Cascia

Vieni a Cascia con noi, le nostre guide ti accompagneranno con sensibilità e discrezione verso questi luoghi pieni di verde e silenzio, adatti alla preghiera e alla pace interiore.

Indice dei Contenuti

Cascia

Santa Rita tra miracoli e devozione

La cittadina di Cascia è indissolubilmente legata alla figura di Santa Rita.
Una piccola, grande donna che ha lasciato memoria di numerose opere di misericordia e miracoli, sia in vita, sia dopo la sua scomparsa.

Cascia vive della sua luce e del suo messaggio di amore, dialogo, misericordia verso i meno fortunati.

La sua grande apertura, anche verso i non credenti, l’ha resa famosa in varie parti del mondo. Tanto che, ancora oggi, sono tanti i fedeli e non a recarsi in pellegrinaggio a Cascia.

La strada che conduce a Cascia è quella solcata da Santa Rita: quella dell’umiltà e del sacrificio, della comprensione dell’altro. Una strada tortuosa e piena di ostacoli, ma l’unica che conduce a Dio e alla sua luce.

Nel cuore dell’Umbria, da pellegrini ricerchiamo i segni del suo passaggio, della sua devozione e dei miracoli che Santa Rita da Cascia ci ha lasciato, in vita e dopo la sua canonizzazione nel 1900.

Le prossime date disponibili

wpDataTable with provided ID not found!

Per conoscere tutte le partenze per Assisi Clicca qua

Stiamo lavorando alle prossime partenze

Cascia: la storia

Sulle orme di Santa Rita

Santa Rita da Cascia è una delle Sante più conosciute ed ammirate, proprio per le sue origini umili e la sua straordinaria “normalità”. Oggetto di grande devozione da parte di milioni di fedeli, Santa Rita ha vissuto tante vite in una. Prima come madre e moglie, poi come vedova ed infine come monaca. Ripercorriamo le tappe della sua vita ricercando i motivi della sua grandezza e della sua misericordia.

Santa Rita: l’infanzia

Margherita Lotti è Il vero nome della nostra Santa, figlia di Antonio Lotti e Amata Ferri, nasce a Roccaporena, frazione a 5 km da Cascia, nel 1381, secondo alcune ricostruzioni storiche. Anche se la data della sua nascita e quella della morte (1381-1457) sono state messe in discussione.

Antonio e Amata svolgevano la funzione di pacieri in una società sempre pronta a risolvere i contrasti con le armi. Pur non essendo nobili, godevano di un tenore di vita benestante e di ammirazione tra gli abitanti di Cascia.

Rita viene battezzata nella chiesa agostiniana di San Giovanni Battista, a Cascia in cima ad vicino colle. La sua istruzione è quella degli Agostiniani. Rita apprende da loro la devozione verso i santi protettori Agostino e Giovanni Battista, su tutti.

Santa Rita: moglie e madre

A quell’epoca, si era soliti trovare marito in tenera età, quando si era poco più che bambine. Anche la giovanissima Rita, pertanto, pensa a farsi una famiglia. La sua fortuna è quella di aver trovato un giovane che ama e che la ricambia, a sua volta: è Paolo di Ferdinando di Mancino.

É un giovane di Cascia come gli altri, vibrante ghibellino. Rita non riesce a placare l’animo fumantino del marito, ma lo avvicina ancora di più alla Chiesa e ai suoi dettami. Sarà un amore reciproco e incondizionato, nel nome della ricerca della luce di Cristo.

Questo amore viene benedetto con la grazia di due bambini, forse gemelli: Giangiacomo e Paolo Maria. La nascita dei due figli impone a Paolo, il marito di Rita, un atteggiamento più consono ad un padre, anche se l’amore per le armi restava.

Rita diventa vedova

Paolo di Ferdinando di Mancino, purtroppo, viene assassinato nei pressi del “Mulinaccio”, dove lavorava con la sua famiglia di origine e viveva con Rita e i suoi due bambini. Rita diventa vedeva, quindi, intorno al 1406.

Rita perdona nel suo cuore gli assassini del marito, anche se non rivelerà mai il loro nome, per evitare che i figli si vendichino, ma la sua reticenza l’allontana dai suoceri e dai cognati. La sua immensa misericordia voleva evitare che si innescasse una spirale di sangue e che qualcuno soffrisse ancora come stava facendo lei per l’amato marito.

In questo momento, l’avvicinamento a Dio tramite la preghiera è massimo. Purtroppo, però, i colori della morte non avevano ancora abbandonato il destino di Rita: i suoi giovani figli muoiono di peste in breve tempo e Rita si ritrova sola, a pregare spesso allo Scoglio di Roccaporena.

Rita diventa vedova

Tra il 1406 e il 1407, dopo le funeste vicissitudini della sua vita, Santa Rita trova rifugio solo nella preghiera. In questi momenti, probabilmente, matura la scelta di sposare Cristo e la sua chiesa prendendo i voti. Rita ha circa 36 anni quando bussa alla porta del Monastero di Santa Maria Maddalena.

Dopo poco, con la preghiera e la protezione dei suoi santi protettori, Sant’Agostino e San Giovanni Battista, riesce a coronare il sogno di diventare monaca. Seguendo i dettami della regola di Sant’Agostino e superando gli ostacoli del noviziato, Rita diventa simbolo di umiltà e amore per il prossimo.

L’episodio della vite di Santa Rita è emblematico, in tal senso. La badessa volle mettere alla prova la sua umiltà, ordinandole di annaffiare un legno quasi morto. Dopo qualche tempo di costanti cure, dal legno nacque una rigogliosa vite, oggi simbolo di pazienza ed umiltà.

La contemplazione, la preghiera e la penitenza sono coltivate da Santa Rita da Cascia nei suoi cinquant’anni di vita in clausura. Costellati di episodi che la avvicinano alla santità, come la piaga che le si apre sulla fronte dopo un’intensa preghiera ai piedi del dipinto di un crocifisso, come se una spina della corona di Cristo le si fosse conficcata lì per farle provare lo stesso dolore.

Poco dopo, Rita compie il suo unico pellegrinaggio a Roma. E’ un viaggio penitenziale a piedi. La tradizione narra che, in quell’occasione, la ferita sulla fronte di Rita si rimargina, per poi tornare a riaprirsi al suo ritorno a Cascia.

La sua immensa benevolenza è legata alla sua misericordia: era solita accudire i malati di peste senza, tuttavia, contrarre mai il terribili male. Da qui nasce il suo appellativo santa dei casi impossibili.

La morte di Santa Rita da Cascia

Nell’anno della morte, il 1457, Rita si trova nella sua cella già molto debilitata e malata. É gennaio e, sentendo avvicinarsi la sua ora, ripensa con pena alle sue grandi perdite: il marito e i due figli. Chiede in preghiera una conferma a Dio, che siano in buone mani. Pertanto, chiede ad una parente in visita di recarsi nel giardino della sua vecchia casa a Roccaporena e portarle una rosa e due fichi che troverà lì.

La parente è dubbiosa: è un pieno inverno e c’è la neve. Nonostante questo, acconsente ed esaudisce il desiderio. Incredibilmente, in mezzo alla neve la donna troverà ciò che Rita le aveva chiesto. Era la conferma che i suoi cari erano in buone mani, quelle celesti di Cristo e i santi.

Alcuni mesi dopo, nella notte tra il 21 e il 22 maggio, le campane del Monastero suonano da sole, chiamando a raccolta i cittadini. Rita era andata via, con questo ultimo incredibile miracolo.

I miracoli di Santa Rita

Poco dopo la sua morte, Rita non fu subito sepolta. Vi era già una venerazione per Rita che molti vollero rendere omaggio e cominciò a diffondersi la voce che il suo corpo facesse miracoli.

Mastro Cecco, un artigiano devoto che aveva un problema alle mani, avrebbe voluto realizzare la sua cassa commemorativa. Nel vedere il corpo di Rita, immediatamente guarisce. Sempre in quell’anno, una volta realizzata la cassa che accoglieva il suo corpo, questa sfuggì ad un incendio che si sviluppò nell’oratorio del Monastero.

Oggi, questa cassa umile si trova custodita all’interno della cassa solenne, nella cella di Santa Rita, visitabile durante le visite al Monastero.

La canonizzazione di Rita

Il processo di canonizzazione di Rita da Cascia fu molto lungo e ricco di vicissitudini e colpi di scena. Iniziò nel 1626, favorito sia dal papa in carica Urbano VIII, sia da nobili influenti come i Barberini, si concluse oltre due secoli dopo.

La svolta decisiva fu data dalle miracolose guarigioni ottenute da Cosma Pellegrini di Conversano del 1887 e dalla piccola Elisabetta Bergamini. Così, il 24 maggio il 1900, Leone XIII proclamò Santa Rita da Cascia.

Il corpo di Santa Rita è custodito, dal 18 maggio 1947, nella Basilica Santa Rita a Cascia, all’interno di un’urna d’argento e cristallo.

Dove si trova Cascia

un borgo ricco di spiritualità nel cuore dell'umbria

Cascia è una cittadina di circa 3 mila abitanti, si trova in Umbria, nella bassa provincia di Perugia, vicino il confine con il Lazio. Posizionata in regione collinare, precisamente, in Valnerina

Un pellegrinaggio a Cascia ti permette di incontrare e conoscere la vita e la storia di Santa Rita da Cascia. Devoti da tutto il mondo accolgono il suo messaggio di misericordia e pace. Da tutte le parti del mondo, ogni anno, Cascia accoglie pellegrini che arrivano in questo ospitale borgo ricco di spiritualità.

Nel cuore della Valnerina, puoi trovare i sapori della tradizionale cucina umbra che si fondono con l’eleganza e lo stile delle opere d’arte che, questa meravigliosa terra al centro dell’Italia, custodisce.  Si alterneranno ai tuoi occhi piccoli borghi medievali, colline, paesaggi e torrenti. Un’esperienza di viaggio pronta ad arricchirti per sempre.

Cosa vedere a Cascia

Una strada tortuosa simbolo di umiltà, sacrificio e comprensione verso gli altri

Cascia non è solo il luogo di Santa Rita. Questa piccola regione si presta a delle esperienze uniche di spiritualità e pace interiore che tutti dovrebbero provare, almeno una volta nella vita. Dai sentieri immersi nella pace di paesaggi e percorsi di altri tempi, ti sembrerà di non aver bisogno d’altro.

Non mancherà una visita a Roccaporena, la località natale di Santa Rita, nonché un luogo tra i più pittoreschi della zona, lo Scoglio di Santa Rita, luogo prediletto dalla Santa per pregare, il Santuario e la Casa di Santa Rita, e il piccolo Orto del Miracolo della rosa e dei fichi in pieno inverno.

Il Monastero, il Chiostro e la Sala Della Pace che rappresentano il cuore pulsante dell’intero Santuario dedicato alla Santa dei casi impossibili.

A Cascia sarai accolto con amore e semplicità dalle monache e dai padri agostiniani, che ti guideranno nella storia, nei luoghi e nell’essenza di Santa Rita da Cascia.

Santuario Santa Rita da Cascia

Santuario Santa Rita da Cascia

Il Santuario di Santa Rita da Cascia comprendeva il monastero e una piccola chiesa con l’urna di Santa Rita. Fu, poi, notevolmente ristrutturato per volere della monaca e madre badessa Madre Maria Teresa Fasce. L’affluenza di pellegrini non era ben sostenuta da quella struttura, che aveva bisogno di altre importanti locali.

I lavori, iniziati nella fine degli anni 30, portarono a quello che oggi vediamo e alla strutture meravigliose che accolgono, quotidianamente, migliaia di pellegrini e devoti a Santa Rita.

Il Monastero di Santa Rita

Ai tempi in cui Rita viveva il Monastero, era originariamente dedicato a Santa Maddalena. Questa prima versione risaliva alla fine del 1200, prima di venire rivisto nella struttura nel 1700, su commissione di Giovanni V di Portogallo, guarito per intercessione della Santa. Nella prima metà del 1900, invece, furono avviati i lavori per la costruzione del Santuario attuale.

Il Monastero, sin dai tempi di Santa Rita da Cascia, è vissuto in modo solerte dalle monache agostiniane, devote al silenzio, alla preghiera e alla misericordia quotidiana. All’interno di queste mura, Rita ha vissuto oltre quarant’anni in cui ha professato amore per il prossimo, la pace e la grande devozione, oltre ai tanti miracoli raccontati dalla tradizione.

Il coro antico custodisce affreschi e tele del XVII e del XVIII secolo, mentre nell’oratorio, la storia narra che Rita ricevette i segni di Cristo, le stigmate.

Il Chiostro

Il Chiostro del Monastero è uno dei luoghi più belli e significativi da visitare a Cascia. Oltre a raccontare un pezzo di vita di Santa Rita, che era solita pregare spesso qui, è il teatro del famoso miracolo della vite. Quando con le sue amorevoli cure fece rinascere da un legno destinato al macero una rigogliosa vite.

Ancora oggi, il chiostro ospita una vite, non più la stessa di Santa Rita, ma una che ha un forte valore simbolico: rappresenta valori della pazienza, della costanza e dell’amore per gli esseri della natura. Poco distante c’è un roseto, il fiore preferito da Santa Rita e che simboleggia la sua forza e semplicità.

basilica santa rita

La Basilica di Santa Rita

La basilica di Santa Rita da Cascia fu consacrata nel 1947, costruita, tra mille difficoltà, per volere della Madre badessa Maria Teresa Fasce. Si trova sul colle Sant’Agostino ed è ben visibile grazie al bianco del marmo travertino di Tivoli di cui è fatta la facciata.

Caratterizzano la facciata ben 10 bassorilievi che ritraggono Santa Rita nelle sue mansioni quotidiane e anche episodi della sua vita laica, con i figli, per esempio. Oltre a ritrarre alcuni episodi miracolosi come il miracolo della rosa e i fichi o il pellegrinaggio a Roma.

L’interno della Basilica è a croce greca: con 4 absidi ed una cupola centrale. L’Urna che custodisce le spoglie di Santa Teresa fu collocata qui nel 1947 ed è riposta in un’arca, i cui lati esterni rappresentano le virtù cardinali: prudenza, fortezza, temperanza e giustizia.

Le 4 absidi sono: di Santa Rita, dell’Assunta, principale e d’ingresso. Sono tutte abbellite da affreschi meravigliosi di artisti del calibro di Cesarino Vincenzi, Ferruccio Ferrazzi, Luigi Montanarini, che ha affrescato anche la cupola centrale.

La Basilica Inferiore

Questa parte della Basilica era, originariamente, la cripta della vecchia chiesa, prima di un restauro nel 1988. Qui è custodita la tomba della fautrice del Santuario, Madre Maria Teresa Fasce, che ha reso grande lustro a Cascia, facendola diventare il fulcro della devozione agostiniana, nel nome di Santa Rita. Qui sono presenti opere di Luigi Filocamo e Armando Marrocco.

La Penitenzieria

La Penitenzieria è la sala del Perdono e della Riconciliazione con Cristo. Qui possono avvenire dei piccoli grandi cambiamenti in ognuno di voi, grazie ad uno sforzo spirituale e alla capacità di dar voce alla vostra interiorità.

Vi sono 5 sale, una per ogni fase del pentimento, in cui vi sono dei sacerdoti pronti a confessare. La sala dell’accoglienza, la sala della preparazione, la sala della celebrazione, la sala della confessione e la sala del ringraziamento.

Un percorso che permette a tutti di godere delle parole delle Sacre Scritture e di un uomo di chiesa che sappia infondere pace e fede nel prossimo.

La Sala della Pace

Inaugurata nel 2008, la Sala della Pace è un luogo dalla grande capienza che permette di ospitare moltissimi pellegrini nelle celebrazioni speciali a Cascia.

La sala è dedicata al principio fondante del messaggio di Santa Rita: la pacifica misericordia, il dialogo con l’altro e l’amore per il prossimo.

roccaporena

Roccaporena

Roccaporena, piccolo paese medievale, ha dato i natali a Santa Rita e si trova a circa 5 km dalla più famosa Cascia. Nel 1939, la grande ondata di pellegrini, spinse a costituire l’Opera di Santa Rita, per promuovere il culto della Santa.

L’organizzazione, oggi, cura e punta far conoscere i ricordi e la storia di Rita a Roccaporena. L’urbanistica del paese è cambiato dopo la canonizzazione di Santa Rita, infatti, sono molti gli edifici religiosi costruiti tra il 1930 e il 1965, anni un cui era molto vivo il pellegrinaggio.

Da segnalare, il famoso Scoglio di Santa Rita, una roccia dove la santa pregava intensamente, tanto che lasciò le impronte delle ginocchia e dei gomiti. Lo scoglio è una roccia che si trova uno sperone a circa 100 metri d’altezza. La roccia, dal 1979, si trova in una cappella che ricorda i momenti passati qui da Santa Rita.

Sempre a Roccaporena, da ricordare la Via Crucis, un sentiero religioso che porta dalla valle al famoso scoglio, la Casa di Santa Rita , con l’Orto del Miracolo della rosa e dei fichi sbocciati in pieno inverno. 

Poi il Santuario di Santa Rita (del 1948), progettato dall’architetto Oreste della Piana, la Chiesa di San Montano, dove Santa Rita sposò il suo amato marito Paolo di Ferdinando. C’è anche un Lazzaretto, dove la Santa curava parecchi malati di peste.

Le Celebrazioni a Cascia

Come la rosa, Rita ha saputo fiorire, nonostante le spine che la vita le ha riservato.

Papa Francesco ha riassunto con questa meravigliosa frase l’essenza della vita di Santa Rita da Cascia. Amata in tutto il mondo, sono tante le celebrazioni che riguardano questa straordinaria donna. 

Rita ha saputo reagire a tutte le spine della vita, fiorendo come la vite nacque dal legno secco o la rosa sbocciò tra la neve e il gelo. Un esempio di semplicità e fede in Cristo che arriva a tutti noi, per ricordarci di essere misericordiosi e ricerca sempre la pace con il dialogo.

Giornata della vocazione familiare

Maggio è il mese di Santa Rita ed a Cascia e ci si prepara con varie celebrazioni. La prima domenica di maggio è la Giornata della vocazione familiare, in cui si ricorda la figura di madre e moglie che Rita ha rappresentato prima di prendere i voti. Una pergamena ed una rosa vengono consegnate alle famiglie che prendono parte alla festa, in ricordo della laboriosità e della semplicità della famiglia.

Novena di Santa Rita da Cascia

Dal 12 al 20 maggio, invece, comincia la novena preparatoria alla vera e propria festa in onore della santa. Nella Basilica di Santa Rita vi sono delle messe in cui si recitano le preghiere dedicate alla santa.

L’ultima domenica che precede la festa, a Cascia, si svolge la Processione dello Stendardo, in cui si porta in giro l’effige di Rita che entra nel Monastero, in ricordo del momento che cambiò la sua vita e in segno di ringraziamento per la protezione della cittadina. 

Festa di Santa Rita da Cascia

Dal 20 al 22 maggio cominciano i festeggiamenti per la Festa di Santa Rita.

Un personaggio importante presenta l’evento dedicato alle donne di oggi che incarnano il messaggio ritiano nel loro modo di vivere.

Queste personalità femminili internazionali vengono premiate per aver esaltato il dialogo come mezzo per ottenere la prevenzione dei conflitti. Un premio istituito nel 1988 per ricordare le grandi qualità e il messaggio di pace, solidarietà e amore reciproco che Santa Rita ci ha lasciato.

All’interno dei festeggiamenti, è previsto anche un Corteo storico che rievoca, in costume, i tempi di Santa Rita. Oltre ad una celebrazione liturgica solenne, a conclusione della festa, abbiamo la benedizione delle rose: in cui tutti gli astanti alzano al cielo una rosa a celebrare la grazia e la santità di Rita. 

Come arrivare a Cascia

Organizza con noi il tuo viaggio interiore

Nel tuo viaggio a Cascia sentirai la santità di Santa Rita e della sua storia, visitando i suoi luoghi, pregando e camminando per i sentieri che Lei stessa ha solcato.

Organizziamo il tuo pellegrinaggio a Cascia e Roccaporena dove Santa Rita ha vissuto ed aiutato migliaia di malati e bisognosi. Qui Rita ha diffuso il suo messaggio di pace e solidarietà, aderendo ad uno degli ordini monastici più antichi, quello di Sant’Agostino. Una presenza ancora fortissima in tutti gli abitanti di Cascia, Santa Rita è amata in tutto il mondo, dove troviamo devoti di tutte le nazionalità.

Vieni a Cascia con noi, le nostre guide ti accompagneranno con sensibilità e discrezione verso questi luoghi pieni di verde e silenzio, adatti alla preghiera e alla pace interiore.

PULLMAN PER CASCIA

Pullman Gran Turismo di Ultima Generazione per Cascia e i luoghi di Santa Rita.

Soluzioni di viaggio confortevoli e rilassanti per pellegrinaggi senza pensieri.

Accompagnatori e Guide Spirituali sapranno condurti con pacatezza ed esperienza in questo viaggio di grande spiritualità.

Durante il pellegrinaggio a Cascia visiterai la Basilica di Santa Rita, il Monastero annesso, Roccaporena e lo Scoglio di Santa Rita, la sua Casa natale e il giardino del miracolo della rosa e dei fichi.

Le esperienze di chi è partito con noi

In questi anni molti ci hanno scritto. Ecco i più significativi commenti.

Dove alloggiare a Cascia

ALLOGGIO A CASCIA

Nel tuo pellegrinaggio a Cascia potrai soggiornare in ottimi hotel e alloggi. Uno ad Assisi breve distanza dalle Basiliche di Santa Maria degli Angeli e San Francesco. L’altro nella splendida Casa del Pellegrino a Collevalenza.

Organizza con noi il tuo viaggio a Cascia. Unisciti alle migliaia di pellegrini che si recano in questa straordinaria terra che è l’Umbria, per conoscere la storia di questi carismatici uomini e donne di fede: San Francesco, Santa Chiara e Santa Rita da Cascia. Godere del verde, della serenità e della grande storia e arte che troverai ad ogni tuo passo.

Vivi, insieme ad altri pellegrini e alla guide, l’esperienza unica del pellegrinaggio a Cascia. Prendere ispirazione dalla vita dei santi e pregare sulle spoglie di San Francesco, Santa Rita e Santa Chiara potrebbe essere un’esperienza salvifica.

Quando andare a Cascia

Organizziamo viaggi a cascia in tutti i periodi dell’anno.

Il pellegrinaggio a Cascia da Santa Rita esiste già dai primissimi anni dopo la sua morte. Poter godere della compagnia di monache e frati che conoscono profondamente la vita della Santa, potrà certamente ispirarti.

Ammira in ogni momento dell’anno il Santuario di Santa Rita, il monastero annesso, la Basilica. Onora la sua immensa misericordia e la sua semplicità, le stesse con cui pacifica incomprensioni e conflitti e accudiva i malati.

Andare a Cascia da Santa Rita significa molto più che avere fede o speranza. Vuol dire avere bontà d’animo, avere chiaro il disegno d’amore e pace che il Signore ha in serbo per tutti noi.

Meteo a Cascia

Per quanto riguarda il clima in Umbria, il periodo ideale è quello va dalla primavera alle prime settimane dell’autunno. Il meteo a Cascia, in quel periodo, è caratterizzato, di solito, da temperature piacevolmente tiepide e non troppo fredde.

Sarai accolto da un clima che prevede poche piogge. Le temperature più alte sono intorno ai 30°C nei mesi caldi di luglio ed agosto, mentre quelle più basse sono nel mese di gennaio.

Un clima gradevole che farà da cornice a paesaggi e scorci storici mozzafiato, tipici dell’Umbria. Qui si alternano la pianura e la montagna, rigata da piccoli torrenti e sentieri adorabili. Le estati calde sono mitigate dalle brezze dovute all’altitudine e gli inverni, invece, non sono mai troppo rigidi.

Primavera a Cascia

Il mese di maggio, come detto, è il mese di Santa Rita. A Cascia si inizia con le celebrazioni che culmineranno tra il 20 e il 22 maggio con la festa dedicata alla straordinaria donna che è stata Rita, ancor prima che alla grande religiosa. Il suo esempio di semplicità, perseveranza e pace ha dato vita ad un movimento e ad un premio che omaggia tutte le donne che si distinguono nell’elogio e nell’esaltazione della pace e del dialogo tra i popoli.

Estate a Cascia

Nei mesi estivi, Cascia è più viva che mai. Oltre alle innumerevoli iniziative e mostre enogastronomiche nei dintorni, vi è, in agosto, il Palio di Santo Spirito, una rievocazione storica di attività e costumi medievali, oltre che di giochi equestri.

A fine agosto, vi è la Festa di Sant’Agostino, molto sentita dagli abitanti di Cascia e Roccaporena.

Autunno a Cascia

L’autunno è un periodo molto interessante per godersi le colline e le valli umbre dominate dai colori tipici di questa stagione. Oltre agli eventi legati all’enogastronomia, l’autunno umbro è caratterizzato dalla festa di San Francesco, nei primi giorni di ottobre.

Inverno a Cascia

Inverno è sinonimo di Natale, specialmente in Umbria, dove San Francesco inventò il presepe. Sono tantissime le celebrazioni di Natale a Cascia che ricordano il Natale. Oltre alle liturgie solenni in Basilica, ci sono i suggestivi Vespri cantati dalle monache, la Santa Messa e la Veglia per la nascita di Nostro Signore. 

Curiosità