Mar Morto, luogo biblico che unisce natura, storia e religione

Mar Morto

Mar Morto, in ebraico Yam ha-Melah, letteralmente “Mare del Sale”, fece da sfondo ai viaggi di Gesù e i suoi discepoli.

Tra i bacini idrici più bassi e salati del mondo, il Mar Morto è un luogo di grande suggestione e tra i luoghi più visitati in Terra Santa, sia per il paesaggio unico che per essere il luogo di ritrovamenti storici collegati alla storia ebraica e cristiana.

Il Mar Morto nel tempo è stato chiamato in molti modi diversi, da Lago Asfaltide in epoca ellenistica a Mare dell’Araba o Mare (o lago) della Pianura o ancora Lago Salso, Lago Orientale.

Nel Medioevo veniva chiamato Bahr el Muntinah cioè Mare Pestilenziale o Bahr-Lut (mare o lago di Lot), Mare di Sodoma, Mare o lago di Zoar, mentre dai turchi ottomani öldü Deniz ovvero Mar Morto.

Sulla Bibbia aveva i seguenti appellativi: Mare dell’Arabah, Mare di Sale e Mare Orientale (Genesi 14:3; Deuteronomio 3:17; Giosuè 2:16; Numeri 34:12; Ezechiele 47:18).

Nonostante i nomi questo luogo attira moltissimi visitatori ogni anno anche per le proprietà benefiche delle sue acque.

Sullo sfondo di questo antico paesaggio figure quali Gesù Cristo, Abramo, Giobbe, Giovanni il Battista, Mosé, Rut, Elia vissero i momenti centrali delle loro vite.

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Dove si trova il Mar Morto e come raggiungerlo

Il Mar Morto è situato nel deserto della Giudea, detta Rift Valley del Giordano e rappresenta punto più basso della crosta terrestre, essendo una depressione di 430,5 metri sotto il livello del mare.

Il Mar Morto si può raggiungere in auto da Gerusalemme in un’ora o da Tel Aviv in due ore, oppure viaggiando in aereo con destinazione Amman in Giordania da qui si può raggiungere in auto o in pullman.

Insieme al Lago di Tiberiade, il Mar Morto è uno dei luoghi naturali ricchi di storia più visitati in Terra Santa, così come i monumenti sacri della Basilica del Santo Sepolcro o il Muro del Pianto.

Ma che Paesi bagna il Mar Morto? Si tratta di  una depressione geologica che si trova tra Israele, Giordania e Cisgiordania, in particolare Israele è bagnata dalle rive sud occidentali del Mare, la Giordania da quelle orientali mentre la Cisgiordania da quelle nord occidentali.

Storia e origini del Mar Morto

Il Mar Morto si è formato milioni di anni fa ed è caratterizzato da un paesaggio a tratti roccioso e sabbioso con montagne che scendono a picco sull’acqua e aree più lussureggianti (settentrione).

Si può dire di essere al cospetto di uno dei primi centri termali al mondo, fin dai tempi di Erode il Grande, che ancora oggi attira migliaia di visitatori che si bagnano nelle sue acque.

Ed è qui che sorgeva l’area detta “Le pianure di Moab” nell’Antico Testamento, chiamata poi regione di “Perea” nel Nuovo Testamento, dove si riuniscono le storie di Mosè. Giovanni Battista, Elia e Gesù Cristo.

Il Mar Morto si formò circa 3,7 milioni di anni fa e dal punto di vista geologico si divide in due bacini, uno più ampio e uno più piccolo e rappresenta il punto più basso sulla crosta terrestre.

La teoria più accreditata sostiene che nella vallata del fiume Giordano, soggetta alle inondazioni del Mare di Levante, si formò la Laguna di Sedoom che, per un sollevamento tettonico (monti della Giudea), 2 milioni di anni dopo, fu isolata dal mare formando l’allora Lago di Lisan. Circa 70 mila anni fa le condizioni geologiche della zona divennero stazionarie e per effetto dell’evaporazione si formarono due laghi distinti, il Lago di Tiberiade ed il Mar Morto

Il Mar Morto è una depressione terrestre a 430 metri sotto il livello del mare, che viene alimentato dalle acque del fiume Giordano e da alcuni immissari minori, non presenta emissari e, dato il grande tasso di evaporazione rischia di scomparire.

Caratteristiche e curiosità sul Mar Morto

Mar Morto sale

Quest’area geografica conta diverse curiosità, da come si è formata alla sua attuale conformazione all’utilizzo delle sue acque e fanghi, alcune delle quali le abbiamo già sviscerate, vediamone altre:

Il Mar Morto si chiama così in quanto le condizioni climatiche della zona e l’alta salinità delle sue acque non consentono la vita a flora e fauna. Presenta un livello di salinità 10 volte superiore a quello del mare (340 grammi di sale in ogni litro d’acqua) a causa della grande evaporazione dovuta alle alte temperature e al clima secco dell’area, oltre al fatto che non vi è un ricambio idrico sufficiente.

Per questo motivo, a parte alcuni microrganismi e alghe non ci sono le condizioni minime per la nascita della vita nel Mar Morto.

Il Mar Morto sta scomparendo?

La Giordania ed in generale la zona della Palestina è tra le aree più aride al mondo, per questo il Mar Morto rischia di scomparire.

Il livello del mare diminuisce almeno un metro ogni anno e rispetto al secolo scorso misura metà della sua lunghezza (40% in meno dal 1960), per questo ci sono delle dighe nelle vallate che portano alle sue acque che arginano l’uscita delle acque.

Inoltre per ragioni di utilizzo e sviluppo le sue acque vengono estratte con delle pompe contribuendo al fenomeno della sua scomparsa (si parla del 2050).

Per ovviare a tutto ciò nel 2015 Israele e Giordania hanno firmato un accordo per stabilizzarne il livello dell’acqua ed è anche stato sviluppato un progetto detto “Canale della pace” per realizzare un canale lungo 180 chilometri per collegare il Mar Rosso e il Mar Morto così da trasportare l’acqua verso il Mar Morto e risolvere il problema della mancanza d’acqua per i prossimi 50 anni.

Perché si galleggia sul Mar Morto?

La densità dell’acqua del Mar Morto è molto alta data l’elevata presenza di sali, per questo sulle sue acque si galleggia senza sforzo.

Proprio per questo ci sono alcune accortezze da seguire come non immergere la testa sott’acqua (occhi, naso, bocca e capelli potrebbero venire danneggiati), non ingerire l’acqua, se succede rivolgersi alla guardia medica, non entrare in acqua se si hanno tagli o ferite, non stare in acqua più di 15 minuti e risciacquare bene con acqua dolce per evitare che il sale infiammi la pelle.

Facendo il bagno nel Mar Morto si ha l’effetto del “galleggiamento forzato” in quanto qualsiasi corpo immerso nelle sue acque galleggia vistosamente e non può affondare.

Nuotare nel Mar Morto è molto difficoltoso, avendo la maggior parte del corpo emerso, anzi è sconsigliato.

Dato lo sforzo che si farebbe e il pericolo per gli occhi se si immergono nell’acqua molto salata è sconsigliato provare a nuotare.

Quali sono i benefici del Mar Morto?

Le proprietà curative delle acque del Mar Morto erano note già a Cleopatra che utilizzava cosmetici creati con gli elementi estratti dalle sue acque, sfruttate fin dai tempi dei Romani.

Le sue acque vengono usate per estrarre cloruro di potassio, bromo e magnesio dalle società israeliane e giordane direttamente dalle saline che si trovano nell’estremità sud del Mar Morto.

La bassa incidenza dei raggi UV, l’alto tasso di ossigeno così come l’alta concentrazione di minerali quali magnesio e calcio sono ottimi rimedi contro le allergie e le infezioni delle vie respiratorie.

La presenza di bromo facilita il rilassamento e lo iodio ha effetti benefici sulle disfunzioni ghiandolari.

Dal trattamento di problemi cutanei quali psoriasi, acne e cellulite fino a dolori muscolari e artrite, le rive del Mar Morto sono un luogo di benessere a 360 gradi.

La posizione al di sotto del livello del mare rende i raggi UV meno dannosi per la pelle in quanto vengono filtrati attraverso tre strati naturali aggiuntivi: uno strato atmosferico in più, uno strato di evaporazione e uno spesso strato di ozono.

  • Sali del Mar Morto: i sali del Mar Morto vengono utilizzati per le loro proprietà drenanti e benefiche per la pelle (contro orticaria, dermatite, psoriasi, cellulite e molto altro), sia come scrub naturali che per dei bagni rilassanti.
  • Fanghi del Mar Morto: il fango presente sulle rive del Mar Morto rappresenta una cura naturale in quanto ossigena e stimola la microcircolazione della pelle e ha un effetto anti-age.

Le spiagge del Mar Morto dove è possibile fare il bagno

Mar Morto servizi

Alla fine della strada che porta da Amman al Mar Morto si trova la zona alberghiera e a 2 km da lì è possibile raggiungere la Amman Beach, la spiaggia più accessibile delle sue coste (dove è bene non indossare bikini ma costumi casti o coprirsi con una maglietta).

La O Beach invece è un po’ più costosa ma molto completa di tutti i comfort.

Se si decide di andare nelle spiagge è importante accertarsi di essere in quelle “giuste” se si vuole indossare il bikini, in quanto la cultura musulmana non tollera bene il suo utilizzo.

Quali attività fare e cosa vedere nei dintorni del Mar Morto

Il Mar Morto e i suoi dintorni sono ricchi di suggestione storica e biblica ma anche di bellezza paesaggistica e benefici per il nostro corpo.

Qui Gesù insegnò ad amare Dio, ad inseguire la giustizia e a scegliere la vita, e qui ancora oggi si riuniscono migliaia di persone nel suo nome.

Sicuramente è una meta da non perdere durante un pellegrinaggio in Terra Santa, ma vediamo le attività da poter fare mentre si visitano questi luoghi.

Qumran e i rotoli del Mar Morto

Tra i siti archeologici più importanti al mondo, Qumran è il luogo in cui nel 1947 furono ritrovati i cosiddetti Manoscritti del Mar Morto di origine essena risalenti al 70 d.C (oggi conservati nel Museo Archeologico di Gerusalemme).

Qumran si trova sulla riva occidentale del Mar Morto, in Cisgiordania, molto vicina a Gerico e i rotoli lì trovati sono una grande testimonianza di un popolo antico e di cooperazione tra i popoli, donando ulteriore veridicità al testo biblico.

Betania: il sito del Battesimo di Gesù

Gesù Cristo fu battezzato da Giovanni Battista nell’ansa del fiume Giordano, giusto di fronte a Gerico, detta Betania al di là del Giordano (Bethabara o Beit’Abarah, ovvero casa della traversata).

Sulla Bibbia questo luogo, una collina naturale, è indicato con il nome di Beth-barag o Beth-arabah ed è lo stesso sito in cui Elisha ed Elia, i profeti, separarono le acque del Giordano attraversandone la riva orientale (2 Re 2:8).

Madaba: la città dei mosaici

Madaba viene citata più volte nel Vecchio Testamento anche il nome di Medaba, all’interno dei racconti della guerra di Davide contro i Moabiti, di Mosè e dell’Esodo, dell’oracolo di Isaia contro Moab e della ribellione di Re Mesha contro Israele.

Qui degli scavi portarono alla luce un grande tappeto rappresentante le città della Giordania e della Palestina oltre che i mosaici più belli del Medio Oriente.

Masada: la storica fortezza

Masada è considerato uno dei luoghi più importanti di Israele, le sue storiche rovine sono arrivate fino a oggi e offrono la possibilità di rivivere un pezzo di storia incredibile.

In origine avea un perimetro di 1,5 km e le sue mura erano alte 5 metri, Masada sorge su una rocca a 400 metri sul Mar Morto e visitarla all’alba è un’esperienza mistica.

Il Monte Nebo

Il Monte Nebo si trova a circa 10 chilometri da Madaba, in Giordania ed è un’importante meta turistica e religiosa in quanto, secondo la tradizione cristiana, è il luogo in cui Mosè vide la Terra Promessa per la prima volta e dove lo stesso Mosè fu sepolto da Dio.

Nel sito è possibile visitare una chiesa ortodossa di San Giovanni Battista risalente al IV secolo con mosaici antichi molto ben conservati.

Dal Monte si possono ammirare le colline della Giudea, il Mar Morto e le valli del Giordano, tra una fitta vegetazione protetta in cui poter fare passeggiate in famiglia o trekking. 

La Grotta di Lot

Manufatti datati 3000 a.C. rivelano l’antichità di questo sito in cui si trova la grotta di Lot, vicino alla moderna Safi, sulla collina vicino ad una fonte che si affaccia sul Mar Morto.

Il Santuario che lì sorge è un esempio di monastero bizantino e comprendeva la chiesa con il pavimento a mosaico e un’iscrizione che cita Lot il quale, con figlie e moglie lasciò Sodoma.

La leggenda dice che la colonna di sale che si trova in questo luogo sia ciò che resta della moglie di Lot la quale fu punita da Dio perché contravvenne all’ammonimento di non voltarsi indietro a guardare la città distrutta.

Il Wadi Mujib

Il Wadi Mujib è un canyon dalle caratteristiche paesaggistiche incantevoli il quale si affaccia sul fiume Mujib, uno degli immissari del Mar Morto.

Il canyon, che si estende per ben 70 chilometri, viene chiamato Grand Canyon della Giordania e da qui partono molti trekking verso la Riserva della Biosfera di Mujib che ospita delle bellissime terme.

Flora e Fauna tipiche del luogo sono molto rare ed esistono percorsi da fare in solitaria come il Siq trail, meno impegnativo, e altri in cui è obbligatorio essere guidati come il Sentiero Ibex, il Sentiero Malaqi ed il Sentiero del Canyon, il più impegnativo di tutti.

Umm Ar-Rasas

Lungo la Strada dei Re, Umm Ar-Rasas, un tempo chiamata Meefat, è una città moabita famosa per le sue rovine romane e bizantine come monasteri, chiese e fortificazioni, dichiarata nel 2004 Patrimonio UNESCO e ospita le rovine della Chiesa di Santo Stefano con ingresso libero.

Testimonianza unica dell’arte e dell’architettura cristiana della tarda antichità e del primo periodo bizantino, i magnifici mosaici della zona datati 785 a.C. sono dei capolavori molto ben conservati e ritraggono scene bibliche, animali, piante e scene di vita quotidiana.