Tihaljina e la statua della Madonna

La cittadina di Thialjina si trova a circa 25 km da Medjugorje, a cui, non tutti sanno, essere molto legata. Oltre ad esserci un bellissimo santuario, per molti anni Thialjina è stata la casa di Padre Jozo Zovko, il sacerdote che per primo diede fiducia e rifugio ai veggenti di Medjugorje.

Questo luogo, col tempo, è diventato una tappa di molti che vanno in viaggio a Medjugorje, facendone un luogo di culto al pari della vicina e più famosa cittadina bosniaca. Inoltre, ad impreziosire e giustificare le numerose visite dei fedeli vi è la statua della Madonna, una delle più belle e riuscite rappresentazioni della Vergine Maria, così vivida e naturale da sembrare quasi vera.

In questo articolo, pertanto, parleremo dei Tihaljina, della sua chiesa e della statua della Madonna, per conoscere questa località a pochi chilometri da Medjugorje, che merita di essere visitata.

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Tihaljina e la sua storia

Thialjina è una piccola cittadina al centro della Bosnia-Erzegovina, la cui popolazione è in maggioranza di etnia croata. La parrocchia di Tihaljina, intitolata a S. Elia profeta, è stata fondata nel 1889 e fu costruita da Fra Andrija Knezovic. Ci vollero altri 70 anni per costruire un’altra chiesa nella piccola cittadina. L’attuale costruzione risale, invece, al 1921 per opera di Fra Sebastian Lesko.

Insieme a Medjugorje

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La parrocchia, nel corso della storia del Novecento, ha dovuto far fronte a molte difficoltà, accentuate dalle guerre e dai contrasti interni tra i popoli dei Balcani.
Queste situazioni hanno sempre impedito di costruire una chiesa e poter avere una vita pastorale regolare alle anime di Tihaljina. Solo dopo il secondo conflitto mondiale, la parrocchia ha visto un po’ di luce. La chiesa, iniziata come detto nel 1921, fu finita e benedetta solo nel 1968, venendo intitolata all’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

L’eco delle profezie e dei miracoli di Medjugorje arrivarono, ovviamente, anche a Tihaljina, influenzandone positivamente la vita spirituale.

Il suo nome, infatti, diventa famoso ed importante quando, dopo le apparizioni di Medjugorje, il sacerdote Padre Jozo Zovko fu accusato di ostacolare il regime comunista e favorire i sei ragazzi veggenti, venendo prima arrestato per circa 2 anni (dal 1981 al 1983) e poi “esiliato” proprio a Tihaljina.

Il primo scetticismo del sacerdote, nei confronti dei fatti di Medjugorje e dei sei ragazzi, fu abbattuto dalla coerenza e dalla fermezza che questi mostrarono mentre rispondevano alle sue domande. Da quel momento, il cuore di Padre Jozo si aprì e potè accogliere, con tanta fede e devozione, quella incredibile notizia. Divenne il primo difensore dei ragazzi nei confronti della comunità ostile e, soprattutto, delle autorità, pronte ad insabbiare tutto. La sua dedizione lo fece però imprigionare, per poi approdare a Tihaljina e scoprire questa meravigliosa statua. Era un cerchio che si chiudeva, un disegno tanto grande, quanto impensabile.

Durante il suo servizio in questa piccola cittadina (dal 1985 al 1991), Padre Jozo trovo una statua della Madonna in condizioni non buone. La ripulì e la restaurò, scoprendo come questa meravigliosa opera fosse di una bellezza e di una tenerezza in viso senza eguali. Padre Jozo cominciò a scattare delle foto e le inviò a tanti fedeli in tutto il mondo. Questo gesto rese il viso di questa meravigliosa statua famoso, tanto da divenire quello ufficialmente riconosciuto come il volto della Madonna. Pochi anni dopo Padre Jozo fu trasferito al convento di Siroki Brijeg, in cui fu nominato superiore.

Il volto e le sembianze di questa statua, però, sono rappresentati e stampate su tutto il materiale e i souvenir di Medjugorje. E’ questo il nesso tra questa piccola cittadina e Medjugorje, oltre alla presenza di colui che protesse, a prezzo della sua stessa libertà, ciò che sostenevano i giovani veggenti. Ancora oggi, Tihaljina è una meta immancabile per chi visita Medjugorje in un pellegrinaggio ben organizzato.

La statua della Madonna a Tihaljina

Oltre alla vicinanza e alla presenza di Padre Jozo, Tihaljina è molto importante proprio per la statua della Madonna. Le sue sembianze sono, infatti, quelle che la identificano nel mondo come la Madonna di Medjugorje.

Questa statua, di produzione italiana, è di una bellezza rara, diversa dalle altre statue simili, iconograficamente è riconosciuta come la Madonna della Pace. L’opera è realizzata in vetroresina, ha gli occhi in cristallo ed è alta 180 cm.

Si trova nel santuario di Tihaljina ed è una delle statue più famose al mondo, in ambito religioso. Se siete alla ricerca di una riproduzione della statua della Madonna di Medjugorje da tenere in casa vi raccomandiamo di leggere questo nostro articolo.

La statua presenta il capo leggermente chino verso il basso, le braccia basse che scendono lungo i fianchi e le mani leggermente aperte, in segno di accoglimento.

La sua espressione tenera e amorevole, coglie lo spirito con cui la Madonna accoglie chiunque si voglia avvicinare a lei, come una madre accoglie i suoi figli.
Un velo bianco copre i capelli castano che si intravedono, un abito rosa e un velo azzurro che copre spalle e braccia.

La vividezza dei suoi occhi e lo sguardo compassionevole donano una sensazione di protezione, rendendo incredibilmente viva la sua presenza. Una forza emotiva, davvero sorprendente, pervade tutti coloro che la vedono per la prima volta. Proprio per questo, la statua della Madonna a Tihaljina è così famosa e visitata.

Conclusioni

La Madonna di Medjugorje è, senz’altro, una delle immagini mistiche più famose al mondo. Questa bellissima statua che si trova a Tihaljina la rappresenta in un modo molto bello: un candore e un amore nel viso e nel modo di accogliere chi le si avvicina per trovare la pace.

Pur lontana, Tihaljina diventa così una parte di Medjugorje, della sua storia e dei suoi fatti. Il viso di questa statua, il tribolare di Padre Jozo, la piccola parrocchia che ritrova nuova vita dopo il ritrovamento di questa opera sono tutti segnali che la Madonna ci invia, per farci capire l’importanza della conversione, della fede e di quanto possa essere forte e premuroso l’amore di Cristo per noi.