Carlo Acutis, il “Santo Giovane” che è venuto tra noi a raccontare il Vangelo con la sua breve vita.
Carlo Acutis, con il suo esempio, ci chiede di essere un faro che illumini il cammino degli altri e dimostra che fin da adolescenti si può riflettere sui valori cristiani e divenire testimoni di essi.
In un’epoca in cui i giovani sono sempre più confusi dai mass media e hanno perso i punti di riferimento e l’importanza dei valori evangelici, la figura di Carlo Acutis, un adolescente come altri, impegnato tra scuola, amici e con la passione per i computer, dimostra che si può vivere la propria vita in Cristo e proprio per questo valorizzare i propri anni giovanili e realizzarsi completamente.
Se prenderai parte ad un pellegrinaggio ad Assisi con noi, avrai la possibilità di vivere il mistico incontro con le spoglie mortali del Beato Carlo Acutis.
Conosciamo meglio la storia del Beato Carlo Acutis, sepolto ad Assisi, prima e dopo la sua prematura scomparsa, con la sua devozione verso l'Eucaristia e le sue frasi celebri.
Carlo Acutis nacque nel 1991 mentre i suoi genitori, Andrea e Antonia, si trovavano a Londra per via del lavoro del padre.
Sempre per il lavoro, la famiglia rientrò a Milano dove Carlo frequentò le scuole elementari e medie, iscrivendosi poi al liceo classico.
Fin da bambino la sua fede crebbe sempre di più, frequentando ogni giorno la messa e recitando quotidianamente il Rosario.
Già a sette anni si accostò alla Prima Comunione, da sempre devoto alla Vergine Maria per la sua figura materna, ispirava la sua vita ad i suoi esempi cristiani come i santi Francisco e Jacinta Marto, san Domenico Savio, san Luigi Gonzaga e san Tarcisio.
Durante la sua breve vita fu appassionato di informatica, testimoniando la sua fede anche attraverso la creazione di siti web, per questo molti sperano diventi il patrono di internet.
Da una sua idea organizzò anche una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo insieme all'Istituto San Clemente I Papa e Martire. Questa mostra, presente anche online, è stata ospitata in tutti e cinque i continenti e nei soli Stati Uniti d’America in ben 10 mila parrocchie, oltre che in santuari mariani come Lourdes, Fátima e Guadalupe.
Alla giovane età di 15 anni Carlo Acutis si ammalò di leucemia fulminante ed in soli tre giorni perse la vita presso l’Ospedale San Gerardo di Monza: era il 12 Ottobre 2006.
La sua morte non mise fine alla sua testimonianza di fede, perché in vita fu capace di tessere, tramite internet, una rete d’amore nel nome di Cristo Gesù, in un’epoca in cui la crisi di valori colpisce l’umanità intera.
Oggi esistono più di 200 siti che parlano della sua storia e tantissime conversioni sono avvenute grazie al suo esempio di vita cristiana.
I genitori ricevono da tutto il mondo lettere con richieste di preghiere e la sua biografia si trova sul sito web del sinodo dei Vescovi “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Sempre più fedeli recitano preghiere a Carlo Acutis, per ricevere la grazia o chiedere un miracolo.
Nella sua breve ma spiritualmente ricca vita, Carlo Acutis lasciò delle frasi a testimoniare la sua devozione pura ed il suo cuore pieno di amore per il prossimo:
“Non io, ma Dio”
“Eucaristia, la mia autostrada per il cielo”
“Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita. Vivere con Gesù, per Gesù, in Gesù”
“Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa, il prossimo come noi stessi”
“Criticare la Chiesa significa criticare noi stessi! La Chiesa è la dispensatrice dei tesori per la nostra salvezza”
“L’unica cosa che dobbiamo temere veramente è il peccato”
“Perché gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e poi non si preoccupano della bellezza della propria anima?"
“Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”
“La nostra Meta deve essere l’Infinito non il finito”.
“Non l’amor proprio ma la Gloria di Dio”.
“Che giova all’uomo vincere mille battaglie se poi non è capace di vincere se stesso?”
“La santificazione non è un processo di aggiunta ma di sottrazione. Meno io per lasciare spazio a Dio”
“Dopo la Santa Eucaristia, il Santo Rosario è l’arma più potente per combattere il Demonio”
“Il Rosario è la scala più corta per salire al cielo”
“La felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi”
“Se Dio possiede il nostro cuore noi possederemo l’Infinito”
“La conversione non è altro che lo spostare lo sguardo dal basso verso l’Alto, basta un semplice movimento degli occhi”
“Trova Dio e troverai il senso della tua vita”
“La vita è un dono perché finché siamo su questo pianeta possiamo aumentare il nostro livello di carità. Tanto più sarà elevato tanto più godremo della Beatitudine Eterna di Dio”
“Il vero discepolo di Gesù Cristo è colui che in ogni cosa cerca di imitarlo e di fare la volontà di Dio”
“Ciò che veramente ci renderà belli agli occhi di Dio sarà solo il modo in cui lo avremo amato e come avremo amato i nostri fratelli”
"Senza di Lui non posso fare nulla"
“Solo chi fa la volontà di Dio sarà veramente libero”.
Per procedere alla beatificazione di Carlo Acutis la Chiesa cattolica aveva bisogno di almeno un miracolo avvenuto per sua intercessione, e fu il caso della guarigione di Matheus.
Il piccolo Matheus, brasiliano di sei anni, soffriva di una rara anomalia anatomica congenita al pancreas.
Il 12 ottobre 2013, presso la chiesa di San Sebastiano in Brasile, si stava benedicendo una reliquia di Carlo Acutis (un pezzo del pigiama usato nei giorni prima di morire).
Il nonno di Matheus, nel momento in cui il bimbo toccò la reliquia, gli suggerì di chiedere come grazia la cessazione dell’emesi (vomito e nausea) legata alla sua rara malattia, motivo di grave deperimento organico.
Da quel momento non solo cessarono i sintomi, ma anche la malattia regredì senza spiegazioni medico-scientifiche: la guarigione completa, istantanea e duratura fu il miracolo operato da Carlo Acutis, Beato.
Il corpo di Carlo Acutis fu sepolto, secondo suo espresso desiderio, nel cimitero di Assisi. Il 6 aprile 2019 le sue spoglie mortali furono traslate presso il Santuario della Spogliazione (Chiesa di Santa Maria Maggiore), sempre ad Assisi, dove riposano nel monumento sepolcrale ad opera dell'artista Eraldo Marini, nella navata destra del Santuario della Spogliazione.
La pietra che compone il sarcofago di Carlo Acutis mantiene una leggerezza data dallo staccarsi dalla base come se stesse ascendendo al cielo.
I giochi di luce e la forma trapezoidale della tomba accentuano questo elevarsi ed il misticismo della scena. Sul vetro che permette di vederne le spoglie c’è il simbolo dell’Eucaristia, tanto cara a Carlo Acutis.
Infine i bassorilievi delle formelle che sormontano la tomba illustrano scene della vita di Carlo e sono opera dell’illustratore Mario Cossu.
Lo stesso Carlo Acutis chiese di essere sepolto ad Assisi, al cimitero in particolare. Fu per le sue doti di “venerabilità” che, con i giusti tempi, il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, viste le molte sollecitazioni, si impegnò a traslare il corpo di Carlo Acutis presso il Santuario in cui tutt'oggi riposa.
Il miracolo della guarigione del piccolo Matheus portò Carlo Acutis al culto liturgico locale di “beato” in attesa che tale culto diventi liturgico e sia proclamata “Santo”.
Il suo corpo si trova ad Assisi perché, così come san Francesco che è sepolto presso la Basilica di San Francesco, si spogliò di tutto, diventando il cantore delle meraviglie del creato, il fratello dell’umanità intera il quale restituisce ai poveri dignità e riconciliazione alla società divisa, così Carlo Acutis scelse la spogliazione completa perché la scelta di Dio non ammette compromessi.
Le strade di Assisi lo hanno accolto molte volte e lui era molto legato ai suoi luoghi, dove tutt’oggi i suoi genitori sono molto presenti. Il vescovo Sorrentino si auspica che il nuovo Santuario diventi luogo di discernimento per i giovani.
A giugno del 2022 il Vescovo Sorrentino ha deciso che il corpo di Carlo fosse reso visibile permanentemente all’interno del sarcofago. Una teca di vetro, interna al sarcofago in pietra, consente la visione delle spoglie di Carlo Acutis e sul suo sito ufficiale è possibile vederlo attraverso una diretta.
La reliquia di Carlo Acutis, che è possibile richiedere qui, è un pezzo insanguinato del pigiama che indossava nei giorni prima di morire. Tale reliquia fu la stessa che toccò Matheus, il bambino miracolato per intercessione di Carlo e guarito dalla sua rara malattia congenita.