Santuario della Divina Misericordia, tra storia e reliquie

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Santuario della Divina Misericordia rappresenta una delle mete più visitate del pellegrinaggio a Roma. La Chiesa di Santo Spirito in Sassia, nel 1994 fu elevata a Santuario della Divina Misericordia, legandosi indissolubilmente a Santa Faustina Kowalska, la suora divenuta santa nel 2000. Era, infatti, ritenuta la figura chiave della Divina Misericordia di Dio per tutta l’umanità.

Alcuni questo luogo lo conoscono come il santuario di Santa Faustina Kowalska, altri come quello di Giovanni Paolo II, altri ancora lo citano con il suo nome ufficiale, Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Ma per tutti, pellegrini e fedeli, questo   il santuario della Divina misericordia della quale santa Faustina e san Giovanni Paolo II furono apostoli e devoti.

Il Santuario della Divina Misericordia, Santa Faustina Kowalska e Papa Wojtyla sono accomunati da un idea semplice: rivelare l’amore di Dio nel mondo.

In questo articolo, scopri il significato della Divina Misericordia e godi della bellezza del santuario.

Dove si trova il Santuario della Divina Misericordia?

Parliamo di una delle più antiche chiese di Roma, che si trova nel rione Borgo. La storia della Chiesa di Santo Spirito in Sassia ha radici antiche, sin dal VII secolo d.c. È uno dei monumenti meglio conservati della città.

Santuario si trova nei pressi  del Palazzo Apostolico a fianco al Museo Pio-Clementino e pochi passi dall’Ufficio del Vicariato di Roma e da Via Della Conciliazione. Da piazza San Pietro non è molto distante ed anche dai Musei Vaticani.

La Chiesa originale, dopo il sacco di Roma, (1527), venne quasi totalmente ricostruita Con l’aumentare del numero dei pellegrini, si rese necessaria la costruzione di una chiesa più grande in questa zona. Un magnifico esempio di architettura barocco rinascimentale: uno dei tanti edifici di quel periodo ancora in piedi nella Capitale.

La storia del Santuario della Divina Misericordia

Fondata nel 727 dal re dei Sassoni, Ina, insieme ad un ricovero per i pellegrini e i viandanti della sua terra, fin dalle origini, la chiesa di Santo Spirito in Sassia è stata parte di un complesso ospedaliero.

Molte volte distrutto, l’intero complesso fu trasformato nel 1198 per volere di Papa Innocenzo III, in un vero e proprio nosocomio o ospedale, assumendo il nome di “Santo Spirito”.

Nel 1527, come detto sopra, durante il sacco di Roma, la furia devastatrice dei saccheggiatori, perlopiù Lanzichenecchi e spagnoli, distrusse il Complesso di Santo Spirito. Rimasero erette solo le torri campanarie, le stesse che vediamo oggi.

Nel 1538, papa Paolo III diede mandato per la ricostruzione ad Antonio da Sangallo il Giovane, il quale ci ha dato l’assetto attuale della Chiesa. Il nuovo titolo di “Santo Spirito in Sassia” fu dato nel 1571, con la consacrazione, anche se i lavori ebbero fine nel 1590, sotto il pontificato di Papa Sisto V.

Santa Faustina Kowalska e San Giovanni Paolo II sono stati i due grandi promotori della Divina Misericordia.

Papa Wojtyla aveva conosciuto la Divina Misericordia a Cracovia, quando da giovane lavorava come operaio nello stabilimento vicino al monastero dove Suor Faustina morì il 5 ottobre 1938.Entrambi polacchi, sono stati accomunati dal progetto divino di far conoscere al mondo il grande amore di Dio e il Suo interesse per la salvezza dell’uomo. Le loro strade, pertanto, si incrociarono a Roma nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, dove il 1° gennaio 1994, lo stesso Giovanni Paolo II, dedicò la chiesa al Culto della Divina Misericordia.

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Cosa vedere nel Santuario della Divina Misericordia

La chiesa sorge nel rione Borgo di Roma, nei pressi del Vaticano, sul luogo in cui si trovava la chiesa edificata nell’VIII secolo per volere del re Ine di Sassia e da lui dedicata alla Vergine. Il re fece costruire l’edificio sacro insieme ad un ospizio per i pellegrini del suo popolo.

Numerose, al suo interno, le opere che rendono il Santuario della Divina Misericordia molto importante e visitatissimo dai pellegrini e fedeli più devoti.

Le reliquie custodite nella chiesa, specialmente quelle di Santa Faustina Kowalska e la Corona di Spine di Gesù sono motivo di grande gioia per tutti i pellegrini.

La principale opera è la copia della Divina Misericordia, derivata da un’apparizione avuta da Santa Faustina Kowalska. L’autore fu  Eugeniusz Kazimirowski.

La facciata

La facciata del Santuario della Divina Misericordia è opera di Ottaviano Mascherino, che la eseguì su commissione del papa Sisto V, basandosi su un progetto del Sangallo. Molto bello ed antico è il campanile quattrocentesco, progettato da Baccio Pontelli o Giovannino de’ Dolci tra il 1470-1476.

Gli Interni del Santuario

Facendo pochi passi nello spazio sacro della chiesa, troverai una bellissima e luminosa navata, con in fondo l’abside e cinque cappelle semicircolari per lato. Il tetto ligneo che la sormonta scaturisce dal genio di Antonio da Sangallo, a cassettoni policromatici ricorda quello di Palazzo Farnese dello stesso Sangallo..

La parte dedicata all’abside fu affrescata nel 1582 da Zucchi, allievo del Vasari. Qui è raffigurato il Cristo Redentore sovrastante e attorniato dalle nubi. Sopra l’altare maggiore, invece, risalente al 1600, troviamo il tabernacolo sorretto da due angeli in legno dorato, opera di Lorenzo Tedesco.

Immagine della Divina Misericordia

Nella terza cappella di destra, troviamo il dipinto della Divina Misericordia.

Anche qui, due maestose statue di angeli fanno da cornice all’iconica pala d’altare di Gesù Misericordioso. Un’opera del pittore P. Moskal di Cracovia e donata al Santuario il 23 aprile 1995, da Papa Giovanni Paolo II.

L’immagine è riprodotta in un quadro ed è diventata famosa in tutto il mondo, riportata su milioni di immaginette. Qui è rappresentato Gesù  nella visione che ebbe Santa Faustina Kowalska, nel febbraio del 1931, mentre si trovava nella sua cella in convento.

Gesù è presentato con una tunica bianca, una mano alzata in segno di benedizione, mentre l’altra è portata al petto. Da qui escono due grandi raggi, uno rosso e l’altro bianco. Nell’interpretazione teologica, il raggio rosso è il Sangue che ha donato per noi, il raggio bianco l’Acqua che purifica i peccatori. Ai Suoi piedi vi è la scritta: «Gesù confido in Te!».

L’immagine raffigura un Cristo risorto, che presenta i segni della crocifissione, sia alle mani che ai piedi. In volto, però, Cristo è molto sereno, pieno di Misericordia e di bontà per tutti. Gli occhi, in particolare, lasciano trasparire tanta pace e serenità.

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Le reliquie di Santa Faustina

Alla destra dell’altare, troviamo un prezioso reliquiario che conserva le reliquie di Santa Faustina. Le suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, consorelle della Santa, sono affidatarie della manutenzione e della custodia di queste inestimabili opere.

Questa chiesa e le reliquie sono il gesto che Papa Wojtyla volle dare come grande impulso alla sua devozione. Ereditando il compito che la suora polacca aveva avuto in visione dalla Madonna, ovvero diffondere il bene e la Coroncina della Divina Misericordia, la preghiera che la suora scrisse nel suo Diario.

Suor Faustina fu beatificata nel 1993 e poi canonizzata  il 30 aprile del 2000.

Santuario della Divina Misericordia e il Papa

Giovanni Paolo II amava profondamente il Santuario della Divina Misericordia e il messaggio che Gesù  stesso aveva lasciato alla giovane suor Faustina, morta nel 1938. Ci sono alcuni momenti che hanno dato grande slancio alla devozione in questo santuario:

  • il 18 aprile 1993, giorno della beatificazione di santa Faustina,
  • il 23 aprile 1995 quando venne in visita papa Giovanni Paolo II, proprio la prima domenica dopo Pasqua (giorno della festa della Divina misericordia), quando ancora la festa non era stata istituita ufficialmente.
  • La canonizzazione di santa Faustina nell’anno del grande Giubileo
  • il 2 aprile 2005 quando morì san Giovanni Paolo II, alla vigilia della grande celebrazione della Divina misericordia .

Nella quarta cappella, sulla sinistra della navata, troviamo un grande ritratto di San Giovanni Paolo II. Inoltre, in una teca d’argento dorata, a destra dell’altare, è custodita il sangue del Papa come sacra reliquia.

L’esplosione del culto e del flusso dei pellegrini nel Santuario della Divina Misericordia c’è stata con papa Francesco, il quale ha raccolto l’eredità di Giovanni Paolo II con questo Giubileo intitolato proprio alla Divina misericordia.

Organizzare una visita al Santuario della Divina Misericordia

Il Santuario della Divina Misericordia, presso la Chiesa di Santo Spirito in Sassia , si trova a Roma in via dei Penitenzieri 12, a pochi metri da via della Conciliazione.

Ogni terzo venerdì  del mese ci sono le catechesi per gli apostoli della Divina misericordia , alle 18. 30 di ogni giorno 2 del mese (dalla morte di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile), Messa di san Giovanni Paolo II. Alle 17 di ogni giorno 5 del mese, solenne Messa.

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