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Muro del pianto: il luogo sacro di Gerusalemme

Di Antonio Di Tommaso
Aggiornato il: Agosto 7 2024
6 minuti
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Indice

Muro del Pianto, uno dei luoghi più sacri di tutta Gerusalemme, è l’area di preghiera più grande del mondo e meta di turisti e fedeli di più religioni.

Aperto ogni giorno, 24 ore su 24, il Muro del Pianto viene visitato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti e fedeli che si recano al Muro per pregare e lasciare le loro preghiere in pezzetti di carta, ma anche quelle degli altri.

Fulcro di ben tre religioni in Terra Santa, la sua storia si lega indissolubilmente alle lacrime di migliaia di fedeli che al suo cospetto pregano ed celebrano riti di passaggio.

Il valore simbolico e spirituale assume in questo luogo una potenza molto superiore a quelli politici e religiosi che negli anni si sono succeduti.

Se anche tu vuoi pregare al cospetto del Muro del Pianto e vuoi intraprendere un pellegrinaggio in Terra Santa unisciti a noi: con la nostra esperienza decennale ti accompagneremo presso questi luoghi sacri e ci occuperemo di tutti gli aspetti materiali.

Le nostre guide saranno al tuo fianco in maniera discreta e saranno il tuo punto di riferimento dall’inizio alla fine del tuo pellegrinaggio.

In questo articolo scoprirai la storia e le tradizioni religiose legate al Muro del Pianto, i riti, le curiosità e le regole da rispettare, infine quali sono i momenti migliori per visitarlo.

Il Muro del Pianto: storia e caratteristiche

Il Muro del Pianto è uno dei luoghi biblici più visitati in Terra Santa, insieme alla Basilica del Santo Sepolcro, alla Porta di Damasco fino al Lago di Tiberiade ed il Mar Morto.

Storicamente è ciò che resta del muro di cinta occidentale del secondo Tempio di Gerusalemme voluto da re Erode il Grande.

Il primo Tempio ebraico fu costruito da re Salomone nel X secolo a.C. come rivelano le fonti della Torah Orale.

Ultimato in 7 anni fu distrutto circa 400 anni dopo dal re babilonese Nabucodonosor II e gli ebrei furono deportati.

Tornati dall’esilio babilonese 50 anni dopo grazie all’aiuto dei persiani gli ebrei, sotto il re Erode il Grande, costruirono il secondo Tempio che raggiunse il massimo splendore nel 64 d.C. quando fu completato in tutte le sue parti.

Il Muro occidentale, la porzione che vediamo oggi, rimase in piedi per volere di Tito, per commemorare la vittoria dei romani sulla Giudea.

Per gli ebrei invece il Muro rappresenta la promessa di Dio a proteggere parte del Tempio per creare alleanza con il popolo.

Il Muro del Pianto si trova sul Monte Moriah detto il Monte del Tempio, che Erode il Grande fece cingere con grandi mura di contenimento allargando la spianata al suo cospetto. Fu costruito dal 536 al 512 a.C. e faceva parte del secondo Tempio ebraico.

Il secondo Tempio ebraico fu distrutto dai romani, ai tempi di Tito, nel 70 d.C. Ad oggi il Muro del Pianto è lungo quasi mezzo chilometro (488 metri), ma la porzione rimasta visibile esternamente è lunga 57 metri e alta 32. Attraverso una serie di tunnel però è possibile vedere la parte sotterranea e le fondamenta delle mura originali del secondo Tempio.

Perché si chiama Muro del Pianto o Muro Occidentale?

Il Muro del Pianto assume nomi diversi in base alla religione di appartenenza: per gli ebrei è HaKotel HaMa’aravi detto Kotel, quando gli ebrei sono felici piangono e pregano Dio, ma piangono anche di dolore per ingiustizie subite e poggiano la loro fronte alle rocce sacre del muro impregnandole con le loro lacrime.

Inoltre ogni nono giorno del mese e ogni giorno a mezzanotte i fedeli piangono perché ricordano il momento in cui la presenza di Dio lasciò il Tempio dopo la sua distruzione.

Per la religione islamica il Muro si chiama Ḥāʾiṭ al-Burāq (Muro di al-Burāq), mentre i cristiani lo chiamano Muro di Gerusalemme, Muro Occidentale, Western Wall in quanto è ciò che resta delle mura della porzione ovest del secondo Tempio.

Perché il Muro del Pianto è sacro e di grande importanza?

Il Muro del Pianto è situato sulla spianata delle moschee ed è sacro per gli ebrei perché essi credono che dal luogo in cui sorge il Muro, Dio creò il mondo intero emanando la sua divinità.

Per questo l’aspetto evocativo del Muro del Pianto ha la capacità di riportare più vicini a Dio e al suo Spirito Divino.

Il cuore del primo Tempio costruito era il Santo dei Santi, una struttura sacra con dentro l’arca dell’alleanza e le tavole dei 10 comandamenti.

Per gli ebrei il Muro del pianto rappresenta una Sinagoga all’aperto, un luogo in cui pregare, dove tutto ebbe inizio ed in cui vi è la presenza divina di Dio. Per questo davanti al Muro si recitano le proprie preghiere e si leggono i testi contenuti nei rotoli scritti a mano della Torah il lunedì e il giovedì.

In quei giorni si tengono anche i Bat Mitzvah, i riti di passaggio dei ragazzi che a 13 anni entrano nell’età adulta e devono rispettare i 613 precetti scritti nella Bibbia.

La modalità in cui gli ebrei pregano davanti al muro è molto specifica, i fedeli (uomini) infatti pregano e cantano almeno 3 volte al giorno, ondeggiando a destra e sinistra o avanti e indietro perché rappresentano fiamme accese dalla parola della Torah.

Seguendo la legge ebraica indossano degli orpelli tipici come il kippah, tipico copricapo, gli scialli di preghiera e i tefillin che sono due astucci con cinte nere che contengono testi della Torah da mettere al braccio sinistro, dalla parte del cuore, e alla testa.

Inoltre gli ebrei, sia donne che uomini, ognuno nelle loro sezioni separate, lasciano biglietti con le loro richieste con le loro preghiere dentro le intercapedini del Muro.

Visitare il Muro del Pianto: info utili e curiosità

Ogni giorno tutto il giorno è possibile visitare la parte esterna del Muro del Pianto in maniera completamente gratuita.

La porzione più grande del Muro è riservata solo agli uomini mentre le donne possono pregare al Muro separatamente in una porzione più piccola ma a loro non è permesso portare e leggere i rotoli della Torah al Muro. 

Il Muro è raggiungibile sia in bus che a piedi dalla Basilica del Santo Sepolcro, dalla Porta di Damasco, dalla Porta di Jaffa e dal Golden Gate.

Sarebbe preferibile visitare il Muro del Pianto evitando i venerdì, giornata in cui inizia la festa ebraica dello Shabbat, oppure durante le festività di Pasqua, Sukkot e Shavuot, momenti in cui l’area antistante il Muro, la Western Wall Plaza, è più affollata.

Una volta lì è possibile visitare con delle guide autorizzate le porzioni sotterranee del Muro attraverso una serie di tunnel in cui osservare reperti archeologici, archi in pietra e parti dell’acquedotto di Gerusalemme.

I tour a pagamento durano poco più di un’ora per gruppi di minimo 18 visitatori, massimo 35, dalla domenica al giovedì dalle 7.20 fino a notte, il venerdì dalle 7.20 fino alle 12, il sabato pomeriggio solo su prenotazione.

Regole da rispettare per la visita del Muro Occidentale

Nei testi sacri vi sono delle norme che gli ebrei ortodossi e ultraortodossi sono tenuti a rispettare per visitare il Muro dove è obbligatorio per gli uomini adulti e sposati indossare la kippah, il tipico copricapo ebraico, mentre per le donne no.

I più piccoli non hanno l’obbligo di indossare la kippah ma possono portare le loro preghiere al Muro.

Quando si accede alla piazza si deve passare un controllo di sicurezza con un metal detector in cui vengono richiesti i documenti e di controllare le borse.

L’accesso all’area di preghiera è libero per chiunque e di qualsiasi religione, basta rispettare gli ebrei presenti e dividersi in base al sesso.

Si possono scattare foto e fare video eccetto nel giorno dello Shabbat, in cui si può accedere all’area di preghiera anche se non è consigliato, dato l’affollamento di fedeli, ma è di certo molto intenso ed emozionante vedere il fervore degli ebrei durante i loro rituali più sacri.

Alcune curiosità

I biglietti con le richieste che vengono lasciate al Muro lo rendono come un enorme cassetta delle lettere a Dio, ma pochi sanno che nel quartiere musulmano, costruito vicino alla spianata, c’è il Piccolo Muro, una porzione meno frequentata del Muro del Pianto che si vede dalla piazza.

Anche qui i fedeli pregano e lasciano i propri messaggi che, una volta nel muro, diventano oggetti sacri e non possono essere toccati.

Su entrambi i muri, due volte l’anno (Capodanno ebraico e Pasqua ebraica), il rabbino responsabile del kotel e i suoi volontari ripuliscono completamente il Muro da questi biglietti che non vengono distrutti bensì seppelliti sul monte degli ulivi, luogo di sepoltura sacro agli ebrei.

Come già detto le donne hanno un’area di preghiera più piccola e separata rispetto a quella degli uomini, questo perché per la legge ebraica gli uomini sono obbligati a pregare tre volte al giorno, le donne no in quanto hanno altre mansioni (casalinghe e di madri).

Da 30 anni però esiste un gruppo di donne, le “Women of the wall” che si batte per raggiungere il diritto di pregare come gli uomini al Muro, ovvero più spesso e leggendo i rotoli della Torah.

Per le donne infatti era vietato indossare lo scialle di preghiera e i tefillin, nonché portare o usare i rotoli pubblici della Torah per leggerli al Muro, questo crea non poche tensioni, specie da parte degli ebrei ultraortodossi che non vedono di buon occhio la liberalità delle donne.

Le donne del gruppo, negli anni, sono riuscite a conquistare diverse libertà come quella di indossare lo scialle e i tefillin, di cantare e pregare a voce alta, ma ancora non possono leggere i rotoli della torah, nonostante non ci sia una legge che lo vieti ma siano stati gli ebrei ortodossi, dopo la guerra dei 6 giorni, a deciderlo.

Queste donne ebraiche sia conservatrici che liberali si battono per il diritto di preghiera e di uguaglianza come tutte le donne nel mondo e nelle diverse culture e religioni.

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