Monte Sion, la dimora terrena di Dio

Monte Sion

Il Monte Sion è uno dei siti più sacri e significativi per i fedeli di tutto il mondo, luogo di pace e universalità, ricco di storia e profondità religiosa.

Ogni anno migliaia di pellegrini e visitatori si recano in Terra Santa per visitare il Monte Sion: alto 765 metri sul livello del mare, insieme al Monte degli Ulivi e al Monte delle Beatitudini, è un luogo che offre un panorama magnifico sulla città di Gerusalemme.

Nella Bibbia viene chiamato “città di Davide” e poi assunse il nome di “Dimora di Dio” o ancora “Monte del Tempio” e gli abitanti di Israele verranno definiti “Figli di Sion”.

«Il suo monte santo, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. Il monte Sion, dimora divina, è la città del grande Sovrano» (Sal 48,3).

Per ogni cristiano un pellegrinaggio in Terra Santa è una delle esperienze più profonde da fare nella propria vita, e con la nostra esperienza decennale potrai partire senza alcun pensiero materiale e concentrarti solo sulla tua fede.

Le nostre guide spirituali saranno al tuo fianco con discrezione occupandosi di tutto per permetterti di immergerti nell’atmosfera sacra che permea questi luoghi.

Origini storiche e significato religioso del Monte Sion

Sion

La storia del Monte Sion risale a tempi antichissimi, nella Bibbia viene menzionato moltissime volte come il luogo in cui si trovava la fortezza di Sion, una delle prime strutture difensive di Gerusalemme.

Un’altra Fortezza molto famosa in Terra Santa è quella di Masada con una storia molto diversa e più tragica.

Nel corso dei secoli il Monte Sion è diventato simbolo di potere e di presenza divina in quanto è qui che “alla fine dei tempi affluiranno i popoli”.

Nel Nuovo Testamento il Monte Sion non è altro che la Gerusalemme celeste, e anche se un giorno tutta l’area diverrà pianura, Gerusalemme si eleverà perché tutti vi salgano per adorare il Signore.

Secondo la tradizione rabbinica il Monte Sion era il Monte Moria dove Abramo si recò per sacrificare il figlio Isacco ed in cui vide il volto di Dio. Per i padri della Chiesa il Monte Sion è il luogo del calvario di Cristo, dove Egli si sacrificò per noi.

Per i pellegrini e i credenti, il Monte Sion è un luogo di grande importanza spirituale. Le chiese e i santuari presenti offrono spazi per la preghiera, la riflessione e la venerazione.

Molti fedeli si recano sul Monte Sion per rinnovare la loro fede, pregare e cercare una connessione più profonda con la loro spiritualità.

Per i cristiani il Monte Sion era il luogo in cui c’era il Cenacolo, posto scelto per le loro riunioni. Per gli ebrei il Monte Sion è il luogo della dimora di Dio in terra, da cui provengono le benedizioni e i castighi.

Il Sion israeliano è un luogo simbolo della vicinanza di Dio al suo popolo, sacro a tutti i pellegrini, mentre il Sion celeste, molto legato al Sion israeliano, si trova al di fuori del firmamento e di qualsiasi immaginazione ed è da lì che il Signore comanda.

Cosa rappresenta il Monte Sion nella Bibbia?

Il Monte Sion occupa un ruolo significativo nella Bibbia e ha una profonda importanza simbolica per ebrei e cristiani. Nell’Antico Testamento il Monte Sion rappresenta la presenza di Dio a Gerusalemme e viene associato alla promessa divina di protezione e di salvezza per il suo popolo. Proprio dal Monte Sion il cristianesimo si diffuse a Gerusalemme.

Viene citato nel Salmo 132:13-14 dove si legge: “Poiché il Signore ha scelto Sion, l’ha desiderata per sua dimora” e “Questo è il mio riposo per sempre, qui dimorerò, perché l’ho desiderata”.

L’Epistola agli Ebrei parla del “Monte Sion, la città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste” (Ebrei 12.22). Per i cristiani il Monte Sion è associato alla Passione di Cristo: la tradizione identifica infatti questo monte come il luogo del Cenacolo in cui avvenne l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli e della Pentecoste, quando lo Spirito Santo discese sugli apostoli.

Il Monte Sion rappresenta un simbolo di speranza e unione tra Dio e l’umanità, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. La sua importanza spirituale e simbolica continua ad ispirare e ad affascinare i credenti di tutto il mondo.

Cosa è successo sul Monte Sion?

Il Monte Sion è stato testimone di numerosi eventi biblici significativi per il popolo ebraico e per i cristiani, infatti è ritenuto il luogo dell’Ultima Cena, in cui Gesù condivise il suo ultimo pasto con i suoi discepoli prima della crocifissione.

È anche associato alla discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste, quando i discepoli di Gesù furono riempiti di potenza divina.

Inoltre fu il luogo in cui venne costruito il Tempio di Salomone nell’antico Israele, della Dormizione di Maria, dove fu battezzata Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, e dove fu martirizzato San Giacomo Apostolo.

Dove si trova il Monte Sion e come arrivarci

Il Monte Sion è facilmente accessibile in quanto si trova a breve distanza dal centro della città di Gerusalemme. È possibile raggiungerlo a piedi, in taxi o con i mezzi pubblici.

Molti tour guidati includono il Monte Sion come parte del loro itinerario, offrendo ai visitatori una panoramica completa di questa importante area.

Durante la visita al Monte Sion è consigliabile indossare abiti modesti e rispettosi, in segno di rispetto per il carattere sacro del luogo. È inoltre opportuno seguire le indicazioni e le regole locali per garantire una visita armoniosa e rispettosa.

Cosa visitare sul Monte Sion: le principali attrazioni

Sul Monte Sion ci sono diversi luoghi di grande rilevanza spirituale e storica, oltre a numerosi siti archeologici e chiese che raccontano la storia complessa e affascinante del sito.

In base ai luoghi che si desidera vedere il tempo di visita potrebbe variare, ma di solito si consiglia di dedicare almeno mezza giornata, senza considerare le code che si potrebbero trovare all’ingresso di ogni sito.

Il Monte Sion si può visitare tutto l’anno, ma il periodo migliore sono i mesi da marzo a maggio e da settembre a novembre, così da evitare temperature troppo alte, piogge stagionali o sovraffollamento.

I periodi di alta stagione e sotto le festività religiose come Pasqua e Natale sono infatti quelli con più confusione di turisti e fedeli all’ingresso dei siti.

Oltre ai luoghi sotto citati, vale la pena visitare anche il Maschio di Sion, una torre fortificata che offre una vista panoramica sulla città vecchia di Gerusalemme. Questo sito storico è ricco di significato e offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia millenaria di questa regione.

Basilica della Dormizione di Maria

Monte Sion Dormizione di Maria

La Basilica della Dormizione di Maria è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 17.30 e la domenica dalle 11 alle 17.30.

Entrando il mosaico dorato nell’abside con Maria con Gesù Bambino colpisce subito, e le cappelle laterali completano la preziosità della superficie circolare della chiesa.

Il fulcro della chiesa è la cripta che al centro presenta la statua di Maria dormiente. Tutt’attorno le cappelle dedicate a Maria, donate da diverse nazioni: Austria, Brasile, Costa d’Avorio, Ungheria, Polonia e Stati Uniti.

Cenacolo

Di fianco alla Basilica della Dormizione di Maria si trova il Cenacolo, visitabile dalle 8 alle 19 ed a cui si accede dal cortile attraverso una scala dalla quale si giunge al piano superiore.

La sala è in stile gotico, completamente spoglia e caratterizzata da una volta con tre colonne decorate da capitelli diversi.

Sul capitello della colonna più piccola vi è  il pellicano, l’unico simbolo cristiano: l’animale viene associato a Gesù in quanto l’atto di squarciarsi il petto col becco per sfamare con il proprio sangue i suoi piccoli è un parallelismo evidente della morte del Figlio di Dio. Dal tetto della sala si può godere di una splendida vista sulla Città Vecchia.

Tomba di David

Anch’essa vicino la Chiesa della Dormizione di Maria, la Tomba si trova al piano inferiore del palazzo dei crociati, in una piccola camera divisa per uomini e donne.

In questa camera vi è un sarcofago coperto da un drappo. Dal 1948 al 1976 gli ebrei venivano qui a pregare dato che sotto il controllo giordano non si poteva accedere al Muro del Pianto.

Oggi l’androne viene utilizzato ancora come Sinagoga. La Tomba è visitabile in estate dal Sabato al Giovedì dalle 8 alle 20 e il venerdì dalle 8 alle 14, mentre d’inverno dalla domenica al giovedì dalle 8 al tramonto e il venerdì dalle 8 alle 13.

Chiesa di San Pietro in Gallicantu

La Chiesa di San Pietro in Gallicantu è visitabile dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.30 con un biglietto di 10 NIS (la domenica è il giorno di chiusura).

Sorge sui resti del palazzo Caifa il luogo in cui il sommo sacerdote Caifa interrogò Gesù la notte che fu arrestato, dopo che Pietro per paura cieca lo rinnegò 3 volte prima che cantasse il gallo all’alba.

Inizialmente sul palazzo Caifa fu costruita una chiesa bizantina ed in seguito una chiesa più grande che prese il nome di San Pietro Gallicantu che significa appunto “al canto del gallo”.

Caratterizzata da decorazioni a mosaici raffiguranti l’Ultima Cena, Pietro che cerca con lo sguardo Gesù dopo averlo rinnegato e Gesù accusato di fronte al Sinedrio.

Anche qui uno splendido affaccio permette di godere di una magnifica vista panoramica su Gerusalemme e la Valle della Geenna.

Camera dell’Olocausto

Situata di fronte alla Tomba di David, la Camera dell’Olocausto sul Monte Sion è un piccolo museo gestito dalla Diaspora Yeshiva.

La collezione museale comprende opere d’arte ispirate all’Olocausto, manufatti del tempo, una mostra di pubblicazioni antisemite e memoriali di comunità e individui defunti.

Rispetto al Yad Vashem colloca l’Olocausto in un contesto più ebraico-religioso.

Geenna

Questa valle secondo quanto si legge nella Bibbia era usata per il sacrificio dei bambini. Il suo nome veniva associato al male e all’inferno. Ora è un parco in cui è possibile accedere in qualsiasi orario del giorno, piacevole per camminarci ma poco curato.

Tunnel del Monte Sion

Il tunnel fu scavato negli anni in cui Gerusalemme Ovest e il Monte Sion erano sotto il controllo israeliano, tra il 1948 e il 1967, così da evitare il fuoco dei cecchini giordani dalle mura di Gerusalemme.

Alcune parti del tunnel sono state distrutte dopo il 1967 mentre il resto ha subito dei lavori di restauro ed è percorribile.