Le preghiere del giorno sono preghiere che creano un momento intimo con Dio in qualsiasi momento della giornata.
Non vi è un momento migliore per pregare il Signore, così come le preghiere del mattino e le preghiere della sera, il momento di riconciliazione con il Padre Celeste è un atto di fede, redenzione e gratitudine per la vita che abbiamo e per ciò che ci circonda.
Le preghiere possono essere semplici, anzi è nella semplicità che Papa Francesco ci ha insegnato che l’umiltà ed il silenzio ci uniscono a Dio.
Preghiamo dunque in modo semplice, ogni giorno, rendiamo grazie al Signore per la nostra vita, testimonianza di fede e carità cristiana.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Benedici, Signore, questo cibo, che per tua bontà stiamo per prendere. Danne anche a coloro che non ne han no e rendici partecipi della tua benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
oppure
Benedici, Signore, questa mensa e tutti coloro che l'hanno preparata e aiutaci a condividere il nostro pane con coloro che non ne hanno.
(Da recitare mattino, mezzogiorno e sera)
L'Angelo del Signore portò l'annuncio a Maria. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo. Ave Maria
Eccomi, sono la serva del Signore. Si compia in me la tua parola. Ave Maria
E il Verbo si fece carne. E venne ad abitare in mezzo a noi. Ave Maria
Prega per noi, Madre di Dio. Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo:
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che nell'annuncio dell'Angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua Passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Gloria al Padre
Da recitare dalla domenica di Pasqua a Pentecoste.
Regina dei cieli,
rallegrati, alleluia. Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia.
È risorto come aveva promesso, alleluia. Prega il Signore per noi, alleluia.
Rallegrati, Vergine Maria, alleluia. Il Signore è veramente risorto, alleluia.
Preghiamo:
O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore.Amen.
3 Gloria al Padre Angelo di Dio
Papa Francesco, quando era vescovo di Buenos Aires, scrisse una preghiera, che divenne presto molto popolare.
Essa è molto semplice e rispecchia lo "stile" che il Santo Padre ci ha svelato fin dai primi giorni di pontificato: umiltà, semplicità, comprensione, attenzione, silenzio.
Egli servendosi delle cinque dita della mano suggerisce cinque intenzioni da far diventare preghiera.
Papa Francesco ci ricorda una cosa importantissima: "Il Padre ci darà tutto, ma sempre nel nome di Gesù" (cfr. Gv 14,13). La preghiera, ha insistito il Papa "ci fa uscire da noi stessi; la preghiera che ci annoia è sempre dentro noi stessi, come un pensiero che va e viene.
Ma la vera preghiera è uscire da noi stessi verso il Padre in nome di Gesù, è un esodo da noi stessi (cfr. Omelia a Casa Santa Marta, 11 maggio 2013). Inoltre in un'omelia, ci dice che: "La preghiera fa miracoli, ma dobbiamo credere!". "Tutti noi - sottolinea papa Francesco - abbiamo un pezzo di incredulità, dentro".
È necessaria "una preghiera forte, e questa preghiera umile e forte fa che Gesù possa fare il miracolo. La preghiera per un miracolo, per chiedere un'azione straordinaria dev'essere una preghiera coinvolta, che ci coinvolga tutti.
Una preghiera coraggiosa che lotta per arrivare a quel miracolo, non quelle preghiere per cortesia: 'Ah, io pregherò per te': dico un Pater Noster, un'Ave Maria e mi dimentico.
No: preghiera coraggiosa, come quella di Abramo che lottava con il Signore per salvare la città, come quella di Mosé che aveva le mani in alto e si stancava, pregando il Signore come quella di tante persone, di tanta gente che ha fede e con la fede prega, prega.
La preghiera fa miracoli, ma dobbiamo credere!" (cfr. Omelia a Casa Santa Marta, 20 maggio 2013).
Il nostro pollice è il dito più grande e più forte e ci ricorda il più grande di tutti, cioè Dio. Allora possiamo cominciare la nostra preghiera partendo dalla lode al Padre Dio Onnipotente, creatore del cielo e della terra.
Il pollice è anche il dito più vicino alla nostra persona, infatti punta nella nostra direzione. Perciò continueremo pregando per coloro che ci sono più vicini, per quelli di cui ci ricordiamo più facilmente perché coinvolgono i nostri sentimenti più intimi. Pregare per le persone a noi care è "un dolce obbligo".
Il dito seguente è l'indice, e punta nella direzione opposta, in avanti. Allora possiamo continuare la nostra preghiera indicando le cose che ci stanno davanti, cioè quelle per cui siamo riconoscenti a Dio. Questa preghiera sarà una preghiera di ringraziamento a Dio per tutte le benedizioni di cui siamo fatti oggetto e che ci circondano.
L'indice è anche il dito che indica, quello utilizzato nell'insegnamento: possiamo dunque pregare per coloro che insegnano, educano e curano l'anima e il corpo. Questa categoria comprende i sacerdoti, gli insegnanti, i medici, gli anziani: tutti loro hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare la giusta direzione agli altri. Ricordali nelle tue preghiere, sempre.
Il dito seguente è il medio. Infatti la parte maggiore della nostra preghiera dovrebbe essere dedicata all'intercessione.
Questo dito che è anche il più alto, ci ricorda coloro che hanno autorità: perciò possiamo pregare per i nostri governanti, per il presidente, per i parlamentari, per gli imprenditori, per i dirigenti e gli amministratori. Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e che guidano l'opinione pubblica. Hanno bisogno della guida di Dio.
Il quarto dito è l'anulare, cioè il dito degli anelli e delle promesse. È l'anello che ci lega agli altri, perciò possiamo pregare, facendo a Dio delle richieste specifiche, per delle situazioni particolari in cui i cristiani si vengono a trovare.
Ma il dito anulare è anche il dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. È lì a ricordarci di pregare per i più deboli, con tanti problemi da affrontare o afflitti da malattie. Hanno bisogno delle tue preghiere giorno e notte. Le preghiere per loro non saranno mai troppe. L'anulare è anche lì per invitarci a pregare anche per le coppie sposate.
E per ultimo c'è il nostro dito mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, gli ultimi saranno i primi».
Perciò inizia dalla confessione dei tuoi peccati e dalla richiesta di perdono. Successivamente, apri il tuo cuore al Padre celeste, dicendogli i tuoi problemi, angosce, tormenti, pensieri e sentimenti. Il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso e per le tue necessità. Solo quando avrai pregato per tutti gli altri potrai vedere, nella giusta prospettiva le tue necessità, e pregare meglio per te stesso.