Assisi

Assisi è uno dei borghi più belli e storici della penisola italiana. Una città che ha il sapore di paese, di borgo medievale. Un’aria che si respira in ogni suo vicolo, in ogni centimetro delle meravigliose passeggiate che Assisi invita, inconsapevolmente, a fare.

Indice dei Contenuti

Assisi

Arte, storia e non solo

Arroccata in cima ad una collina che si affaccia sulla valle, Assisi è rimasta identica nei secoli come in un dipinto medievale, mentre la vita e la storia gli scorrevano dentro ed intorno. Un luogo meraviglioso che ha visto il patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, predicare misericordia e amore, in un tempo difficile per tutta la Chiesa.

Assisi, però, vuol dire anche Santa Chiara e la sua struggente storia. Dal passaggio di questi personaggi santi sono nate chiese, santuari e cripte che sono meta del pellegrinaggio ad Assisi e che vedono migliaia di persone venire qui ogni anno, ad omaggiare la loro memoria e a ripercorrere i loro passi nel nome della misericordia, dell’amore e della fede.

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Assisi: la storia

Sulle orme di San Francesco e Santa Chiara

La storia di Assisi è in modo quasi inscindibile legata alla figura di San Francesco. Tuttavia, la cittadina umbra abbia una sua importanza e riconoscibilità a livello internazionale, dovuta al suo grande patrimonio artistico e architettonico. Possiamo annoverarla, infatti, tra le città d’arte e di storia più importanti d’Italia. 

Oltre alla religione, infatti, Assisi significa storia e arte, con i grandi capolavori di Giotto e Simone Martini, ma vuol dire anche cordialità e ospitalità, coadiuvata dalla rinomata tradizione enogastronomica umbra.

In epoca medievale, infatti, Assisi visse i momenti di maggiore vivacità economica, culturale e politica della sua storia. Fu teatro di varie dominazioni e attacchi: dai saraceni, passando per gli eserciti di Federico II di Svevia, fino al controllo dello Stato Pontificio e della famiglia Sforza.

Più volte, Assisi, fu assediata e saccheggiata di alcune delle opere d’arte che custodiva.L’attacco più duro fu in età napoleonica, durante le omonime guerre che portano il nome del famoso condottiero francese (1799). La vera rinascita, tuttavia, è sempre legata ai suoi due cittadini santi. Nel 1818, infatti, furono ritrovati i resti di San Francesco e nel 1850 quelli di Santa Chiara. Da lì in poi, il pellegrinaggio ad Assisi divenne incessante, tanto da ridare lustro e nuova vita alla città, sotto tutti i punti di vista.

San Francesco: le origini

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio, fa ch’io porti amore. Questa meravigliosa frase, pronunciata da San Francesco d’Assisi, coglie in pieno lo spirito che animava questo solerte frate e santo italiano.

Le sue opere di bene e la sua storia è famosa in molti paesi del mondo.L’uomo ricco che si spoglia dei suoi averi per vivere in miseria ed umiltà sempre a favore del meno fortunato è ancora oggi una storia di una potenza incredibile.

Giovanni di Pietro di Bernardone, questo all’anagrafe il nome di San Francesco, nasce ad Assisi tra il 1181 e 1182, da una famiglia alto borghese che aveva fatto fortuna con il commercio di stoffe, tanto da diventare molto ricca ed in vista in tutta la città e i territori vicini.

L’infanzia del giovane Giovanni e la sua prima adolescenza trascorsero tranquille tra gli studi e l’avviarsi a gestire gli affari di famiglia, insieme al fratello Angelo. L’episodio che, forse, cambiò qualcosa nella vita e nella mente del giovane “Francesco” fu in seguito alla guerra astiosa tra Assisi e Perugia.

La prigionia e le riflessioni

Il giovane “Francesco” partecipò al conflitto tra le due città e venne catturato ed imprigionato. Un anno di prigionia lo segnò profondamente nel corpo e nell’anima.

Fu rilasciato in seguito ad un riscatto corrisposto ai perugini dal padre.

Fu proprio nei mesi di convalescenza da una malattia contratta in cella che, “Francesco”, maturò una grande passione per la natura e gli animali. Le lunghe e quotidiane passeggiate nei possedimenti paterni coincisero, infatti, con un periodo di profonda conversione che lo avvicinò a Dio, in quanto Creatore Magnifico della natura.

La conversione

Le circostanze che portarono il giovane borghese a diventare “Francesco”, provengono da notizie e stralci poco chiari. Quello che si sa con certezza è che il suo grande amore per il prossimo si scontrò con il senso del dovere: partire per le crociate. Tutto questo mandò in crisi “Francesco”.

Sulla strada per raggiungere Gerusalemme, si ammalò e si rifugiò a Spoleto. Qui ebbe delle rivelazioni, in seguito a dei sogni che lo fecero rinunciare al proposito di combattere in Terra Santa e ritornare ad Assisi.

Cominciò a pregare spesso e, durante un viaggio a Roma per comprare delle stoffe per conto del padre, donò tutto il denaro ai mendicanti e scambiò, con uno di loro, i suoi pregiati abiti. Si mise, infine, a mendicare alle porte della Basilica di San Pietro.

La conversione avvenne nella chiesa di San Damiano, dove Francesco sentì dire al Crocifisso: “Va e ripara la mia casa, che è tutta in rovina”. Quell’episodio convinse ancora di più il giovane a cambiar vita. Cominciò a vendere i suoi averi, con l’intento di donare tutto al parroco della chiesa, affinché provvedesse ai lavori di restauro, ma questi rifiutò, pensando alle ire del padre di Francesco.

Il processo e la rinuncia ai beni materiali

L’ira del padre arrivò e si scontrò con la fermezza di Francesco di proseguire nei suoi intendimenti: lasciare i suoi averi. Vi fu un processo, in cui Francesco fu protetto dal Vescovo da lui chiamato.Siamo nel 1206, Francesco spogliandosi dei beni materiali ed iniziando la sua opera di misericordia e fede, che culmina a Gubbio. Qui, nel 1213, Francesco pone le basi per quello che sarà un ordine sacerdotale, facendo proseliti.

Le chiese in rovina furono il primo obiettivo del nuovo Francesco: Porziuncola, Santa Maria degli Angeli e San Damiano furono in buona parte ristrutturate con beni propri e con quelli raccolti con l’elemosina. I primissimi anni della sua conversione, San Francesco li trascorse tra preghiera, aiuto ai lebbrosi e all’elemosina. Nel nome della modestia, della misericordia e dell’amore per il prossimo.

La fondazione dell’Ordine e il Papa

Nel 1210, si recò da Papa Innocenzo III, al fine di ottenere l’approvazione per un ordine sacerdotale che riconosceva nella Chiesa Cattolica la Madre. Dopo alcune resistenze, il Pontefice approvò il testo portato da San Francesco, che putroppo andò perduto, lasciandoci con un vuoto sulle motivazioni che spinsero Innocenzo III a dare credito ad un giovane credente e misericordioso e ai suoi seguaci.

In pochi anni, si cominciarono a creare i primi conventi in Umbria, l’Ordine dei Frati Francescani si diffuse, man mano, anche all’estero.

Santa Chiara

La storia di Santa Chiara è legata a quella di San Francesco. Anche Chaira, figlia di nobili, non si riconosceva in una vita di sfarzo e ricchezze e, la sera della Domenica delle Palme (nel 1211 o nel 1211) fuggì. Trovò rifugio nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in cui vi trovo San Francesco D’Assisi.

Le gesta del frate erano ormai note in tutta l’Umbria e Chiara, quando lo riconobbe, non esitò a chiedergli di far parte del suo Ordine monastico. San Francesco diede riparo a Chiara a San Damiano e poco dopo fu raggiunta da altre ragazze con la stessa vocazione. Da lì partì il movimento religioso che diede vita all’Ordine delle Clarisse

La fuga di Santa Chiara

La storia di Santa Chiara è la stessa di molte giovani di quel tempo, costrette a matrimoni combinati con uomini che non avevano mai visto e, spesso, anche molto più vecchi di loro. La fuga di Santa Chiara fu un’onta incredibile per la famiglia nobiliare della stessa. Infatti, non era raro che molte giovani nubili volessero intraprendere la via del noviziato ma, come era consuetudine, dovevano portare una dote.

Il ripudio della famiglia

Chiara, però, era scappata e voleva prendere i voti senza il consenso della famiglia, quindi senza la dote che le novizie portano al convento. In questo modo, gli spettava la condizione più bassa della suora: quella di serva, costretta alle pulizie e ad accudire le altre novizie. Quest’ulteriore oltraggio non fu tollerato dal padre di Santa Chiara e dagli altri famigliari, che organizzarono un rapimento, poi fallito.

Chiara, infatti, si rese penitente, facendosi tagliare i suoi bellissimi capelli lunghi. In quelle condizioni, la famiglia rinunciò ai suoi intenti e la lasciò lì.

San Francesco e Santa Chiara

Quello che rappresentano San Francesco e Santa Chiara per Assisi è molto importante. Sono due personalità che hanno vissuto in tutto e per tutto il territorio e la gente, lasciando un solco indelebile nella storia di questa cittadina.

Ogni luogo in cui hanno vissuto racconta una piccola parte di storia e di grande umanità di questi due meravigliosi assisani. 

Dove si trova Assisi

tra storia e tradizione

Assisi è una cittadina di circa 30 mila persone e dista 26 km da Perugia, in Umbria. Posizionata in regione collinare, rispetto alla Valle Umbra settentrionale su cui si affaccia, presenta la tipica urbanistica medievale.

Andando in viaggio ad Assisi troverai un luogo pieno di cultura e arte, oltre che di grandi segni religiosi che sono evidenti nelle numerose chiese e nelle meravigliose opere di Giotto e del Martini.

Nel cuore dell’Umbria, Assisi e dintorni sono paesaggisticamente dei luoghi meravigliosi in cui trovare serenità e pace, coltivando la fede sulle orme di San Francesco e Santa Chiara.

Fervente in età medievale, ad Assisi, il popolo si dedicava al commercio di spezie e stoffe, divenendo, molto tempo dopo, un centro di pellegrinaggio religioso per la presenza delle tombe dei due santi.

Cosa vedere ad assisi

un luogo di grande storia, dove l'amore di cristo si respira nell'architettura

Assisi, come detto, è una città piena di grande storia e arte. La piazza grande centrale, sin dall’epoca medievale, rappresentava il fulcro di questa cittadina sospesa nell’aria (per la sua posizione sopraelevata) e nel tempo (alcuni vicoli e scorci sono rimasti ancorati a quel tempo).

Facendo un pellegrinaggio ad Assisi si va incontro alla storia, all’arte e alla grande devozione e fede che si respirano in queste magnifiche costruzioni.

Assisi è, da sempre, una delle mete fuori Roma più visitate dai pontefici ed è altamente considerata da tutto il mondo ecclesiastico.

Le chiese di Assisi sono tra le più belle e famose d’Italia. La cura che lo stesso San Francesco ha avuto per la casa del Signore non ha eguali. La Basilica di Santa Maria degli Angeli e la Porziuncola tanto cara al santo, la Basilica di San Francesco e l’annesso convento a lui dedicato, la Chiesa di San Damiano in cui Francesco sentì la voce del Crocifisso, la Basilica di Santa Chiara.

Basilica di Santa Maria degli Angeli

Basilica di Santa Maria degli Angeli

A pochi chilometri dal centro di Assisi, troveremo la Basilica di Santa Maria degli Angeli, che rappresenta uno dei luoghi emblematici nella vita di Francesco e che domina l’omonimo paese.

Qui, nel 1216, avvenne il miracolo delle indulgenze: San Francesco, infatti, ebbe la visione in cui Gesù gli comunicò che tutti i battezzati e confessati, che avrebbero visitato la chiesa (in particolare la Porziuncola), avrebbero avuto il perdono di tutti i loro peccati.

Il museo della Basilica è uno dei più belli all’interno delle chiese e ospita alcune straordinarie opere: una tavola raffigurante San Francesco firmata Cimabue, il Crocifisso di Giunta Pisano (1236). Inoltre, troviamo qui una magnifica opera scultorea:  la Madonna del Latte, realizzata in pietra policroma.

Questa basilica è certamente una delle tappe più attese del pellegrinaggio. E’ aperta al pubblico, mentre il museo ha un biglietto d’ingresso ed è aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.00.

porziuncola assisi

Porziuncola

La Porziuncola è la piccola chiesetta ospitata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Rappresenta, davvero, la casa spirituale di San Francesco, il suo rifugio. Questa è stata la prima chiesa che ha restaurato ed è al suo interno che compose il Cantico delle Creature. Sempre qui morì il 3 ottobre 1226.

La chiesetta prende il nome da “Portiuncula”, indica la piccola porzione di terreno boschivo su cui sorgeva originariamente. Questa cappella divenne il vero centro del Francescanesimo, come raccontato sopra, è qui che ci fu la visione dell “Indulgenza della Porziuncola”, riconosciuta ufficialmente dal Papa Onorio III.

Per la prima di tante altre volte, è qui che Francesco raduna i suoi frati e li benedice perché vadano per il mondo ad annunciare il Vangelo.

Altro luogo simbolico e molto bello è il Roseto. Qui si ricorda l’episodio con le rose in cui San Francesco si rotolò per dar pace ai dubbi e alle tentazioni.  Qui avviene un miracolo: la perdita delle spine a contatto con il corpo di Francesco.

Basilica di San Francesco d’Assisi

Basilica di San Francesco d’Assisi

L’imponente Basilica di San Francesco si erge sul Colle del Paradiso, un tempo Colle dell’Inferno poiché vi venivano giustiziati i condannati a morte. Dopo appena due anni dalla morte di San Francesco, fu prima proclamato santo da Papa Gregorio IX e subito dopo venne posata la prima pietra di questa basilica. Finita in poco meno di 4 anni, è composta da una basilica superiore, una inferiore e una cripta, che oggi custodisce la tomba di San Francesco. Nelle due chiese troviamo alcuni dei più grandi capolavori di Simone Martini, Cimabue e Giotto. Nella Cripta vi sono i resti del santo. Un’urna di pietra racchiusa nel ferro le custodisce, mentre una lampada ad olio brucia sulla tomba. Nella commemorazione annuale del santo patrono d’Italia, una regione sempre diversa offre l’olio che brucia all’interno.
Eremo delle Carceri

Eremo delle Carceri

Un posto davvero imperdibile per cogliere l’essenza della storia e della vita di San Francesco è l’Eremo delle Carceri, spesso trascurato nei tour ad Assisi.

In realtà, questa costruzione che sorge a 4 km dal centro di Assisi in mezzo ad una zona boschiva, è un bellissimo luogo. Qui vi sono degli episodi importanti come la predica agli uccelli in cui San Francesco, come si racconta, era solito parlare con le creature della natura, animali e piante.

Questa sorta di rifugio era frequentatissimo da Francesco e i suoi seguaci per meditare ed estraniarsi dalla confusione cittadina. Il nome deriva da Carcer, ovvero luogo solitario, difatti sempre utilizzato come riparo per estraniarsi. Da notare il chiostro con il pozzo, il conventino costituito da celle scavate nella roccia del monte, la Cappella di S. Maria Maddalena per le celebrazioni. 

La Grotta di San Francesco è, invece, la cella più suggestiva: sulla pietra nuda in pregava e dormiva il famoso frate.

Santuario di San Damiano

Santuario di San Damiano

Questa chiesa, situata nella periferia di Assisi, rappresenta uno dei maggiori luoghi di culto della città. Nella chiesa di San Damiano, infatti, San Francesco ebbe il primo grande segno della sua vocazione: mentre pregava e chiedeva risposte su cosa fare della sua vita, il crocifisso parla e chiede di riparare la sua casa che va in rovina.

Inoltre, è un luogo particolarmente caro a Santa Chiara. Qui si racconta che avvennero diversi miracoli e guarigioni miracolose ad opera della seguace di San Francesco. All’interno troviamo un affresco de la Madonna col bambino tra san Rufino e san Damiano e una copia del famoso crocifisso di San Damiano, mentre l’originale è custodito nella Chiesa di Santa Chiara.

Chiesa Nuova Assisi

Chiesa Nuova Assisi

La Chiesa Nuova si trova nella piazza omonima di Assisi, fu fatta costruire nel 1610 dal re di Spagna Filippo III. In stile barocco, l’attuale chiesa, ha sostituito la costruzione medievale che omaggiava la casa natale di San Francesco.

La chiesa sorge, infatti, dove era originariamente la casa paterna di San Francesco. All’interno dell’edificio, nel convento, vi sono ancora la sua camera, il sottoscala dove venne segregato dal padre iracondo per la sua decisione di lasciare la sua vita agiata e il magazzino delle stoffe del padre. Un luogo indimenticabile per celebrare questo incrollabile esempio di fede e misericordia che è stato San Francesco.

Cattedrale di San Rufino

Cattedrale di San Rufino

La Cattedrale di San Rufino è il duomo di Assisi, nonché sua chiesa principale, che sorge nella piazza omonima. Il luogo sembra essere lo stesso del foro romano della città di Asisium.

Dopo vari rifacimenti in epoca medievale, si arrivò alla consacrazione nel 1253, mentre l’interno fu completamente ristrutturato nel 1571, prendendo le attuali conformazioni. In stile romanico, la chiesa presenta nella facciata il classico Rosone centrale che sormonta le tre lunette poste sopra i tre grandi portoni. 

La sagrestia, a cui si accede dalla destra dell’abside, custodisce diverse opere degne di nota, tra cui dipinti di Cesare Sermei. Qui troviamo, anche, una porticina a cui si accede all’oratorio di San Francesco, luogo in cui  il santo si ritirava a pregare.

Basilica di Santa Chiara

Basilica di Santa Chiara

L’importanza della Basilica di Santa Chiara è legata al rapporto di Chiara con San Francesco. La giovane, non ancora diciottenne, fu affascinata dalla storia e dalla predicazione di San Francesco, tanto che a 18 anni fuggì dalla sua ricca famiglia.

Volle, quindi, unirsi a tutti i costi ai seguaci di San Francesco e al suo nascente movimento religioso e misericordioso.

Francesco la trasferì nella chiesa di San Domenico, in cui fu raggiunta da altre donne e ragazze, tra cui le sorelle Agnese e Beatrice e la madre. Qui fondò il primo ordine monastico femminile,  l’Ordine delle Clarisse. Visse e prestò ministero per oltre 40 anni prima di morire sempre in quella chiesa. 

La Basilica di Santa Chiara fu costruita subito dopo la sua morte e le sue spoglie vennero traslate qui, mentre la consacrazione ufficiale avvenne nel 1265. In stile gotico-umbro, con l’interno a tre navate, la chiesa ha un grande valore artistico. Troviamo il Crocifisso che parlò a San Francesco a San Damiano, oltre ad alcune importanti reliquie della santa e di San Francesco. Alla Cripta, che custodisce il corpo della Santa, si accede dalle scale a metà basilica.

Le Celebrazioni ad assisi

Tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una singola candela

Con questa meravigliosa frase San Francesco sottolinea l’importanza della spiritualità, della bontà d’animo e della misericordia che deve sempre prevalere sul male.

Le celebrazioni ad Assisi sono, spesso, in nome di San Francesco e Santa Chiara, ma anche del patrono San Rufino. Molto sentite sono le feste cristiane: Pasqua e Natale, per cui vi sono sempre eventi e celebrazioni molto speciali.

Festa di San Francesco D’Assisi

Ogni anno ad Assisi tra il 3 e il 4 ottobre si celebra la festa di San Francesco d’Assisi. La tradizione vuole che, per il santo patrono d’Italia, una regione a turno doni l’olio necessario ad alimentare la lampada posta sulla sua tomba. Un gesto simbolico ma significativo della considerazione del grande santo per tutti gli italiani.

Durante questi giorni di celebrazione di San Francesco, preceduti dalla consueta novena che si protrae fino al 2 ottobre, ci sono le opere dell’Associazione la Città dell’Infiorata che raccoglie composizioni da infioratori di tutta Italia. Inoltre, sempre il 2 ottobre, vi è spesso un concerto in memoria del santo.

Le celebrazioni del 3 e del 4 ottobre, invece, si svolgono tra la Porziuncola, la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Basilica di San Francesco e il Santuario di San Damiano.

Benedizioni alla Basilica di San Francesco D’Assisi

Nel giorno della sua morte, il 4 ottobre, viene celebrata una importante benedizione in nome di San Francesco: la Chartula.

La Chartula è una benedizione, firmata da Francesco, e data a frate Leone. Conservata nella Cappella di San Nicola, nella Basilica inferiore vicino al saio di San Francesco.

Questa preziosissima reliquia contiene la  trascrizione di benedizione autografa, datata settembre 1224, ma conservatasi splendidamente, affinché potessimo godere delle parole del santo patrono d’Italia. Eccola:

Il Signore ti benedica e ti custodisca.

Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.

Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.

Il Signore ti dia la sua grande benedizione.

Festa di Santa Chiara e San Rufino

Le celebrazioni per Santa Chiara e San Rufino, due santi molto importanti per la città di Assisi, si svolgono in agosto. L’11 e il 12 agosto, infatti, ci sono diverse manifestazioni e celebrazioni religiose che commemorano e ricordano i due splendidi cittadini.

L’11 agosto, nella Basilica a Lei intitolata, viene celebrata Santa Chiara. Si alterneranno diverse celebrazioni, fino ai Vespri e alla Veglia di preghiera che precede la processione per le vie della città, insieme alla banda musicale. Oltre ad essere stata una seguace fervida del francescanesimo, Santa Chiara operò diversi miracoli e guarì numerose persone.  

Il 12 agosto, invece, si rende omaggio a San Rufino, il santo patrono di Assisi. Nella Cattedrale a lui intitolata, nonché duomo della città, vengono celebrate delle messe volte a ricordare il santo ed un concerto in suo onore.

Pasqua ad Assisi

La Pasqua ad Assisi è molto sentita, poiché è una città che vive con grande intensità la spiritualità e la religione.

Sin dal Giovedì Santo, nella Cattedrale di San Rufino, si celebra “Scavigliazione”, cioè la Deposizione del Crocifisso, una tradizione trecentesca che celebra la Passione di Cristo.

La mattina del Venerdì Santo, il Cristo Morto è portato in processione per i principali conventi cittadini, fino a giungere alla Basilica Papale di San Francesco

La sera, la città viene illuminata dalle fiaccole e prende il via una suggestiva Processione: dalla Cattedrale di San Rufino alla Basilica di San  Francesco, qui si celebra la santa Messa e la veglia. La Domenica di Pasqua vi sono diverse funzioni religiose per tutta la giornata. 

Come arrivare ad assisi

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Durante il tuo viaggio ad Assisi potrai sentire la santità di San Francesco e Santa Chiara, visitando i loro luoghi, pregando e respirando la loro forza d’animo.

Organizziamo il tuo pellegrinaggio ad Assisi dove San Francesco ha vissuto, aiutato e guidato migliaia di bisognosi, dando vita ad uno degli ordini monastici più antichi. La sua presenza è ancora fortissima, non solo ad Assisi e nelle chiese ma in tutto il mondo.

Le nostre guide ti accompagneranno con competenza e sensibilità verso questi luoghi di preghiera e pace.

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Accompagnatori e Guide Spirituali sapranno condurti con delicatezza in questa esperienza di grande spiritualità.

Durante il pellegrinaggio ad Assisi visiterai la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Basilica di Santa Chiara e quella di San Francesco, il Duomo di Assisi dedicato a San Rufino, il suggestivo Eremo delle Carceri in cui Francesco si rifugiava in meditazione e preghiera assieme ai suoi seguaci.

Le esperienze di chi è partito con noi

In questi anni molti ci hanno scritto. Ecco i più significativi commenti.

Dove alloggiare ad assisi

Hotel ad Assisi

Nel tuo pellegrinaggio ad Assisi potrai alloggiare in ottimi hotel. Uno a breve distanza dalle Basiliche di Santa Maria degli Angeli e San Francesco. L’altro nella splendida Casa del Pellegrino a Collevalenza.

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Viviamo insieme l’esperienza unica del pellegrinaggio, rivolgendo una preghiera sulle spoglie di San Francesco e Santa Chiara.

Quando andare ad assisi

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Il pellegrinaggio ad Assisi per San Francesco esiste già da centinaia di anni. Ammira tutte le chiese e onora la sua immensa misericordia e la grande umiltà con cui accudiva poveri e malati, curandoli nel corpo e nello spirito, lo rendono uno dei più famosi santi nel mondo.

Andare ad Assisi da San Francesco e Santa Chiara vuol dire avere fede, speranza e bontà d’animo, le stesse qualità che professava il frate francescano.

Meteo ad Assisi

Per il clima ad Assisi, il periodo migliore va da maggio a settembre. Una temperatura piacevole e tiepida ti accoglierà, con pochissimo rischio di precipitazioni. Le temperature medie più alte sono 30°C in agosto, mentre quelle più basse sono gli 8°C in gennaio.

Tutto sommato un clima gradevole, in cui si alterna la pianura ad ovest e la montagna ad est. Le estati sono calde, ma non troppo vista l’altitudine, mentre gli inverni non troppo rigidi. In un paio di occasioni, può capitare di imbattersi nella neve, ma mai in quantità eccessivamente rilevanti.

Primavera ad Assisi

In Primavera, Assisi ha un clima ideale per essere visitata, inoltre in maggio si celebra il Calendimaggio, una festa tradizionale che festeggia il risveglio della natura. Di tradizione medievale, questa festa prevede poesie, canti e balli all’insegna dell’esaltazione della primavera. Una bella occasione per visitare Assisi unendovi anche l’aspetto spirituale.

Estate ad Assisi

In piena estate Assisi è molto piena di eventi di vario genere. La cultura è sempre al primo posto e, spesso, vengono organizzate mostre artistiche e festival musicali. In agosto, come detto, oltre alle celebrazioni per Santa Chiara e San Rufino (11-12 agosto), il 29 c’è il celebre Palio di San Rufino, dove si rievocano antiche atmosfere medievali con gare di balestra. Molto folkloristico e interessante.

Autunno ad Assisi

In autunno, l’evento principale è la Festa di San Francesco, che inizia con la novena già a fine settembre, fino al 4 ottobre. Una festa piena di celebrazioni e concerti dedicati al santo che ha reso Assisi, oltre che nota in tutto il mondo, anche una delle mete di pellegrinaggio più importanti in Italia. Dalla Porziuncola alle varie Basiliche del territorio, vi sono messe che ricordano gli innumerevoli episodi della vita di San Francesco.

Inverno ad Assisi

L’inverno ad Assisi significa, principalmente, presepe e Natale. La storia narra che sia stato proprio San Francesco il promotore del presepe. Questa tradizione di riprodurre l’episodio della nascita di Cristo, ha fatto di Assisi la capitale del presepe con una vera e propria mostra internazionale di presepi. Mirabile anche il presepe in terracotta a grandezza naturale, allestito all’esterno della Basilica di San Francesco. Un periodo davvero magico per godersi Assisi in tutto il suo splendore.

Curiosità