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Via de La Plata, tra i cammini più lunghi e impegnativi verso Santiago

Di Antonio Di Tommaso
Aggiornato il: Agosto 7 2024
9 minuti
Indice

Via de La Plata, un cammino impegnativo ricco di storia e bellezza che attraversa da sud a nord la penisola iberica verso la città Santa.

Tra tutti i cammini la Via de la Plata ha una storia ancora oggi molto viva e sentita dal popolo spagnolo e percorrendolo potrai scoprirne tutti i segreti e le peculiarità.

Tra pensieri, desideri e preparativi il cammino verso Santiago de Compostela comincia a casa, quando si decide di intraprendere uno dei percorsi principali che portano alla città dove riposano le spoglie dell’Apostolo Giacomo il Maggiore.

Entrare nella piazza principale della città dopo tutto il cammino e vedere la Cattedrale di Santiago è tra le emozioni più grandi che si possano provare nella vita da pellegrino.

Parti con noi per il Cammino di Santiago, la nostra esperienza decennale nell’organizzazione di pellegrinaggi ti permetterà di vivere a pieno il lato spirituale di questa esperienza indimenticabile.

Che si decida di intraprendere il Cammino Francese, il più battuto, o uno tra gli altri itinerari che hanno come meta la città Santa in Galizia, la propria vita non sarà più la stessa.

Scopriamo insieme la Via de La Plata, uno tra i cammini più indimenticabili, in cui storie di popoli, battaglie e conquiste si legano indissolubilmente con quelle di migliaia di pellegrini diretti verso Santiago.

Via de La Plata: informazioni e curiosità sul cammino da Siviglia a Santiago

Fin dai tempi dei romani la Via de La Plata univa l’attuale città di Mérida, un tempo Emerita Augusta, ad Astorga (Asturica Augusta) consentendo di attraversare ben quattro regioni spagnole: Andalucía, Extremadura, Castilla y León fino a raggiungere la Galizia.

Si tratta di un cammino molto solitario proprio per la lunghezza che lo contraddistingue, ma non è un cammino difficile in quanto non è caratterizzato da troppe salite e discese.

Il percorso si snoda su strade sterrate per lo più, ma anche su asfalto e tratti con macchine che sfrecciano, pericolosi se percorsi al buio.

Percorrendo la Via de La Plata si passa attraverso paesaggi molto tipici come le fincas, fattorie e sterrati, campi molto simili alle Mesètas nel Cammino Francese. Il paesaggio la fà di certo da padrone e aggiunge senso e profondità a tutta l’esperienza.

La segnaletica è abbastanza presente seppur differente da quella sugli altri cammini e meno visibile talvolta, infatti sulla Via de La Plata si possono trovare, oltre a conchiglie e frecce gialle, nei bivi si trovano cubi di pietra con piastrelle colorate in base al tipo di percorso che si sceglie di intraprendere: le piastrelle verdi indicano il percorso storico di origine romana, quelle gialle invece il percorso ufficiale.

Le piastrelle rosse indicano infine il percorso da seguire in bici per chi intraprende il cammino con questo mezzo.

Le indicazioni sono sparse in vari supporti, non solo sui cippi, quindi è possibile perdersi in alcuni momenti, se non si presta attenzione alle indicazioni, specie in estate quando il cammino è più dismesso e si è spesso in solitaria.

Storia e origini del cammino La Via de La Plata

La storia di questo lungo cammino è millenaria: creata dai Romani alla fine del I secolo per raggiungere la Galizia, la Via de La Plata inizialmente partiva dalla città di Mérida e solo in seguito alla cristianizzazione dei territori mozarabici, fu estesa fino a Siviglia.

Tale via ebbe altresì un posto d’onore nella riconquista della penisola e la cacciata degli Arabi dal sud del paese.

Sulla Via de La Plata si commerciava l’argento, la “Plata” per l’appunto, estratto nelle miniere delle Asturie e della zona di Leòn, che veniva venduto poi nelle città meridionali di Mérida e Siviglia.

Oggi però si pensa che il suo nome sia piuttosto l’evoluzione dall’arabo “Bal’latta”, parola con cui i Mori definivano questa importante via verso nord.

Inoltre la Via de La Plata veniva battuta da commercianti di ceramiche e gioielli che arrivavano nei porti del del sud e commerciavano con le materie prime del nord.

E prima ancora dell’arrivo dei romani questo sentiero veniva utilizzato per spostare il bestiame nei cambi di stagione.

Quando poi alla fine del 1200 si assistette alla conquista araba di Siviglia e Cordoba, i pellegrini provenienti dall’Andalusia e dall’Estremadura preferirono questo percorso.

A quei tempi le alternative per giungere alla città del Santo erano principalmente tre:

  1. Arrivare ad Astorga confluendo poi nel Cammino Francese
  2. Prendere per Puebla de Sanabria-A Gudiña, Laza o Verín, fino a Orense e poi Santiago
  3. Entrare in Portogallo da nord est in direzione Verín.

Quanto è lungo il Cammino della Plata e da dove inizia?

Il Cammino della Plata è lungo quasi 1000 km e si divide in 36/38 tappe a piedi, in questo modo giornalmente sono 27/30 i chilometri da percorrere in media.

Mentre in bicicletta si possono considerare circa 16 chilometri. Così come per il Cammino Aragonese che si inserisce poi sul francese, solo 27 delle tappe della Via de La Plata appartengono a questo cammino in quanto le ultime 11 afferiscono al Cammino Francese, in cui ci si ritrova con molti più pellegrini diretti verso Santiago.

Per intraprendere questo cammino bisogna avere un tempo sufficiente se si vuole percorrerlo tutto, e anche questo è uno dei motivi che fa desistere molti, non avendo più di qualche settimana da dedicare al cammino, in base agli impegni lavorativi e di vita.

Come abbiamo detto il Cammino de La Plata non arriva direttamente a Santiago di Compostela, quindi, durante questo percorso, ci sono due opzioni:

  1. Arrivare sino ad Astorga e immettersi sul Cammino Francese (itinerario scelto da questa guida);
  2. Al termine della tappa n° 22, a Granja de Moreruela, proseguire per il meno affollato Cammino Sanabrese.

Nei prossimi paragrafi scopriremo meglio le tappe, ma torniamo un attimo all’inizio del cammino e a ciò che serve per intraprenderlo, quindi a dove ritirare la credenziale a Siviglia.

La credenziale è possibile riceverla a casa contattando la Confraternita di San Jacopo, ma si può anche ritirare direttamente a Siviglia presso la Asociación de Amigos del Camino de Santiago de Sevilla.

Qual è il periodo migliore per percorrere La Via della Plata?

Come per tutti i cammini, anche per la Via de La Plata c’è un periodo migliore per partire, ovvero le cosiddette mezze stagioni, quindi da aprile a maggio e da settembre a ottobre.

Le estati infatti nel sud della Spagna possono avere temperature davvero proibitive, arrivando fino a 48 gradi centigradi.

Inoltre essendo le tappe molto lunghe ci si ritrova a dover passare molto tempo tra un paese e l’altro e dalle 13 alle 18/19 è tutto chiuso. Ci sono pochissime fonti sul cammino e non segnalate, quindi bisogna sempre avere un carico di acqua di almeno 3 o 4 litri.

Tutto questo scoraggia la maggior parte dei pellegrini che vogliono partire d’estate: i paesaggi immensi con distese di ulivi, aranceti, girasoli, i prati immensi in cui si incontrano mandrie di buoi, maiali e tori, non offrono molto riparo dal caldo torrido estivo.

In Extremadura invece si incontrano chiese medievali, palazzi meravigliosi e dal punto di vista gastronomico il tesoro nazionale spagnolo: il prosciutto Pata Negra.

Inoltre si attraversano città storiche come Salamanca, Zamora, Zafra, Mérida e Càceres che sono tra le più belle città della Spagna, per poi passare a verdi colline e boschi rigogliosi, raggiungendo poi le famose sorgenti termali a cielo aperto di Ourense.

Come per il Cammino d’inverno, anche la Via de La Plata si può considerare dunque un itinerario stagionale.

Si consiglia di intraprendere il cammino in questione in particolare a settembre in quanto è il periodo del raccolto, le giornate non sono troppo calde e si può vivere un’atmosfera gioiosa grazie alle molte feste regionali.

Quali sono le tappe de La Via de la Plata e quanto sono lunghe?

Le tappe della Via de La Plata variano dalla più breve, la nona, di 16 km alla più lunga con 38,6 km.

La maggior parte delle tappe arrivano oltre i 30 km (si possono tutte dividere a metà ma dipende da quanti giorni si hanno a disposizione) e durante la loro traversata il patrimonio artistico e culturale che si incontra è davvero unico.

Vediamo adesso le tappe nel dettaglio:

TAPPA 1: Sevilla – Guillena, 22,7 Km – Tempo: 6h

TAPPA 2: Guillena – Castilblanco de los Arroyos, 17,5 Km – Tempo: 5h

TAPPA 3: Castilblanco de los Arroyos – Almadén de la Plata, 29,3 Km​ – Tempo: 7h

TAPPA 4: Almadén de la Plata – Monesterio, 34,5 Km – Tempo: 8h, 30m

TAPPA 5: Monesterio – Fuente de Cantos, 21,6 Km – Tempo: 5h

TAPPA 6: Fuente de Cantos – Zafra, 24,6 Km – Tempo: 6h

TAPPA 7: Zafra – Almendralejo, 36,7 Km – Tempo: 8h, 30m

TAPPA 8: Almendralejo – Mérida, 29,6 Km – Tempo: 7h

TAPPA 9: Mérida – Alcuéscar, 36 Km – Tempo: 8h, 30m

TAPPA 10: Alcuéscar – Valdesalor, 25,7 Km – Tempo: 6h

TAPPA 11: Valdesalor – Casar De Cáceres, 22,8 Km – Tempo: 5h, 30m

TAPPA 12: Casar De Cáceres – Cañaveral, 33,2 Km – Tempo: 8h

TAPPA 13: Cañaveral – Galisteo, 28 Km – Tempo: 6h, 30m

TAPPA 14: Galisteo – Cáparra, 29,5 Km – Tempo: 7h

TAPPA 15: Cáparra – Baños de Montemayor, 28,5 Km – Tempo: 6h, 30m

TAPPA 16: Baños de Montemayor – Fuenterroble de Salvatierra, 32,9 Km – Tempo: 8h

TAPPA 17: Fuenterroble de Salvatierra – San Pedro de Rozados 28 Km – Tempo: 6h, 30m

TAPPA 18: San Pedro de Rozados – Salamanca, 23,4 Km – Tempo: 6h

TAPPA 19: Salamanca – El Cubo de la Tierra del Vino, 35 Km – Tempo: 8h

TAPPA 20: El Cubo de la Tierra del Vino – Zamora, 31,6 Km – Tempo: 8h

TAPPA 21: Zamora – Montamarta, 18,5 Km – Difficoltà: 1/5. Tempo: 5h

TAPPA 22: Montamarta – Granja de Moreruela, 22,7 Km – Tempo: 5h, 30m (DA QUESTA TAPPA SI PUÒ PERCORRERE IL CAMMINO SANABRESE)

TAPPA 23: Granja de Moreruela – Benavente, 25,5 Km – Tempo: 6h

TAPPA 24: Benavente – Alija del Infantado, 22,1 Km – Tempo: 5h, 30m

TAPPA 25: Alija del infantado – La Bañeza, 20,5 Km – Difficoltà: 2/5. Tempo: 5h

TAPPA 26: La Bañeza – Astorga, 24,2 Km – Tempo: 6h (DA QUI SI PROSEGUE SUL CAMMINO FRANCESE FINO A SANTIAGO)

TAPPA 27: Astorga – Foncebadón, 25,9 Km – Tempo: 7h

TAPPA 28: Foncebadón – Ponferrada, 27,3 Km – Tempo: 6h

TAPPA 29: Ponferrada – Vilafranca del Bierzo, 24,1 Km – Tempo: 6h

TAPPA 30: Villafranca del Bierzo – O Cebreiro, 28,4 Km – Tempo: 7h, 30m

TAPPA 31: O Cebreiro – Triacastela, 21,1 Km – Tempo: 5h, 30m

TAPPA 32: Triacastela – Sarria, 18,3 Km – Tempo: 5h, 30m

TAPPA 33: Sarria – Portomarín, 22,4 Km – Tempo: 5h, 30m

TAPPA 34: Portomarín – Palas de Rei, 25 Km – Tempo: 6h

TAPPA 35: Palas de Rei – Arzúa, 28,8 Km – Tempo: 7h

TAPPA 36: Arzúa – Pedrouzo, 19,1 Km – Tempo: 5h.

TAPPA 37: O Pedrouzo – Santiago de Compostela, 20 Km – Tempo: 5h

Qual è la geografia e l’altimetria del percorso?

La geografia del percorso non prevede molti dislivelli, rendendolo uno tra i cammini più facili, nonostante sia tra i più lunghi.

Come già accennato le strade sono per lo più sterrate o asfaltate ma si incontrano anche le strade romane antiche lastricate di pietre, e poi si attraversano ponti e antichi resti delle civiltà dominatrici.

Si attraversano anche quattro fiumi con paesaggi tipici e unici: il Guadalquivir a Siviglia, la Guadiana a Mérida, il Tajo ad Alcantara ed il Duero a Zamora.

Si potrebbe considerare il cammino più agevole per arrivare a Santiago, eppure viene scelto da poche persone vista la quantità di tappe e chilometri e distanza tra un paese e l’altro.

Perché scegliere La Via de La Plata?

Rispetto ad altri percorsi come ad esempio il Cammino Portoghese, la Via de La Plata connette ancor di più alla propria parte intima, profonda e spirituale in quanto unisce la lunghezza del Cammino del Nord alla spiritualità del Cammino Primitivo.

Inoltre ha in sé tanta storicità come nel Cammino Inglese o nel Cammino D'Inverno, ma distribuita su molti più chilometri.

Quasi impossibile su questo cammino fare gruppo, non essendo un itinerario molto frequentato per via della sua lunghezza, inoltre in molti decidono di partire per effettuare solo gli ultimi 100 km ed essere certi di ricevere così la Compostela.

Così facendo però ci si perde il punto di forza di questo itinerario: i fantastici paesaggi, unici nel loro genere, che arricchiscono anima e corpo facendo sentire meno la stanchezza dei tanti chilometri giornalieri.

Si tratta di un cammino poco turistico in cui non si percepisce ancora ben distintamente la storia del cammino e quella dei primi pellegrini che decisero di intraprenderla con tenacia e devozione.

Se si decide invece di percorrerlo tutto si deve essere molto ben equipaggiati, con uno zaino leggero ma tanta acqua e soprattutto molto allenati perché si raggiungono momenti di stanchezza davvero intensa.

Proprio la solitudine e le prove fisiche (e mentali) sono tra i motivi per cui viene scelto questo cammino.

Mettersi alla prova, conoscersi e trovare le risposte per cui si parte per il cammino non sono forse i motivi più profondi?

Quanto costa percorrere il Cammino de La Plata?

Lungo la Via de La Plata le strutture sono per lo più pubbliche, municipali, turistiche e parrocchiali, ma bisogna considerare che alcune, in base al periodo più o meno frequentato da pellegrini, possono essere chiuse.

Si trovano anche tanti albergue (ostelli) detti donativi, ovvero ad offerta libera offerta, così come anche quelli privati; in generale la spesa è sempre contenuta e si aggira intorno ai 5 /10 euro a notte.

In generale le alternative per il pernottamento sono più solitarie e selvagge, diciamo così, rispetto ai cammini più battuti. Può capitare spesso di ritrovarsi da soli nella camerata e che ci siano solo i letti e bagni, nulla più.

I costi sono ovunque molto contenuti e le strutture si trovano ad una distanza di 35/40 chilometri l'una dall’altra.

Il costo del “menù del pellegrino” con piatti tipici e abbondanti è sempre intorno ai 10/15 euro e prevede un pasto completo incluse bevande e dolce.

La spesa totale da considerare senza attrezzature e voli è all’incirca di 1200/1300 euro.

Non ci resta che augurarti “Buen camino” e “Ultreya et Suseya”!

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