Monte Nebo: l’affaccio naturale sulla Terra Promessa

Monte Nebo

Il Monte Nebo è uno tra i luoghi sacri di più grande importanza per le principali religioni monoteiste e meta di pellegrinaggi da tutto il mondo

Tra i luoghi da visitare durante un pellegrinaggio nei luoghi biblici della Giordania non può mancare di certo la catena montuosa del Monte Nebo.

Con un’altezza di circa 817 metri s.l.m. consente di avere una magnifica vista panoramica sulla Terra Promessa da Dio agli ebrei, fino alla valle del Giordano.

Ogni anno migliaia di fedeli si recano in Terra Santa per pregare nei luoghi più importanti per la cristianità ma anche per ebrei e musulmani.

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Le nostre guide spirituali sapranno accompagnarti con discrezione verso un arricchimento spirituale per rinnovare la tua fede nei luoghi che accolsero Gesù durante la sua vita terrena.

In questo articolo parleremo di Monte Nebo, del perché è una meta di pellegrinaggi e di cosa vedere una volta in loco.

Dove si trova e come raggiungere il Monte Nebo?

Monte Nebo MosaiciMonte Nebo si trova nella parte occidentale della Giordania a circa 10 km dalla città dei mosaici di Madaba.

Si tratta di una delle montagne più importanti della regione che si affaccia sulla valle del fiume Giordano con una magnifica vista su tutta l’area della Terra Promessa di Canaan, ovvero dalla Giordania alle attuali Israele e Palestina.

Possiamo dunque dire che Monte Nebo ha una posizione strategica, per questo è divenuto sacro per le tre religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e islam.

Ci sono diversi modi per raggiungere Monte Nebo, in base al punto di partenza: da Madaba, che si trova a circa 10 chilometri a sud di Monte Nebo, si può prendere un taxi o un autobus locale per raggiungere in 15 minuti la cima del monte (con il taxi si impiega più tempo ma si risparmia economicamente).

Partendo dalla città di Amman, la capitale giordana, si può noleggiare un’auto ed il viaggio dura circa 30-40 minuti, a seconda del traffico e delle condizioni stradali, si arriva a destinazione.

In alternativa c’è un bus dalla stazione degli autobus di Amman, con un cambio da effettuare a Madaba per raggiungere la cima del monte.

In generale, è possibile raggiungere Monte Nebo con mezzi pubblici o privati, ma è importante tenere presente che le strade possono essere strette e accidentate, specialmente nelle aree rurali. È consigliabile anche verificare le condizioni meteorologiche, soprattutto durante la stagione delle piogge, poiché le strade potrebbero essere bloccate o pericolose da percorrere.

Cos’è successo sul Monte Nebo e perché visitarlo?

Ulivo di papa Giovanni Paolo IIIl Monte Nebo, insieme al Monte Sinai, sono i due monti legati alla figura di Mosè nella Bibbia, ed in particolare il Monte Nebo fu il luogo in cui Dio mostrò a Mosè la Terra Promessa.

Secondo la tradizione biblica, Dio disse a Mosè di salire sulla montagna, dopo aver guidato il popolo ebraico durante l’esodo nel deserto, per contemplare la Terra Promessa di Canaan in cui egli non sarebbe mai entrato.

Inoltre, Monte Nebo è anche il luogo dove, secondo la tradizione cristiana, Mosè morì e fu sepolto. La Bibbia non specifica il luogo preciso della morte di Mosè, ma il Deuteronomio indica che egli fu sepolto “in una valle del paese di Moab, di fronte a Bet-Peor” (Deuteronomio 34:6).

Tutt’ora il luogo esatto della sepoltura di Mosè non è stato trovato e si pensa si trovi dove oggi sorge un’autostrada.

Secondo la tradizione cristiana, il luogo esatto della sepoltura di Mosè è stato rivelato a un monaco bizantino di nome Giovanni nel IV secolo d.C., che fondò un monastero sulla cima del Monte Nebo. Il monastero esiste ancora oggi ed è stato restaurato più volte nei secoli successivi.

Inoltre, durante il periodo bizantino, Monte Nebo divenne un importante luogo di pellegrinaggio per i cristiani, poiché si credeva che il luogo della sepoltura di Mosè fosse stato lì. Oggi, il sito è ancora visitato da molti pellegrini cristiani che desiderano contemplare la vista della Terra Promessa dalla cima della montagna e ricordare la vita e il contributo di Mosè alla religione.

Cosa vedere sul Monte Nebo?

«Poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul monte Nebo, in vetta al Pisga, che è di fronte a Gerico. E il Signore gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan,

tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, la regione meridionale, il bacino del Giordano e la valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar.»

Come i primi cristiani vennero per commemorare la morte di Mosè, oggi una visita presso il Monte Nebo è sicuramente volta a conoscere siti di grande interesse storico, religioso e spirituale.

In particolare la vista panoramica molto suggestiva che si gode dalla sua cima è ciò che richiama anche molti turisti non per forza venuti con intenti spirituali.

Vediamo insieme quali sono i luoghi da visitare sul Monte Nebo che ogni anno sono meta di pellegrinaggio da tutto il mondo.

La Stele del Monte Nebo

Una volta giunti sulla sommità del monte vi sono diversi monumenti ed edifici di valenza storica, come la Stele di Monte Nebo è una scultura in pietra realizzata dall’artista italiano Vincenzo Bianchi per il Giubileo del 2000.

Detta infatti anche Monolito del Giubileo, questa scultura è caratterizzata da molte incisioni che riprendono alcune citazioni tratte dalle lettere di San Paolo e dal vangelo di San Giovanni.

Conosciuta come libro dell’amore le sue iscrizioni multilingue scolpite sono scritte in greco, latino e arabo.

La Stele è posta sul monte come monito per tutti i fedeli per la fratellanza universale, messaggio di Dio padre di tutta l’umanità.

Chiesa del Memoriale di Mosè e i suoi mosaici

La Chiesa del Memoriale di Mosè, da piccolo edificio divenne un monastero con la sua comunità per un periodo di almeno mille anni e sorge su un luogo sacro risalente al 394 d.C.

Si deve pensare che ciò che si trova oggi sul monte è una stratificazione di diverse chiese cristiane fino a giungere al santuario che accoglie all’arrivo in cima.

Dopo un periodo di abbandono intorno al XVI secolo fu preso in gestione da Francescani della Custodia della Terra Santa nel 1933 che restaurarono il monastero, chiamato in aramaico “Siyagha” facendolo diventare il centro nevralgico del Franciscan Archeological Institute.

La Chiesa fu completamente restaurata e oggi appare moderna e funzionale per le visite dei molti pellegrini che arrivano qui. I resti antichi del luogo sacro sono stati preservati per la visione e messi in sicurezza.

I mosaici, sia decorativi a motivi geometrici che narrativi sono davvero notevoli sia dal punto di vista artistico sia perché sono ben conservati, e narrano scene di caccia e pastorizia. Il più antico di questi risale al 531 d.C. e fu riportato alla luce nel 1976.

La terrazza sulla Terra Promessa

Per moltissimi turisti, ma anche per i fedeli che scelgono di recarsi in cima, il motivo principale per visitare la catena del Monte Nebo è l’affaccio panoramico sulla piana di Moab che lascia davvero esterrefatti per l’immensità del paesaggio che si apre davanti ai propri occhi

Da lassù è possibile avere una visuale completa della Terra Promessa con Gerico e fino alla valle del fiume Giordano e la parte settentrionale del Mar Morto, mentre in inverno, quando non c’è foschia, si può vedere fino al Monte degli Ulivi di Gerusalemme.

Lo spirito sembra innalzarsi e ampliarsi sulla terrazza di Monte Nebo, accrescendo ancor di più la propria fede e rendendo più profonda la preghiera.

Sulla terrazza si trova anche l’ulivo che fu piantato in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II presso i luoghi sacri della Giordania.

La Croce con il serpente

Serpente di bronzo Tra le opere presenti sulla cima del Monte Nebo, lateralmente alla Terrazza sulla Terra Promessa, una volta usciti dalla chiesa ci si imbatte nella grande e suggestiva statua “The Brazen Serpent Monument” (il monumento del serpente di bronzo), opera dell’artista italiano Gian Paolo Fantoni, che si staglia sul paesaggio arido della vallata giordana.

Impossibile non notarla, con le sue linee affusolate ed essenziali la croce stilizzata rappresenta allo stesso tempo il serpente di rame che Mosè innalzò nel deserto e la croce dove fu crocifisso Gesù.

“E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna sia innalzato il Figlio dell’uomo”

Monte Nebo, insieme ad altri siti come Betania, fu scelto dal Vaticano durante il Giubileo del 2000 come luoghi di pellegrinaggio cristiano.

Informazioni utili per visitare il Monte Nebo

Per molte ragioni tra cui l’affollamento di turisti e le temperature proibitive dell’estate, il periodo migliore per visitare Monte Nebo è tra Ottobre e Aprile ma in particolare durante le festività cristiane di Natale e Pasqua, in cui l’atmosfera è ancora più suggestiva.

Per visitare i luoghi sacri di Monte Nebo vi è un biglietto, non compreso nel Jordan Pass, acquistabile direttamente in loco al costo di 2JD (circa 3 euro).

Gli orari variano in base al periodo dell’anno o al Ramadan, per questo è bene controllare prima di recarsi sul luogo attraverso il sito ufficiale del Turismo Giordano.

La visita al sito e ai luoghi sacri di Monte Nebo, preferibilmente da effettuare al mattino sia per le temperature più miti, sia per trovare meno folle di turisti, dura circa un’ora.

Per effettuare la visita al Monte Nebo è bene essere forniti di riserve d’acqua, copri capo e giacca a vento, visto che il sito è un punto molto esposto.