Le apparizioni della Madonna di Fatima furono le prime del XX secolo, tutte le altre ritenute vere dalla Chiesa erano state nel secolo precedente. Era il 13 maggio 1917 quando a Cova d’Iria vicino Fatima, la Madonna apparve a tre cugini, Lucia, Francisco e Giacinta, che pascolavano il loro piccolo gregge in quelle campagne.
L’apparizione della Madonna fu sconvolgente per i tre bambini e per la popolazione del posto che, nelle successive apparizioni, si raccoglieva sempre più numerosa. Le rivelazioni che la Vergine Maria farà ai tre piccoli veggenti di Fatima, passeranno alla storia come i segreti di Fatima, importanti profezie sull’umanità e gli equilibri mondiali. Alla luce di queste rivelazioni la Madonna di Fatima è sempre stata vista, dalla Chiesa Cattolica, come punto di riferimento per tutti i fedeli e anche per i Papi.
Ripercorriamo, brevemente, le tappe importanti delle apparizioni mariane a Fatima e di come esse incisero sulla storia della Chiesa e del mondo.
Quel 13 maggio era una domenica. Cova da Iria presenta un piccolo pendio, mentre i tre ragazzini di Fatima salivano vennero folgorati da una luce accecante. Videro, con grandissimo stupore, la figura di una Signora ritta sopra un albero, un leccio.
La Signora emanava una luce fortissima ed era vestita di bianco. I tre erano ammutoliti e fu la dolce Signora a parlare: “Non abbiate paura, non vi farò del male”. La Signora aveva le mani giunte in posizione di preghiera con un rosario penzolante, un velo le copriva il capo e sui piedi aveva due rose. Lucia, la più grande dei tre pastorelli, si fece coraggio e chiese: “Da dove venite?” , “Vengo dal Cielo” rispose la Signora. In seguito la Madonna chiese ai tre bambini di venire per i sei mesi successivi, sempre alle 12 del giorno 13 del mese. Lucia, l’unica in grado di parlarle, le Chiese se anche loro sarebbero andati in cielo, ottenendo la conferma della Madonna di Fatima, che aggiunse: “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?”, “Sì, vogliamo” rispose Lucia per tutti. “Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto”.
La Madonna raccomandò ai bambini di pregare il rosario ogni giorno per ottenere la fine della guerra e la pace nel mondo. Subito dopo la Madonna scomparve in cielo. Lucia, da lì in poi, sarà quella che converserà con la Madonna, mentre Giacinta potrà solo ascoltare e Francesco solo vederla, senza sentirne la voce.
Il 13 giugno, alla seconda apparizione, si era già sparsa la voce tra gli abitanti del paese, tanto che vi erano già circa cinquanta persone ad assistere a quella che sarebbe stata un’apparizione della Madonna. La Madonna apparve nello stesso punto, proprio sopra il leccio. Confermò la volontà di vederli ogni 13 del mese per i prossimi mesi e promise, nuovamente, che tutti sarebbero andati in cielo. Francisco e Giacinta, molto presto, mentre Lucia avrebbe avuto il compito di farle da testimone e portare a tutti il suo messaggio di fede e preghiera. Lucia chiese la guarigione di un ragazzo infermo, lì presente e la Madonna gliela concesse, solo in caso di penitenza e conversione, allora sarebbe guarito completamente. La Madonna poi fece una promessa a Luca: “Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio”. In quel momento la Madonna mostrò ai tre il suo Cuore Immacolato, trafitto da spine, che rappresentano i peccati del mondo.
Una volta finita l’apparizione, i tre bambini furono assaliti dai fedeli accorsi e Lucia fu portata, dai genitori, presso la parrocchia per essere interrogata dal parroco.
Il 13 luglio vi fu una delle apparizioni della Madonna di Fatima più significative. Le persone che accorsero, stavolta, erano qualche migliaio, tutte pronte a schernire i tre ragazzini. Lucia chiese alla Signora di pronunciare il suo nome e rivelarsi, ma ottenne solo la promessa che sarebbe accaduto solo nell’ultima apparizione, in cui ci sarebbe stato un segno nel cielo miracoloso che avrebbero visto tutti.
Durante questa apparizione la Madonna mostrerà una lunga visione che rivelerà quelli che passeranno alla storia come i segreti di Fatima. La Madonna mostrò ai tre bambini una visione terribile, come scrive suor Lucia nelle sue “Memorie”, un mare di fuoco dove annegavano le anime dei dannati, gridando di dolore. Solo la devozione e la preghiera potrà salvare le anime dalla dannazione. Se le offese a Dio non cesseranno, ci sarà un’altra guerra, ancora peggiore sotto il pontificato di Pio XI.
Inoltre, la visione prosegue con immagini terribili di città in rovina e di uomini di Chiesa che camminano tra le macerie. Queste visioni fanno parte di un’unica grande rivelazione che suor Lucia, ha rivelato in parte nelle sue “Memorie”, ed in parte consegnando la trascrizione al vescovo di Leira-Fatima nel 1957. Il contenuto verrà divulgato pubblicamente solo nel 2000 da Giovanni Paolo II. Una volta finita l’apparizione ci fu un gran clamore che si diffuse per tutta la nazione. I tre bambini vennero accusati di essere dei bugiardi e vennero minacciati dalle autorità locali.
Il 13 agosto i bambini vennero trattenuti dalle autorità in modo che non potessero recarsi alla Cova da Iria. Furono rilasciati il 15 agosto e la Madonna apparve loro il 19 agosto a Valinhos. Durante questa quarta apparizione la Madonna ribadì l’importanza della preghiera e della penitenza, per espiare i propri peccati e guadagnarsi la grazia dei cieli. Inoltre, la Madonna riferisce ai tre piccoli pastori di raccogliere le offerte in denaro che la gente, lasciava lì per lei e usarle per fare una cappella dell’adorazione alla Madonna del Rosario.
Il 13 settembre sul pendio di Cova da Iria si contavano circa 30 mila persone. La Madonna ribadisce l’importanza di pregare il rosario, inoltre promette che ci sarà un segno miracoloso che farà ricredere tutti sui tre piccoli veggenti, tutti vedranno e crederanno. Prima di andare via esorta i tre bambini: “Continuate a recitare il rosario alla Madonna del Rosario, tutti i giorni, per ottenere la fine della guerra.”
Il 13 ottobre 1917 vi fu la sesta apparizione della Madonna a Fatima. Le cronache raccontano di circa 60 mila persone presenti, per assistere ad un miracolo annunciato. L’apparizione avvenne come al solito. Lucia domandò “Signora chi siete e cosa volete da me?”; e Lei rispose: “Io sono la Signora del Rosario; voglio una cappella costruita qui in mio omaggio; che continuino a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case; gli uomini non devono offendere il Signore che è già troppo offeso”. Mentre stava andando via la Madonna fece quello che fu chiamato il miracolo del sole: la Vergine aprì le mani e lanciò un raggio di luce verso il sole che si mise a roteare e ad un tratto parve cadere sulla folla attonita e impaurita. Il sole si fermò all’improvviso e tornò in cielo. Mentre la Madonna si alzava verso il cielo, i tre bambini videro Gesù Bambino, S. Giuseppe e la Madonna, poco dopo ebbero la visione di un uomo che benediceva il mondo e la Madonna che a Lucia sembrò essere la Madonna Addolorata, e infine una terza scena in cui vi era la Madonna del Carmelo. Al miracolo assistettero molti cronisti dell’epoca, inizialmente critici, ma che restarono senza parole per il prodigioso fenomeno.
I segreti di Fatima, sono delle rivelazioni che la Madonna fece, durante la terza apparizione il 13 luglio 1917, ai tre piccoli veggenti di Fatima. Queste rivelazioni sono considerate dalla Chiesa Cattolica delle vere e proprie profezie, simili a quelle contenute nelle Sacre Scritture bibliche. L’importanza di tali rivelazioni ha contribuito a rendere Fatima e i fatti successi lì, molto popolari a tutti i livelli, tanto che l’interpretazione stessa di tali segreti, è, ancora oggi, frutto di dibattiti e controversie, anche all’interno degli stessi ambienti del clero. La prima e la seconda parte dei segreti di Fatima, sono contenuti negli scritti di suor Lucia dos Santos, l’unica dei tre pastorelli rimasta in vita, datati 1941-42.
Dalle “Memorie” di suor Lucia dos Santos leggiamo un estratto che descrive la terrificante visione: “.... vedemmo un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio [...]. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.
“Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace.”
Mostrare l’inferno e le anime dei peccatori è una breve visione che spiega quello che spetta ai peccatori che offendono Dio, ogni giorno e non sono dediti alla preghiera e alla devozione.
“...La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace…”
In questa seconda parte si preannuncia lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, fatta coincidere con la marcia nazista sull’Austria, avvenuta nel 1938, anno in cui il papa era ancora Pio XI. Quell’anno, in gennaio, vi fu anche una prodigiosa aurora boreale vista in tutta Europa, che viene ricondotta alla “notte illuminata da una luce sconosciuta” . Negli anni successivi i papi consacrarono il mondo e la Russia al Cuore Immacolato di Maria, parecchie volte, assecondando il volere della Madonna.
Secretata fino al 1960, questa terza parte dei segreti di Fatima, come detto, fu poi divulgata pubblicamente nel 2000, durante la beatificazione di Francisco e Giacinta, da papa Giovanni Paolo II. E’ un testo dalla grande carica simbolica e dal grande impatto, che ancora oggi fa molto discutere per l’interpretazione:
“....l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa, che è Dio, ("qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti") un vescovo vestito di bianco, ("abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre") insieme a vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni…..”
Alla luce di queste parole, le interpretazioni sono state molteplici. Molti, scegliendo la via dell’interpretazione letterale, vi hanno letto una profezia dell’attentato a Giovanni Paolo II, il 13 maggio 1981 a piazza San Pietro, puntando sul riferimento al Santo padre e alla ferita da arma da fuoco. La maggior parte di teologi e critici, e la Chiesa stessa, danno di questa rivelazione un significato del tutto metaforico. La Chiesa che sarà costretta a difendersi e a contare i suoi “caduti” mentre attraversa una città in rovina, non è altro che una crisi di valori spirituali e di attacchi che la Chiesa sta subendo, e subirà, in un futuro, più o meno prossimo. Lo stesso papa Giovanni Paolo II, seppur molto legato alla Madonna di Fatima, sostenne che la visione “costituisce una visione profetica...che non descrive in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri…”
Nel 1919 il fenomeno del pellegrinaggio a Fatima non si arrestava. I fedeli che arrivavano sul luogo delle apparizioni erano migliaia. In quell’anno iniziarono le inchieste canoniche ufficiali. Dopo circa dieci anni di riscontri e testimonianze e dibattiti all’interno degli ambienti ecclesiastici, nel 1930 il vescovo della Diocesi di Leira-Fatima dichiarava degne di credibilità le apparizioni mariane avute dai tre ragazzi a Cova da Iria e ufficializzava il culto della Madonna di Fatima. Il 13 maggio ricorre, tuttora, la sua festa liturgica.
I piccoli Francisco e Giacinta, morti qualche anno dopo le apparizioni, furono beatificati nel 2000 da Papa Wojtyla e canonizzati nel 2017 da Papa Francesco, in occasione della celebrazione del centenario delle apparizioni a Fatima.
Lucia dos Santos, invece, dopo aver preso i voti visse in clausura quasi tutta la sua vita, a parte qualche colloquio con papi e vescovi. Morì nel 2005 all’età di 98 anni. Attualmente le spoglie dei tre veggenti si trovano nel Santuario di Nostra Signora del Rosario a Fatima.
Il rapporto tra Fatima e la Chiesa è sempre stato molto forte e significativo. Molti papi che si sono susseguiti nella storia, dal 1917 ad oggi, si sono recati a Fatima più volte o sono legati ad essa. Fatima venne considerata, col passare del tempo, come l’unico faro capace di far approdare i veri fedeli verso il porto sicuro della fede e della devozione.
Il primo Papa che consacrò il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria, seguendo le indicazioni del secondo dei segreti di Fatima, fu Pio XII, nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1952 lo stesso Pio XII consacrò, invece, in modo particolare la Russia, adempiendo le richieste della Madonna di Fatima, enunciati nel secondo dei segreti di Fatima.
Nel 1967, il 13 maggio, papa Paolo VI si recò a Fatima in occasione del 50esimo anniversario delle apparizioni.
Giovanni Paolo II, fu il papa che ebbe, più degli altri, un grande legame con Fatima. il 13 maggio 1981, festa liturgica della Madonna di Fatima, papa Wojtyla si trovava a piazza San Pietro mentre dalla sua canonica auto passava tra la folla. Dei colpi di pistola, sparati da un dissidente turco Alì Agca, lo raggiunsero al petto, sfiorandogli il cuore. Ne uscì vivo per un pelo e l’anno successivo, nel 1982, si recò a Fatima per rendere omaggio alla Madonna, nel giorno della sua festa. Anni dopo sosterrà che dopo aver incontrato l’attentatore turco, ed averlo perdonato, la cosa che più lo sorprese, nel incontrarlo, era lo stupore del killer per aver fallito. Il papa pensò sempre che quel colpi furono guidati da “qualcuno o qualcosa” affinché non risultassero mortali. Il proiettile poi estratto fu donato, in segno di riconoscenza, dallo stesso Giovanni Paolo II al Santuario di Fatima, per essere poi incastonato nella corona della statua che ritrae la Madonna. Papa Wojtyla tornò a Fatima anche nel 1991 e infine nel 2000, per celebrare la beatificazione di Francisco e Giacinta, i due pastorelli veggenti scomparsi pochi anni dopo le apparizioni mariane a Fatima.
In quella occasione annunciò al mondo la presenza del terzo segreto di Fatima, che fu rivelato, però, solo qualche settimana dopo, il 26 giugno.
Giovanni Paolo II, inoltre, fu uno dei pochi papi che ebbe dei colloqui privati con la stessa suor Lucia.
Nel 2010, anche papa Benedetto XVI, si recò a Fatima, per il decimo anniversario della beatificazione dei pastorelli.
Papa Francesco, invece, nel 2017 fu colui che canonizzò, presso lo stesso Santuario di Nostra Signora del Rosario, i due pastorelli, Francisco e Giacinta, in occasione del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Il motivo per cui la Madonna di Fatima è così presente nella vita di tutti i fedeli, ma soprattutto, di chi va in pellegrinaggio a Fatima è la sua grande perseveranza nell’indicare a tutti la via della pace e dell’amore. Un invito costante verso la preghiera vera, sentita che porti al pentimento sincero e ad una conversione totale.
Nel 1916 i tre pastorelli avevano avuto le apparizioni dell’Angelo della Pace, che in più occasioni pregò con loro, quasi a voler loro insegnare e far comprendere che, nel pregare, conta tanto l’intenzione che l’intensità, il trasporto emotivo che si mette in preghiera.
L’importanza della preghiera quotidiana è ribadita, più volte, anche dalla Madonna nel corso di tutte le apparizioni. Lei stessa si definì la “Regina del Rosario”, a sottolineare come quella preghiera fosse fondamentale per la penitenza dei peccati, per sopportare i sacrifici e per accogliere la misericordia di Dio, la Vergine Maria stessa richiede la devozione al Cuore Immacolato di Maria, nei primi sabati del mese.
Proprio la capacità di sopportare i sacrifici fu la prima richiesta che fece ai tre piccoli pastori, durante la primissima apparizione a Cova da Iria: “ Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori? ".
Il messaggio che la Madonna, infine, vuol dare con la visione dei segreti di Fatima, è lo stesso: poiché Dio viene offeso ogni giorno dagli uomini, il sacrificio, la preghiera e la penitenza sono gli unici modi che l’umanità possiede per uscire da guerra e sofferenze.