Una delle tantissime memorabili frasi di Padre Pio è stata “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”. Questa sorta di raccomandazione è stata presa da molti come testamento ed, in effetti, ricalca la personalità del santo.
La grande umiltà e semplicità in cui viveva Padre Pio nel convento a San Giovanni Rotondo, per tutta la sua vita ad aiutare e confessare i più deboli. Quando il 23 settembre 1968 morì, vi furono oltre centomila persone a dargli l’estremo saluto.
E’ sempre stato il frate della gente, lontano da ogni forma di pubblicità o notorietà.
Ancora oggi, un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo è una delle mete più richieste da fedeli e pellegrini di tutto il mondo. In questo articolo, parleremo della vita di Padre Pio, i miracoli e le prove che ha affrontato per arrivare alla canonizzazione nel 2002.
Si è già detto molto, forse tutto, sulla vita e l’infanzia di Padre Pio. Una vita che aveva, sin dall’inizio, messo alla prova nel fisico e nello spirito il giovane Francesco Forgione, questo il nome all’anagrafe.
La sua vocazione ha origine nella famiglia, umile ma unita e religiosissima. Sin da piccolo, Franceso cresce nel culto dei santi e della Madonna, lasciando intravedere delle doti speciali. Infatti, spesso, era solito vedere angeli che gli parlavano, racconta la sua biografia.
Nel 1903, entra in convento, Francesco ha circa 16 anni. Sette anni dopo, diventa sacerdote scegliendo il nome di Padre Pio. Il suo ministero fu da subito costellato di difficoltà e trasferimenti. La sua natura cagionevole, infatti, lo costringeva spesso a tornare nella casa paterna a Pietrelcina (Benevento). Una malattia cronica ai polmoni lo costringeva, spesso, a stare per intere settimane a riposo.
Qui, cominciarono a manifestarsi fenomeni paranormali di cui egli stesso cominciò a scrivere nelle lettere ai suoi superiori e confratelli e che lo turbarono notevolmente.
Apparizioni di demoni e angeli di cui fu costellata la sua intera esistenza e con cui imparò a convivere.
Il 1916 è l’anno della svolta per Padre Pio, poiché viene trasferito al convento di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. Un piccolo paesino situato a circa 600 m.s.l.m. che dona da subito grande forza e vigore al frate.
A San Giovanni Rotondo, inizia così il ministero e il mito di Padre Pio. Le sue grandi doti di ascoltatore e scrutatore di anime lo rendono famoso sin da subito. Alternando parole al miele ad avvertimenti tremendi, Padre Pio sapeva conquistare coloro che andavano da lui per consigli e confessioni, donando loro grande serenità e facendo chiarezza nei loro cuori.
Un pacificatore d’anime che non tardò a far parlare di sé. Lontano dal clamore dei tempi moderni, Padre Pio rappresentò, all’epoca, un fenomeno mediatico interessante. Moltissimi fedeli venivano da città o paesini molto lontani solo per parlare con lui, anche dopo molte ore di attesa.
La sua opera di confessore, d’altronde, era incessante ed instancabile. Nonostante il sempre cagionevole stato di salute che affliggeva Padre Pio.
“In mezzo al palmo delle mani è apparso un po' di rosso, grande quanto la forma di un centesimo, accompagnato da un forte e acuto dolore…”
Le stimmate di Padre Pio, raccontate dallo stesso in una lettera al suo padre confessore, sono una grande eccezionalità che ben presto arrivò alle orecchie del Vaticano.
Un episodio simile era molto pericoloso da gestire per la Santa Sede che ben presto, visto il veloce correre di voci tra i fedeli, mandò più di un emissario a verificare la veridicità di questi segni sul corpo del frate.
Era il 1920, circa, ma determinati simboli facevano tanto clamore che moltissimi si recavano da Padre Pio, in cerca di redenzione e conversione, riconoscendo in lui un legame col Divino. Moltissimi fedeli affollavano San Giovanni Rotondo, molti attendevano dalla sera precedente, per di partecipare alla Messa mattutina celebrata dal celebre frate.
La Santa Sede, dato il clamore crescente intorno a Padre Pio e alle sue esperienze soprannaturali, avviò, come detto, delle indagini.
Alcuni cardinali temevano si trattasse di un complotto ordito da truffatori per arricchirsi. Padre Pio viene così sottoposto a visite e controlli da parte di medici, uomini di Chiesa e psicologi. Circa le stimmate non si giunse, però, ad una conclusione certa che escludeva la componente soprannaturale.
In una di queste visite vi fu uno screzio tra Padre Pio e padre Agostino Gemelli, uomo di chiesa e medico di fiducia del Vaticano. Il negare un ulteriore visita a quest’ultimo, costò caro a Padre Pio.
Il Sant'Uffizio della Chiesa Cattolica dichiarava, quindi, di non constatare fatti miracolosi legati alla vita di Padre Pio. Gli venne vietato di svolgere il suo ministero e si esortarono i fedeli a non dare credito a Padre Pio e a chi lo seguisse. Era il 1923, esortando così i fedeli a non credere al frate e dissuadendoli dal fare pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo.
A Padre Pio fu vietata la celebrazione della messa in pubblico e l'esercizio della confessione. Ciononostante, i fedeli accorrevano ancora a flotte per parlare con Padre Pio e cercare il suo conforto.
Nel 1933, Papa Pio XI revocò la sentenza avversa nei confronti di Padre Pio. Il fate tornò a dire Messa e a celebrare la confessione.
Conoscendo la vita di Padre Pio, avrai modo di vedere come sia costellata di fatti ed eventi inspiegabili. Vi sono moltissimi diari di sacerdoti e frati che sono stati testimoni di incredibili avvenimenti che non si possono spiegare usando la ragione.
Tra stimmate e miracoli, Padre Pio è stato artefice anche di profezie e di grandi conversioni da parte di integerrimi non credenti che, davanti all’evidenza dei loro occhi, non potevano che credere. Grandi prodigi e miracoli che si sono alternati a periodi cupi piene di lotte con i demoni e pieno di supplizi da sopportare per la sua natura di santo in terra.
Una di questi grandi sofferenze fu la trasverberazione. E’ un fenomeno che identifica l’essere trafitti da una punta o una freccia da parte di un essere celeste (chiamato, infatti, anche assalto del Serafino) o da Cristo stesso. Un episodio che lo segnò per sempre nel corpo e nell’anima.
Quanto ai miracoli, Padre Pio fu protagonista di moltissime guarigioni miracolose, bilocazione, ovvero il potere di trovarsi in due luoghi contemporaneamente.
Un episodio famoso coinvolse il famoso generale Cadorna nel 1917. Poco dopo la disfatta italiana a Caporetto contro gli austriaci, Il generale cadde in depressione.
Una sera decise di suicidarsi. Prese la pistola, mentre era da solo chiuso a chiave nella sua stanza, ma una voce lo fermò. Intraviste la figura di un frate di cui non conosceva l’identità.
Anni dopo, recandosi a San Giovanni Rotondo, riconobbe in Padre Pio il suo salvatore di quella sera. Tantissimi altri furono i prodigi che, persone che nemmeno sapevano chi fosse, hanno raccontato nel corso della sua vita. La sua grande misericordia è sempre stata la sua guida.
Anche quando non era più in vita, la sua grande forza riusciva a salvare e convertire moltissimi fedeli. La storia della sua santità ne è la prova.
Accetta ogni dolore e incomprensione per amore di Gesù.
Questa frase di Padre Pio rappresenta, in pieno, lo spirito con cui a Pietrelcina Padre Pio affrontava la vita. Anche per questo è un simbolo per milioni di fedeli devoti che stanno affrontando dure prove nelle loro vite.
Nel 2000, un anno dopo essere stato dichiarato beato da Papa Giovanni Paolo II, Padre Pio vegliò sul piccolo Matteo Pio.
Padre Pio morì il 23 settembre 1968, ma i pellegrinaggi a San Giovanni Rotondo non finirono. Partì, nel 1969, un processo di beatificazione lungo e ostacolato da molti in Vaticano.Dopo diverse inchieste e indagini, Padre Pio divenne venerabile nel 1990 e, grazie a Papa Wojtyla, venne dichiarato beato nel 1999. Ancora oggi la tomba di Padre Pio è meta obbligata per migliaia di fedeli.
Nel 2000 avvenne uno dei miracoli più famosi di Padre Pio. Forse quello più conosciuto e che risulto essere decisivo per arrivare alla santità. Coinvolse un bambino di Foggia, figlio di un medico dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, l'ospedale voluto da Padre Pio.
Il piccolo Matteo Pio Colella, figlio di una famiglia molto devota al frate, fu colpito da una meningite fulminante e ricoverato all’ospedale del padre. Le condizioni peggiorano rapidamente, il piccolo, all’epoca sette anni, sembra spacciato.
Grandi catene di preghiera si avviano sotto l’ospedale e in nome di Padre Pio, di cui il piccolo porta il nome. In un paio di giorni Matteo migliorò, nonostante, avesse avuto ben 9 organi collassati.
“Guarigione rapida, completa e duratura” sorprese, scientificamente, una commissione medica che la decretò miracolosa. Matteo, una volta guarito, raccontò che Padre Pio gli era apparso e lo aveva rassicurato.
Oltre alla Casa Sollievo della Sofferenza, che Padre Pio volle far costruire per tutti i meno fortunati, nella sua storia vissuta a San Giovanni Rotondo, sono le chiese il fulcro del suo ministero.
Nella sua cripta, all’interno del Convento di Santa Maria delle Grazie, è ancora tutto intatto ed è possibile visitarla. Ammirando la grande umiltà e semplicità in cui il frate viveva. Poco dopo il suo arrivo in paese, chiesa che ospitava la messa divenne troppo angusta per ospitare tutti i fedeli che accorrevano per le sue messe. Nel 1956, fu costruita una chiesa nuova annessa ancora al convento.
Negli anni 2004, poco lontano, fu progettato da Renzo Piano e costruito un moderno Santuario che ospita le spoglie del santo. Un’opera molto bella che, negli anni, ha suscitato polemiche. E’ giudicata, infatti, troppo sfarzosa e moderna e non rappresenterebbe la personalità del frate, né le disposizioni dell’ordine dei frati Cappuccini, che promulgano la vita modesta e umile.
La venerazione per Padre Pio iniziò molto tempo fa, quando molti fedeli si resero conto della sua grande misericordia, accompagnata, a volte, da perentori modi, mantenendo però sempre un animo paterno verso i suoi fedeli.
Nonostante venisse messo alla prova, nel fisico e nello spirito (le sue stimmate sanguinarono per oltre quarant’anni), la sua devozione e amore per il prossimo era inesauribile.
Ancora oggi, Padre Pio è esempio di fede e forza, ed è per questo che è ancora amato e visitato.