san martino di tours

San Martino di Tours

Riccorenza: 11 Novembre
Patrono di: Sesto fiorentino, Riccione, Belluno, Magenta
Protettore di: albergatori, mendicanti, cavalieri, forestieri, pellegrini, sarti, vendemmiatori
Emblema: Bastone pastorale, Globo di fuoco, Mantello
Data di nascita: 316
Data di morte: 8 Novembre 397
Canonizzazione: V secolo
Luogo delle Reliquie: Basilica di San Martino - Tours, Francia

La Vita di

San Martino di Tours

San Martino di Tours, noto anche come San Martino il Misericordioso, è stato un santo e vescovo vissuto nel IV secolo. Nato nell’attuale Ungheria, la sua vita è stata ricca di episodi che testimoniano la sua generosità, la sua conversione al cristianesimo e il suo impegno nella diffusione della fede.

Conosciamo insieme alcuni dei momenti più importanti del suo percorso spirituale.

La generosità di San Martino: il gesto del taglio del mantello

Uno degli episodi più noti della vita di San Martino è il gesto del taglio del mantello: durante un freddo inverno, Martino incontrò un mendicante che tremava dal freddo e con grande compassione tagliò il suo mantello a metà e lo diede al mendicante per coprirsi.

Questo gesto di generosità e carità è simbolo della sua dedizione verso il prossimo e anticipò il momento in cui Gesù gli venne in sogno con le sembianze di un mendicante.

La conversione di San Martino: dalla carriera militare al cristianesimo

San Martino nacque in una famiglia pagana e, seguendo il padre, intraprese la carriera militare, tuttavia durante il suo servizio nell’esercito romano, ebbe una profonda esperienza di conversione al cristianesimo.

Sognò Cristo dopo il taglio del mantello che gli disse: “Martino ancor catecumeno m’ha coperto con questo mantello”. Al suo risveglio il mantello era tornato miracolosamente integro. Dopo il suo battesimo decise quindi di abbandonare la carriera militare per dedicarsi completamente alla vita religiosa.

San Martino, vescovo di Tours: la missione e la lotta contro l’eresia

Dopo la sua ordinazione sacerdotale, San Martino fu nominato vescovo di Tours e durante il suo episcopato si dedicò con zelo alla diffusione del cristianesimo, specie nelle campagne dato che Cristo era ancora “Il Dio che si adora nelle città”, e alla lotta contro l’eresia ariana e il paganesimo.

Martino fondò nel 361  Ligugè il primo monastero in Europa, predicò con fervore e svolse un ruolo di guida spirituale per la comunità.

Il culto di San Martino: tradizioni e celebrazioni legate al santo

Nonostante non subì martirio, il culto di San Martino si diffuse rapidamente in Europa, diventando uno dei santi più venerati. Candes, il luogo in cui morì nel 397 in Francia, divenne Candes-Saint-Martin.

Sono migliaia le chiese a lui dedicate in Francia così come i villaggi e i paesi nominati in suo onore.

La sua festa cade l’11 Novembre in ricordo del giorno del suo funerale, ed è celebrata in molte parti del mondo con tradizioni e riti che includono processioni, distribuzioni di dolciumi e festeggiamenti popolari.

I Miracoli di

San Martino di Tours

San Martino è stato oggetto di numerosi racconti di miracoli attribuiti alla sua intercessione. Si narra di guarigioni miracolose, protezioni divise, liberazioni e conversione dei cuori nonché di tre resurrezioni, per questo viene chiamato “Trium mortorum suscitator“, ovvero “Colui che risuscitò tre morti“.

Questi miracoli testimoniano il potere spirituale di San Martino e la sua continua presenza nella vita dei fedeli.

La Canonizzazione del Santo

San Martino fu canonizzato nel V secolo ma vi è un acceso dibattito riguardo la data precisa, inoltre in quei tempi il processo di canonizzazione differiva da quello odierno.

Si trattava infatti più un riconoscimento popolare e la sua santità si diffuse rapidamente insieme al suo culto in tutta Europa per la chiesa cristiana e ortodossa.

La sua santità e la sua importanza nella storia sono indiscusse. San Martino è venerato come un esempio di umiltà, generosità e fede radicata nella carità cristiana.