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Pellegrinaggi di Fede - Dove si tocca il cielo con un dito

Cammino Inglese: uno degli itinerari più antichi verso Santiago de Compostela

Di Antonio Di Tommaso
Aggiornato il: Agosto 7 2024
7 minuti
Indice

Cammino Inglese, uno dei più antichi tra i tanti itinerari di pellegrinaggio verso la città Santa in cui sono conservate le spoglie dell’Apostolo Giacomo.

Gli stessi pellegrini che fin dal Medioevo si incamminarono alla volta di Santiago de Compostela hanno creato i cammini che ancora oggi milioni di persone intraprendono da tutto il mondo.

Che sia il Cammino Aragonese o il Cammino Portoghese o ancora il Cammino del Nord, per finire con la Via de La Plata e il Cammino d'Inverno, tutti questi itinerari hanno in sé una magia dovuta ai panorami, agli scorci storici, ai monumenti ed alle sensazioni che lasciano le quali cambieranno la tua vita un passo alla volta.

Se vuoi intraprendere anche tu il cammino di Santiago de Compostela, farlo con noi ti consentirà di dedicarti al 100% a tutto ciò che concerne il tuo accrescimento spirituale, alle sensazioni e ai propositi che porti con te lungo il sentiero.

Non avrai alcun tipo di cruccio materiale o preoccupazione perché penseremo a tutto con un’esperienza decennale riguardo i pellegrinaggi di fede.

Conosciamo meglio il Cammino inglese, le sue tappe, le sue peculiarità, quando è meglio intraprenderlo, i servizi e molto altro!

Cammino Inglese: informazioni e curiosità sul percorso

Il Cammino inglese non è noto e frequentato come il Cammino Francese ma è un itinerario molto antico in quanto la sua storia ha inizio nel XII secolo quando, nel 1147 un’armata di crociati fiamminghi, inglesi e tedeschi si diresse verso la tomba di Santiago.

In generale, grazie alle rotte commerciali marittime dei popoli scandinavi, ovvero quelli provenienti da paesi quali la Svezia, la Danimarca, la Norvegia, la Finlandia fin su alla lontana Islanda, ma specialmente inglesi, irlandesi, fiamminghi e scozzesi, furono fissate quelle che oggi sono note come le tappe del Cammino inglese.

I popoli che partivano dai porti di Bristol, Newcastle, Londra, Southampton, Galway o Dublino sbarcavano in Galizia specie nelle città di A Coruña o Ferrol, dopo aver coperto un tratto di cammino in mare, si incamminavano poi verso Santiago de Compostela.

Altri porti in cui i popoli erano soliti sbarcare erano Viveiro o Ribadeo, dalla parte del litorale lucense.

La storia di molti di questi popoli, le loro conquiste e i loro pellegrinaggi, si legano indissolubilmente con la storia del Cammino inglese.

Vi è ad esempio la storia del monaco islandese Nicolás Bergsson che intraprese un cammino eroico della durata di 5 anni che dal 1154, partendo dall’Islanda, lo portò via mare e via terra, attraverso Santiago de Compostela, a raggiungere Roma nel 1159.

Andiamo adesso a capire perché gli fu dato questo nome, quanto è lungo e come si sviluppa lungo le sue tappe.

Perché si chiama Cammino Inglese?

Il Cammino inglese o Cammino di Santiago degli inglesi o Via Inglese, prende il suo nome dalla storia che lo ha caratterizzato, in particolare da alcuni rinvenimenti presso la tomba dell’Apostolo Giacomo.

Per capire meglio dobbiamo viaggiare indietro fino al XIV secolo, quando la Guerra dei Cent’anni tra Inghilterra e Francia lasciò i segni del passaggio dei popoli britannici, in particolare numismatica e ceramiche inglesi che testimoniano i pellegrinaggi di questi popoli verso la tomba dell’Apostolo Giacomo.

Per questo si ebbe la nascita di quello che viene chiamato cammino inglese, in quanto i popoli britannici non potevano percorrere il solito cammino francese, sbarcando direttamente dal mare nei porti sopra citati.

Quanto è lungo il Cammino Inglese?

Il cammino inglese è tra i più brevi insieme al Cammino primitivo e prevede due differenti itinerari in base al fatto se si decide di partire dalla cittadina di A Coruña, capoluogo della provincia, o da quella di Ferrol.

Entrambe cittadine portuali, erano le due più gettonate in cui approdare con le navi e proseguire a piedi verso Santiago.

L’itinerario da A Coruña è quello più breve e raggiunge i 73 km. L’itinerario con partenza da Ferrol prevede invece un cammino di 118 km circa ed è il più affollato tra i due, perché raggiunge i 100 km previsti per la consegna della compostela.

Questo si verifica perché i pellegrini, per ottenere la compostela (la certificazione ufficiale del Cammino di Santiago), devono aver percorso almeno 100 km a piedi fino a Santiago ma ci sono comunque dei modi per ottenerla anche se si decide di intraprendere quello più breve che parte da A Coruña.

Dal 2016 il Cabildo Compostelano infatti ha concesso ai pellegrini che partono da A Coruña di ottenere la compostela visitando gli spazi giacobini della città di A Coruña oppure percorrendo nel proprio paese un tratto che completi i 100 km richiesti.

Entrambi i cammini si incontrano a Bruma che è una sorta di Puente la Reina del cammino francese in cui poter dire “Y desde aqui todos los caminos a Santiago se hacen uno”.

Da qui mancano gli ultimi 40 km verso la tomba dell’Apostolo. Scopriremo meglio le tappe e le relative distanze e difficoltà nei paragrafi successivi.

Qual è il livello di difficoltà del Cammino Inglese?

Il cammino inglese in generale non è molto difficoltoso da percorrere non avendo molti dislivelli. Il punto più alto è rappresentato da Bruma a 477 s.l.m. dove però si arriva con una dolce salita.

Il cammino è caratterizzato da paesaggi costieri, spiagge di sabbia bianca, asfalto in pochi tratti e poi campi coltivati, boschi di castagni ma soprattutto olmi, querce ed eucalipti.

Il cammino passa anche da un parco naturale che è il massimo esempio di bosco atlantico in tutta Europa, un paesaggio magico che conduce poi verso i tipici granai galiziani (detti horreos) e campi di ulivi e vigneti.

Il cammino è dunque molto piacevole senza difficoltà specifiche e con un enogastronomia di piatti di mare e di terra che rendono l’esperienza ancora più anima, nutrendo anima e corpo.

La Via Inglese è ben segnalata?

La Via Inglese è ben segnalata con le tipiche frecce gialle e le conche, le conchiglie, gialle su sfondo blu.

Come già detto non ha molte difficoltà e si percorre in pochi giorni (6/8 massimo se si sceglie il cammino più lungo), quindi è consigliato per tutti coloro che hanno poco tempo per fare questa esperienza che comunque cambierà la vita.

Com’è il clima lungo il Cammino Inglese? E quando conviene farlo?

Il clima in Galizia è mitigato dalla presenza dell’Oceano Atlantico che rende anche le estati non troppo torride.

Il periodo consigliato per intraprendere questo cammino è quindi quello estivo, non essendoci troppa afa e soprattutto per evitare pioggia e nebbia che possono rendere l’esperienza più difficile.

Le piogge permangono anche nel periodo estivo ma più sopportabili, è quindi bene portare una mantella per coprire anche lo zaino. Inoltre alcune tappe non prevedono punti di ristoro intermedi quindi bisogna avere con sé la scorta d’acqua necessaria con borracce al seguito.

Niente paura per quanto riguarda l’affollamento di pellegrini: si tratta infatti di un cammino poco frequentato in tutti i periodi dell’anno quindi sarà comunque un’esperienza molto intima e spirituale seppur non del tutto solitaria.

Dove inizia il Cammino Inglese? Le tappe e le varianti

Il cammino inglese, come già detto, ha due punti di partenza con una differenza di circa 45 km l’uno dall’altro. Vediamone insieme le tappe e le peculiarità!

Cammino Inglese da Ferrol

Il Cammino inglese che parte da Ferrol, quindi quello con più km da percorrere, passa attraverso molti tratti costieri e bellissime spiagge.

Gli scorci atlantici hanno un fascino unico e, una volta lasciato il litorale, ci si addentra in paesini molto tipici con portici e monumenti e chiese da visitare se si ha il tempo.

Inoltre i boschi, come già detto, sono davvero magici ed incontaminati e rendono il percorso ancora più indimenticabile. Vediamo adesso le tappe con le loro distanze in chilometri:

  • 1º Giorno: Ferrol / Neda – 15 KM
  • 2º Giorno: Neda / Pontedeume – 16 KM
  • 3º Giorno: Pontedeume / Betanzos – 21 KM
  • 4º Giorno: Betanzos / Bruma – 28,3 KM
  • 5° Giorno: Bruma / Sigueiro – 24,8 KM
  • 6° Giorno: Sigueiro / Santiago de Compostela – 16,5 KM

Cammino inglese da A Coruña

Il cammino inglese che parte dal capoluogo della provincia, detto anche il Cammino del Faro, inizia con il fascino de La Torre di Ercole, un faro romano che guidava le navi nell’Atlantico verso l’approdo, oggi Patrimonio dell’Unesco.

L’itinerario dura 3 giorni e tocca diverse cittadine che consentono di spezzare le 3 tappe principali in almeno 7 più piccole per renderle più leggere, quindi le principali sarebbero: A Coruña - Bruma di 33,6 km,  Bruma - Sigueiro di 24 km e Sigueiro - Santiago de Compostela con 16,7 km.

Se si hanno più giorni si possono così spezzare:

  • A Coruña / O Burgo – 9,8 KM
  • O Burgo / Ponte da Xira – 3,6 KM
  • Ponte da Xira / Sergude – 6,5 KM
  • Sergude / Sarandos – 3,5 KM
  • Sarandos / Bruma – 9,2 KM
  • Bruma / Sigueiro – 24,8 KM
  • Sigueiro / Santiago de Compostela – 16,5 KM

Dove dormire e mangiare lungo il Cammino Inglese?

Il cammino inglese non prevede moltissimi albergue ma si trovano moltissimi hotel e ostelli privati dove pernottare.

Per il mangiare, come accennato, la scelta gastronomica è davvero ampia e spazia dai piatti di pesce a quelli di carne, essendo l’itinerario sia costiero che interno.

Come detto ci possono essere dei tratti in natura che non prevedono punti di ristoro quindi è sempre bene avere con sé una borraccia piena d’acqua e scorte di cibo o integratori.

I cittadini dei paesi che si incontrano lungo il cammino sono molto ospitali ed invitano sempre i pellegrini di passaggio a bere e mangiare qualcosa per onorare il loro cammino!

I costi sono abbastanza contenuti e la brevità del cammino lo rende più piacevole e magari un punto d’inizio se si vogliono intraprendere in futuro cammini più complessi e lunghi.

Perché scegliere di percorrere la Via Inglese?

La via inglese è il cammino consigliato per chi vuole cominciare ad approcciarsi ai cammini per Santiago de Compostela cominciando con quelli più brevi e meno complicati da percorrere.

A parte un paio di salite di bassa entità è davvero un cammino adatto a tutti, specie a chi non vuole ritrovarsi su itinerari troppo affollati e quasi turistici come potrebbe diventare il cammino francese in estate, ad esempio.

Non ci sarà quindi da correre per trovare un posto in ostello o l’acqua calda per la doccia, il ché rende il cammino ancora più piacevole.

Non resta che augurare un Buen Camino, Ultreya et Suseya!

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