiche per diventare quella che oggi possiamo ammirare. Su questo sito potrete fare una originale visita virtuale. Ecco alcune curiosità architettoniche della struttura.

Basilica di San Giovanni in Laterano: gli esterni

La basilica presenta una facciata principale, risalente al 1732, ad opera di Alessandro Galilei. E’ caratterizzata da un atrio, molto simile al Basilica di San Pietro in Vaticano, che ospita in una nicchia sulla sinistra la statua di Costantino I,  alta metri 3,22, ed è stata restaurata in più occasioni.

Il portico, è composto da ben 24 pilastri di marmo d’ordine composito, precedentemente affrescati nella seconda metà del XII secolo, oggi presenta una volta a botte ribassata.

La porta principale, proveniente dalla Curia Iulia, è stata riadattata dal Borromini, che aveva avuto in mano il progetto della ricostruzione della basilica nel 1660.  In cima alla facciata, si trovano delle statue raffiguranti Gesù Cristo con una croce, ai suoi lati diversi vescovi della Chiesa d’Oriente e d’Occidente.

Le altre quattro porte, corrispondenti ad altrettante navate, recano dei bassorilievi rappresentanti scene di vita di Giovanni Battista, a cui è dedicata la Basilica. Un ulteriore porta in bronzo è stata, momentaneamente, installata nel 2000, in occasione dell’anno giubilare.

Un’altra facciata degna di nota è quella del transetto nord, che si trova tra due campanili risalenti al Medioevo. Qui troviamo un portico ampio e accogliente, con degli affreschi sul soffitto attribuiti a Sisto V. In una nicchia, vi è la statua in bronzo di Enrico V, detto il Grande, primo Re della dinastia borbonica.

A pochi passi dalla Basilica, troviamo il famoso Triclinium Leoninum, un monumento che risale all’epoca di Papa Leone III (VIII secolo) e che, in realtà, è quel che resta di una tipica sala da banchetti romana. Altro monumento storico, che si trova nella piazza, è l’Obelisco egizio, alto oltre 30 metri,nel 357 l’imperatore Costanzo II lo fece portare da Tebe, direttamente da tempio del dio egizio Amon-ra. E’ oggi il primo obelisco monolitico più alto al mondo.

Basilica di San Giovanni in Laterano: gli interni

Entrando nella Basilica di San Giovanni in Laterano noterai, subito, le cinque ampie navate. Quella centrale presenta un soffitto a cassettoni, le due navate intermedie le classiche cupolette, mentre quelle estreme hanno un soffitto piatto, diviso in campate. La navata centrale presenta alcune particolarità interessanti: il pavimento, come per Santa Maria Maggiore, fa parte delle opere dell’arte cosmatesca medievale,  nei pilastri sono state ricavate delle nicchie per ospitare statue dei dodici apostoli, come voluto dal Borromini. Alternati ai finestroni, vi sono dei dipinti tondi ritraenti alcuni Profeti biblici. Inoltre, arricchiscono gli interni opere di Camillo Rusconi, Angelo De Rossi.

Le navate esterne ospitano diverse cappelle, appartenenti a famiglie storiche ed importanti di Roma. Nella navatella di destra sono ospitate le cappelle Massimo, Torlonia e Casati, in quella sinistra troviamo, invece, la cappella Corsini, famiglia che nella storia ha avuto vescovi e papi. Qui riposa Clemente XII, il papa. Qui è conservata la versione di Antonio Montauti della Pietà, datata 1733.

Interessanti anche i transetti. Nel transetto nord è custodito l’organo a canne di Luca Biagi, risalente al XIV. Nel transetto sud, troviamo l’altare del Santissimo Sacramento in cui vi è un antico ciborio barocco con pietre preziose incastonate. Inoltre, proprio sopra il ciborio vi è un affresco raffigurante l’Ascensione di Cristo, autore Cavalier d’Arpino.

Arrivando all’altare papale, vi è un grande e bellissimo ciborio gotico, opera di Giovanni di Stefano. In questa zona, troviamo due reliquiari importanti: quelle relative alle teste di San Pietro e Paolo. Affreschi raffiguranti alcuni Santi e la Crocifissione di Cristo. La confessione è delimitata da una balaustra dorata in stile neogotico ed abbellita con marmi policromi.

L’abside attuale fu fortemente voluta da  Papa Leone XIII, a fine ottocento, al posto della precedente risalente al XIII secolo.  I mosaici impreziosiscono l’intera parte e anche la cattedra papale è stata realizzata in stile cosmatesco.

Basilica di San Giovanni in Laterano interni

 

Museo della basilica

Il museo della Basilica di San Giovanni in Laterano si trova proprio accanto al monumento funebre di Papa Innocenzo III. L’archiviazione e la catalogazione delle opere finì nei primi anni ottanta e fu inaugurato nel 1984 da Giovanni Paolo II. La collezione si sviluppa tra i locali dietro l’abside e il salone Pio IX, accessibile dal Chiostro del Vassalletto. Vi sono varie sezioni: quella medievale, quella rinascimentale e quella ottocentesca, tutte piene di molteplici e preziose opere, accumulate nel tempo.

Chiostro del Vassalletto

Il Chiostro, a cui si accede dalla Basilica, è molto simile a quello presente nella Basilica di San Paolo fuori le mura, anch’esso espressione dell’arte cosmatesca romana, in particolare dell’artista detto il Vassalletto. Il chiostro è legato alla presenza, in passato, di un monastero benedettino, i cui monaci avevano in custodia anche la Basilica. Il Chiostro misura 36 metri per lato ed è, infatti, il più grande chiostro della capitale. Originali e bellissime, le colonne di marmo intarsiato sono state realizzate con uno stile a metà tra romanico e gotico.

Quando visitare la Basilica di San Giovanni in Laterano

La vita liturgica della Basilica è sempre attiva. Sia nei giorni feriali, che in quelli festivi apre alle 7.00 per la Santa Messa. Nella cappella dell’adorazione vengono celebrate le lodi mattutine alle 7.40 e il Rosario dei vespri alle 16.45 circa. Sono motivi per godere, anche, della parte spirituale di queste meravigliosa chiesa e per avvicinarci sempre a Cristo.

Basilica di San Giovanni in Laterano: un po’ di storia

Le origini della Basilica di San Giovanni in Laterano sono legate ad una leggenda che vede protagonista Costantino I.  La storia, che non smentisce in ogni caso la leggenda, dice che la basilica, come moltissime altre chiese di Roma, fu costruita in seguito all’Editto di Milano.

Costantino e la nascita della Basilica

Da quello che si evince dai racconti tramandati a voce, Costantino fu colpito da lebbra. Rifiutò di ascoltare i suoi medici, che gli consigliavano di sacrificare dei bambini, poiché il loro sangue lo avrebbe salvato.

Una notte, in sogno, gli appaiono Pietro e Paolo che lo invitano a cercare un eremita cristiano, Silvestro, che si trovava nascosto nei dintorni di Roma. Lui lo avrebbe guarito. Costantino, che non conosceva l’identità di quei due santi che gli erano apparsi, fece come dissero e quando si trovò di fronte Silvestro, questi gli mostrò i ritratti di San Pietro e Paolo. Costantino li riconobbe ed ascoltò, quindi, i consigli di Silvestro per guarire dalla lebbra.

Innanzitutto, vennero liberati alcuni cristiani incarcerati, poi Silvestro impose a Costantino il digiuno e un bagno nella fonte battesimale, da cui l’imperatore uscì guarito. La leggenda narra che, da quel momento, Costantino fece di tutto per liberalizzare il Cristianesimo, istituire le cariche di vescovi e costruire chiese.

L’ottavo giorno della guarigione, Costantino andò a confessarsi alla chiesa di San Pietro, iniziando personalmente la costruzione della prima versione della basilica.

I saccheggi alla Basilica di San Giovanni in Laterano

La Basilica nel corso della storia ha subito diverse ricostruzioni, dovute ad attacchi e saccheggi che hanno, purtroppo, riguardato altre innumerevoli opere di Roma. Dopo il sacco di Roma del 410, ad opera dei Visigoti di Alarico e quello del 455 da parte dei Vandali, fu restaurata da molti papi. Nel 774, con papa Adriano I tornò ad avere un certo periodo di splendore, culminato con il battesimo di Carlo Magno.

Il terremoto alla Basilica di San Giovanni in Laterano

Un episodio macabro è legato alla Basilica nell’anno 896. Fu, infatti, istituito un processo a Papa Formoso, il quale però era deceduto. I resti del pontefice furono riesumati e abbigliati con abiti papali e accusato formalmente da vescovi e dal Papa in carica, Stefano VI. L’episodio, noto come Sinodo del cadavere, fu voluto proprio dal suo successore Stefano VI, che accusava Formoso di essere salito, nell’891, al soglio pontificio appoggiato da fazioni filo-germaniche.

L’accusa fu, inevitabilmente, confermata e si stabilì che il pontificato era stato illegittimo. Furono annullate tutte le decisioni prese da papa Formoso in vita, gli furono addirittura tagliate le tre dita usate per la classica benedizione papale e il suo cadavere fu trascinato per Roma e poi gettato nel Tevere. Pochi mesi dopo vi fu un terremoto a Roma che fece crollare il tetto sopra la navata centrale. I danni furono ingenti e si dovette valutare una profonda restaurazione della Basilica.

La Basilica attuale

L’estetica attuale della Basilica si deve, quasi per intero, all’architetto Francesco Borromini, grande esponente del barocco italiano e rivale del Bernini. Papa Innocenzo X gli affidò i lavori nel 1645. Rimanendo tutto sommato fedele alla struttura preesistente, Borromini fece un ottimo lavoro, nel valorizzare le navate laterali e mantenere alcune parti di gran pregio, come il pavimento cosmatesco, e il soffitto. La creazione delle nicchie nei pilastri della navata centrale fu un colpo di genio, sfruttato poi con la realizzazione di dodici statue rappresentanti gli apostoli, opere commissionate a vari scultori del tardo barocco.

Liturgie tradizionali nella Basilica del Laterano

La festa della Basilica, che ricorda la sua dedicazione, avviene il 9 novembre. Essendo, inoltre, la sede vescovile (il Papa è anche vescovo di Roma) è al centro delle maggiori celebrazioni che riguardano i fedeli capitolini. Sin dal 1500, infatti, le processioni e la maggiori manifestazioni religiose partono o si concludono alla Basilica di San Giovanni in Laterano. Molte sono cadute in disuso ma, Giovanni Paolo II ripristinò il Corpus Domini, una festa liturgica mobile che si festeggia la domenica successiva alla solenne festa della Santissima Trinità.

Una tradizionale festa era quella legata a San Giovanni Battista, il 24 giugno. In quell’occasione bancarelle di ogni genere e cibo erano lì sui prati davanti la basilica, in cui si gozzovigliava per tutto il giorno tra stornelli e gran mangiate.

Un’altra tradizione caduta nel dimenticatoio è sta la presa di possesso del Laterano. Questa sorta di cerimonia avveniva finita la proclamazione del Papa. Egli, infatti, veniva presentato alla città e prendeva pieni poteri della sede papale del Laterano, giungendo in groppa ad una mula bianca fino alla Basilica.

Conclusioni

La storia di questo grande complesso religioso, che comprende la Basilica di San Giovanni in Laterano, è infinita, così come la voglia di tanti fedeli in pellegrinaggio a Roma, di vedere, ammirare e conoscere le bellezze di questa grande chiesa.

Oltre alle sue opere, ai mosaici, al chiostro e al museo, la Basilica racchiude la sua grande carica religiosa, nelle immagini che evoca e nelle parole dei celebranti al suo interno. Visitare una delle più importanti chiese al mondo e poterne ricevere i benefici è, assolutamente, un’occasione da non perdere.

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