La storia biblica è piena di montagne sacre, ma il Monte Tabor rappresenta quella che ha reso manifesto a tutti la natura divina di Gesù Cristo. L’episodio che viene narrato nei vangeli denota la grandezza di Cristo e la sua intenzione di manifestarsi agli occhi dei suoi discepoli.
Così come per Nazareth, Betlemme e Gerusalemme, raggiungere il Monte Tabor durante un pellegrinaggio in Terra Santa, sarà una delle più belle esperienze per il tuo spirito. Un luogo sacro, riconosciuto e celebrato nei secoli da diverse culture.
Sin dall’antichità questo monte, è stato protagonista di culti religiosi. E’ citato parecchie volte nell’Antico Testamento, come vedremo nel prosieguo dell’articolo, a dimostrazione della sua grande importanza per la gente della Terra Santa.
In questo articolo parleremo del Monte Tabor, della sua storia, di dove si trova e del perché è una tappa fondamentale del tuo viaggio in Terra Santa.
La trasfigurazione ha reso questo luogo ancora più importante, tanto da accogliere migliaia di pellegrini ogni giorno. Leggiamo dai vangeli stessi come venne vissuta la trasfigurazione di Cristo.
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”. All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: “Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti”.
(Matteo 17, 1-9)
In ricordo di questo episodio, la Chiesa ha istituito una ricorrenza liturgica che cade il 6 Agosto. L’episodio è, in qualche modo, riconosciuto anche da altre fedi cristiane.
Questo episodio dà la prova della natura divina di Cristo che risiede in un corpo dalle sembianze umane.
In ambito artistico, questo episodio è stato più volte rappresentato. Il più famoso è il dipinto di Raffaello, custodito in Vaticano e riprodotto come mosaico nella Basilica di San Pietro. Degno di nota anche il dipinto di Giovanni Bellini.
L’ascesa al Monte Tabor rappresenta, come detto, un importante gesto che manifesta il riconoscimento di Cristo come figlio di Dio. Questo colle che si staglia nella pianura della Galilea, spicca agli occhi in modo maestoso, invitando quasi a compiere il piccolo sforzo di arrivare in cima (alto 588 metri circa).
L’escursione sul Monte Tabor inizia proprio così. Guardando questo piccolo monte tondeggiante che si staglia in mezzo ad un’infinita distesa verde, a pochi chilometri dal lago di Tiberiade.
In cima alla spianata, sorgono il Santuario della Trasfigurazione di matrice cattolica, costruito dopo la prima Guerra Mondiale su progetto dell’italiano Antonio Barluzzi, e il monastero greco-ortodosso di Sant'Elia.
Questi luoghi accolgono quotidianamente molti turisti e pellegrini, nonostante la strada per arrivarvi non permetta a grossi pullman il transito. La cima si raggiunge, infatti, solo con piccole autovetture o navette che giungono fino all’ingresso delle chiese. In alternativa, moltissimi scelgono di salire a piedi, cogliendo l’aspetto spirituale, giungendo in cima in circa 45 minuti, partendo dall’area parcheggio ai piedi del monte.
Oltre al bel panorama, ciò che c’è da vedere sul Monte Tabor è il Santuario della Trasfigurazione. Al di là dell’aspetto religioso, arrivare in cima a questo piccolo monte dona qualcosa di rasserenante. Se da temerario farai un pezzo di strada a piedi, noterai come dall’altra parte del muretto in pietra, tra ulivi e querce, vi siano i resti di un antico monastero di epoca crociata. Un bellissimo reperto storico.
Già in epoca antica, erano state erette delle basiliche e dei monasteri. Si ha notizia certa, però, dell’abbazia benedettina costruita intorno al 1200 e distrutta dagli arabi.
Intorno al 1600, furono i francescani ad insediarsi e costruire qui un loro luogo di culto.
Attualmente, in cima al monte vi è la chiesa degli ortodossi greci e l’ampia area sotto la giurisdizione della Custodia francescana di Terrasanta. La strada che si arrampica sui fianchi rocciosi del monte è coperta da vegetazione come lecci, carrubi e pini.
Costruita sulla spianata del Monte Tabor, la Basilica della Trasfigurazione sorge tra il 1921 e il 1924 su progetto dell’architetto Antonio Barluzzi, come detto. Realizzata in stile siro-romano, fu la prima di altre opere del Barluzzi in Terra Santa.
La facciata della Basilica presenta due cappelle laterali dedicate a Mosè ed al profeta Elia. L’interno è a tre navate ed è dominato dal grande mosaico che sovrasta l’abside raffigurante la scena della Trasfigurazione di Cristo.
Nella cripta è custodita l’antica abside del tempio di epoca crociata, qui troviamo altri mosaici che rappresentano altri quattro momenti di vita di Gesù: la nascita, l’Eucaristia, la crocifissione e la risurrezione. Per i pellegrini in visita vi è una casa dell’accoglienza e dei punti ristoro.
Il Monte Tabor è situato nella pianura di Esdrelon, come detto, a circa 20 km dal lago di Tiberiade e a 7 km da Nazaret. Si scorge facilmente, poiché domina solitario la pianura, dagli oltre 600 m di altezza. Pur essendo un piccolo colle, ha storicamente rappresentato in queste zone una grande imponenza, data in parte dall’erigersi in mezzo alla pianura, ed in parte per il valore simbolico e biblico.
Qualità che hanno sempre affascinato curiosi e pellegrini, tanto da non poter evitare di arrivare in cima e ammirare, conoscere e respirare questa sacralità.
Dal 1631, il Monte Tabor appartiene ai cristiani ed è gestito dal Custode di Terra Santa. La zona, inoltre, è dal 1991 protetta dalla Riserva naturale e fa parte del Parco nazionale gestito dalla Autorità Nazionale Israeliana Parchi. Ne fanno parte anche i diversi sentieri che convogliano ai piedi del monte e che costituiscono un percorso paesaggistico di inestimabile valore.
Per ammirare il panorama dal Santuario della Trasfigurazione, il periodo ideale è quello compreso tra maggio e settembre. Il clima mediterrano della Galilea aiuterà il tuo viaggio con un clima abbastanza temperato, caldo nelle ore del giorno e fresco in quelle serali.
Inoltre, potrai ammirare l’estesa pianura di Esdrelon che, con i campi coltivati, sembrerà un variopinto tappeto da fotografare. Se particolarmente sgombro da nuvole, il panorama lascia scorgere il lago di Tiberiade, a quasi 20 km.
Includere questa tappa nel nostro pellegrinaggio Terra Santa è qualcosa di straordinario. Dopo aver visitato Cana e i luoghi della vita di Cristo, non si può perdere quello in cui ha reso manifesta la sua natura. Pertanto, vivi con pellegrinaggi di fede la tua escursione sul Monte Tabor.
Il consiglio, se puoi, è quello di recarsi sul Monte Tabor nelle ore più tranquille della giornata: la mattina presto o la sera, in modo da abbandonarsi alla pace che quel luogo sa infondere in ognuno di noi.