La Basilica di Santa Chiara: la prima bellezza di Assisi

Basilica di Santa Chiara

La Basilica di Santa Chiara è un edificio religioso, costruito in stile neoromanico, situato ad Assisi. La basilica è tra le più famose d’Italia e una delle più belle dell’Umbria. La chiesa segna non solo il centro storico della città ma anche un luogo significativo dal punto di vista artistico e culturale.

La Basilica di Santa Chiara fu costruita dai monaci benedettini, che avevano il desiderio di onorare Santa Chiara, nata Agnese nel 1194 e morta il 13 settembre 1253. Attualmente, insieme alla Porziuncola, all’Eremo delle Carceri, alla Chiesa Nuova e alla Basilica di San Damiano, alla Cattedrale di San Rufino e ovviamente alla Basilica di San Francesco, è uno dei centri in cui si concentra il pellegrinaggio ad Assisi.

Questo articolo si concentra sulla Basilica di Santa Chiara ed in particolare sulla storia del sito, il suo valore artistico e architettonico. Seguici nella lettura.

La Basilica di Santa Chiara: la storia

La Basilica di Santa Chiara è la prima bellezza della città umbra. La sua storia inizia nel XII secolo quando fu costruita vicino a un monastero benedettino e ha anche un’architettura tardo romanico-gotica. La basilica è dedicata a Santa Chiara d’Assisi, che nacque ad Assisi nel 1194 e volle decidere di farsi suora, dopo varie vicissitudini familiari.

Fu nel 1232 che Papa Gregorio IX – quello stesso papa dell’Inquisizione che aveva bruciato Giordano Bruno – diede un riconoscimento ufficiale a un Ordine di Povere Signore la cui vita era dedicata alla contemplazione e alla pratica dell’umiltà.

La Basilica di Santa Chiara è probabilmente l’edificio religioso più importante della città e conserva testimonianze storiche della sua prima congregazione. Oggi, la Basilica mantiene ancora la sua posizione di luogo di culto cristiano, oltre alla sua storia di importante centro di crescita spirituale e artistica.

La Basilica di Santa Chiara, sorta prima ancora del Duomo(tra il 1228 e il 1253), si trova nel cuore di Assisi, ed è stata costruita sui resti di diversi edifici romani e paleocristiani. Pertanto, combina due diverse architetture: Cripta romanica e navata gotica, che furono unite da Riccardo d’Agnello tra il 1228 e il 1253.

Essa è vero gioiello di architettura gotica costruito per ordine del legato papale, il cardinale Guala Bicchieri. La Basilica fu progettata dall’architetto d’Agnello, che fu anche responsabile della costruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

La struttura

La struttura attuale risale al 1253, quando iniziarono a lavorare alla chiesa e al convento, che furono ampliati in seguito nel 1441. La facciata della chiesa è caratterizzata da un portale gotico all’interno di una cornice classica architravata. Il portale fu aggiunto nel 1312, dopo che un incendio distrusse quello originale. Il suo design ricorda quello di altre chiese francescane in Umbria, come quelle di Spello e Gubbio.

Degni di nota sono anche i capitelli delle colonne di ispirazione bizantina che sostengono le volte del transetto; essi rappresentano scene bibliche e sono attribuiti a Lippo di Dalmasio (XIII secolo). I lavori per il campanile iniziarono nel 1345 ma furono interrotti da un altro incendio; furono terminati alcuni decenni dopo con una sola campana che ancora oggi vi pende.

La facciata ha un piano molto sobrio con un portale decorato con rosette e rilievi in pietra bianca. La torre sul lato sinistro ha due campane: la più antica risalente al 1372, che porta un’iscrizione che indica che fu fusa a Pistoia; la seconda del 1604 fu fatta da Bartolomeo Genga.

La chiesa ha una croce latina con un’abside semicircolare. La facciata ha un portale e due rosoni. L’interno è diviso in tre navate, ciascuna con due file di colonne sostenute da pilastri.

I rifacimenti

La chiesa, come detto, fu costruita tra il 1228 e il 1253, sopra una preesistente cappella costruita da San Rufino vescovo di Assisi. L’architetto fu Guido da Como. La costruzione fu interrotta per vari motivi, e continuò fino al 1310 per il completamento.

Nel 1536 subì gravi danni a causa di un terremoto. Nel 1740 subì un restauro ad opera di Giovanni Battista Caporali (famoso per aver progettato la facciata di via Portica). Nel 1928 ci furono altri restauri a causa dei danni subiti durante la prima guerra mondiale.

Dove si trova La Basilica di Santa Chiara

La Basilica di Santa Chiara è una delle principali attrazioni di Assisi: un monumento religioso e una meravigliosa opera architettonica. Si trova nella zona che una volta era conosciuta come “Biga”, all’inizio di Via Santa Chiara, vicino alla Piazza del Comune, dove c’era un antico convento benedettino.

Uno dei dettagli più belli di questa chiesa è probabilmente la sua facciata gotica, risalente al XV secolo, che rappresenta Santa Chiara da giovane. In realtà, Santa Chiara non aveva questo aspetto in origine.

Fu costruita sopra una preesistente abbazia benedettina e quindi ne ereditò alcune caratteristiche architettoniche. I suoi affreschi furono dipinti da Fra Angelico nel 1437-1441 insieme al suo assistente Benozzo Gozzoli. Essi raffigurano episodi della vita di Santa Chiara (la prima monaca dell’Ordine di San Benedetto).

La Basilica è la prima cosa che si vede quando si entra in città ed è proprio accanto alla piazza centrale. La cosa che più colpisce di questo edificio è la sua grandezza e la sua bellezza.
È facile essere sopraffatti quando si entra a causa di quanto è grande e di quante persone ci sono all’interno della chiesa. Ci sono due entrate diverse, una su entrambi i lati della chiesa, ed entrambe sono ugualmente splendide e ben decorate.

La chiesa è considerata uno dei monumenti più importanti dell’Umbria: nel 1991 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità insieme ad altre chiese di Assisi e Orvieto.

Basilica di Santa Chiara Cripta

Cosa vedere alla Basilica di Santa Chiara

È un edificio romanico a tre navate e un transetto, come molti altri nell’Italia centrale in quel periodo.

Il complesso comprende tre chiese: la cripta, la sacrestia con affreschi di Giotto e una chiesa gotica a tre navate divise da colonne romaniche, con un transetto fiancheggiato da due cappelle.

L’interno della Basilica di Santa Chiara

Nell’abside c’è un altare con affreschi del XIV secolo. L’opera più famosa è il coro, dove ci sono affreschi di Cimabue, Giotto e Simone Martini. Il chiostro fu costruito tra il 1228 e il 1230, su idea ereditata dallo stesso Francesco, che voleva costruirlo esattamente come descritto nel suo Cantico di Frate Sole. Qui si possono ammirare dei bellissimi capitelli con storie bibliche o scene di vita quotidiana.

L’interno è impreziosito da numerosi affreschi: rappresenta l’Assunzione di Santa Chiara e il Martirio di San Rufino, attribuiti a Cimabue. Da notare anche gli affreschi dell’abside di San Rufino (XIV secolo) e di San Bernardino (XV secolo).

Altri affreschi del XIV secolo di Giotto e della sua scuola; ospita anche un’antica icona (o pannello di legno dipinto) che si dice sia stata dipinta da San Luca, che fu portata dalla Grecia nel 1261 e posta vicino ai resti di Santa Chiara nella cripta della chiesa.

La cupola e l’altare

All’interno, c’è una cupola molto grande che sale su diversi livelli. Mentre all’interno, si possono anche apprezzare pittoreschi affreschi che sono stati dipinti da Pietro Vannucci, altrimenti noto come Perugino. Il suo lavoro è stato conservato per centinaia di anni e non sembra che svanirà presto! Su entrambi i lati della chiesa ci sono anche due edifici più piccoli a forma di cupola che furono costruiti per ospitare delle tombe.

L’altare principale è in marmo e decorato con quattro magnifiche sculture che rappresentano Maria Maddalena, Giovanni Evangelista, Bartolomeo e Andrea. Davanti ad esso si trova una statua di San Francesco realizzata dallo scultore Odon Porro (XVII secolo). La cripta sotto l’altare conserva preziose reliquie appartenute a Santa Chiara e Sant’Agnese: i loro corpi.

Oltre a queste rovine, ospita molte altre opere d’arte di epoche diverse, come dipinti di Perugino e Luca Signorelli, sculture di Niccolò dell’Arca, affreschi del pittore senese Pietro Vannucci, detto il Perugino (1445-1523), e opere di Giotto (1267-1337).

Qui troviamo il Crocifisso che parlò a San Francesco a San Damiano. Inoltre, altre importanti reliquie di Chiara e San Francesco. Alla Cripta, che ospita le spoglie della Santa, si accede dalle scale che si trovano al centro della basilica.

Conclusione

La Basilica di Santa Chiara è stata un luogo di pellegrinaggio per secoli, e ora è una destinazione per turisti cattolici e non cattolici da tutto il mondo. La basilica ospita molte reliquie, compresi gli abiti di Santa Chiara che si dice abbiano poteri miracolosi, e ospita la tomba di Papa Innocenzo III.

Vale sicuramente la pena visitarla, che siate religiosi o meno. La bellezza della basilica, indipendentemente dal vostro credo, vi stupirà e la storia che c’è dietro vi divertirà.