Se stai pensando di andare a Medjugorje da soli dovresti leggere questo articolo.
Qui riassumiamo i migliori consigli per andare a Medjugorje e non perderti nulla di un viaggio che è fuori dagli schemi e diverso da tutti gli altri viaggi che si possono organizzare da soli.
Andare a Medjugorje da soli potrebbe essere uno dei più bei viaggi della tua vita. Oltre a trovare una grande pace in questo luogo scelto dalla Madonna, avrai la possibilità di trovare altri che come te sono partiti da soli e insieme a loro, pur nella privacy e nella propria discrezione e riservatezza, potrai condividere l'esperienza e trarne un vantaggio di organizzazione, compagnia piacevole e crescita insieme.
Medjugorje richiama da più di quarant'anni milioni di persone che, in gruppo o da soli, sono partiti e forse come curiosi, ma sicuramente come chiamati e sono tornati diversi, cambiati, guariti, sollevati e apostoli della Madonna.
Conoscere la storia di questa piccola cittadina, situata nella parte meridionale della Bosnia Erzegovina, è il primo indispensabile passo per innamorarsene. Posta fra le colline Križevac e Podbrdo, è una delle maggiori mete di pellegrinaggio cattolico al mondo.
La storia delle apparizioni di Medjugorje, dei suoi veggenti e di come la Regina della Pace infonda serenità e pace in questo luogo è qualcosa che si deve provare e vivere sulla propria pelle.
Non è facile da spiegare.
Dal 24 giugno 1981 qualcosa è cambiato per sempre in quel luogo, andare a Medjugorje da soli è un modo meraviglioso per scoprire se stessi e trovare ciò che si è perso.
Sì, perché non dovrai rendere conto ad altri di come stai vivendo le emozioni del pellegrinaggio, potrai piangere, gioire, emozionarti, disperare e insieme trovare nella preghiera con il cuore, un momento disinvolto a tu per tu con la Madonna.
Con i pellegrinaggi organizzati Medjugorje dall’Italia si può raggiungere la cittadina della Bosnia via terra, via mare, via aerea.
Potrai trovarti ai piedi del Podbrdo, la collina delle Apparizioni, in cui apparve la Madonna la prima volta ai giovani veggenti.
Da Trieste, passando per la Slovenia, è possibile andare a Medjugorje da soli sia in auto, che in pullman. La rete autostradale permette di congiungersi facilmente con quella croata che dall'autostrada A1 conduce proprio a Medjugorje. Da qualche anno c'è proprio la fermata autostrada "Medjugorje".
In pullman tramite pellegrinaggi organizzati, avrai la possibilità di preparati spiritualmente e confrontarti con chi ci è già stato o con l'assistente spirituale che, di solito, accompagna i pellegrini. Senza essere invadente, altrimenti detto "invasato", senza contare il numero di Rosari da recitare, piuttosto in maniera delicata, attenta e con il cuore ti aiuterà ad aprirti e arrivare a Medjugorje conoscendo o comunque intuendo ciò che starà per succedere.
Anche via mare il tragitto è piuttosto facile. Imbarcandosi da Ancona o Bari, è possibile arrivare in Croazia, rispettivamente a Spalato o Dubrovnik. Da qui, via autostrada si raggiungerà la Bosnia e quindi Medjugorje. Molti sono anche i traghetti notturni, da preferire per trovarsi già in mattinata nei porti croati e da qui raggiungere Medjugorje con un pullman o taxi
Gli aeroporti vicino a Medjugorje sono Mostar e Sarajevo in Bosnia e Spalato, Dubrovnik e Zara in Croazia.
Da questi aeroporti in 25 Km da Mostar, 150 Km da Sarajevo, 140 Km da Spalato, 125 Km da Dubrovnik e 230 Km da Zara si potrà arrivare a Medjugorje in poco tempo con un pullman o un taxi.
Per quanto riguarda i documenti di viaggio, non è necessario il possesso del passaporto. Basta esibire la carta d'identità valida per l’espatrio, inoltre, per i cittadini italiani, non c’è alcun visto di ingresso per la Bosnia-Erzegovina.
Importante: una carta d’identità con validità scaduta e poi rinnovata con timbro di rinnovo (o altro rinnovo cartaceo) non è valida per l’ingresso in Bosnia-Erzegovina. La legge della Bosnia-Erzegovina non richiede una precisa validità residua della carta d’identità o del passaporto, ma la data di scadenza dei documenti deve comunque superare il periodo di soggiorno nel Paese.
Anche a Medjugorje si gode di un clima tipicamente mediterraneo. Data la vicinanza al mare e alle coste, infatti, clima e temperature non sono molto diverse da quelli italiani.
Ecco, quindi, che il miglior periodo per andare a Medjugorje da soli è quello primaverile. Tra Aprile e Giugno, le temperature non sono molto calde e visitare la cittadina e i dintorni diventerà molto piacevole, sia di giorno che di sera.
Il consiglio è quello di evitare periodi troppo caldi, come le settimane a cavallo tra luglio ed agosto. Anche se gli inverni sono miti, evitare i mesi più freddi come Gennaio potrebbe essere una buona idea. I coordinatori dei viaggi organizzati a Medjugorje sono soliti scandire accuratamente gli impegni durante le giornate di visita, in modo da non far stancare i pellegrini.
I mesi autunnali, invece, andrebbero bene per le temperature ma bisogna ricordare che sono abbastanza piovosi. Maggio ed Ottobre sono i mesi della Madonna e quindi, di solito, sono i più affollati in un sito mariano del genere. Informarsi bene prima di partire per certe mete vale quasi metà della buona riuscita di un viaggio, ecco perché bisogna valutare bene la partenza in solitaria verso Medjugorje. In molti casi, è bene affidarsi a chi ha esperienza in questa tipologia di viaggi.
Esistono, certamente, varie pubblicazioni che raccontano ai turisti le mete e i luoghi di Medjugorje ma goderne con chi ha vissuto certi momenti mistici è davvero un'altra cosa. In molti tour organizzati i veggenti si fermano con i coordinatori e cominciano a parlare della loro vita. Un'esperienza davvero toccante, difficile da realizzare in viaggi in solitaria, anche se non è raro trovare qualche veggente a pregare con il suo seguito.
Una volta arrivati a Medjugorje, il consiglio è di conoscerne la storia, visitando i luoghi che ne sono protagonisti. Sentirai, da subito, la grande serenità e pace che questo luogo è capace di infondere nei suoi visitatori.
E’ il fulcro della comunità di Medjugorje. In questo luogo, come detto sopra, è avvenuta la prima e molte delle successive apparizioni della Madonna da quel giugno del 1981 in poi.
Il Podbrdo è un colle, detto delle apparizioni, abbastanza brullo e sassoso in cui, nel corso degli anni, l’incedere dei pellegrini ha tracciato una sorta di sentiero per raggiungere la cima e commemorare le apparizioni.
Ancora oggi, molti dei 6 veggenti protagonisti di quell’episodio straordinario, frequentano il monte e permettono di organizzare gruppi di preghiera per testimoniare la loro esperienza. Un modo meraviglioso per crescere in spiritualità.
La Croce Blu, che si trova a metà del colle, rappresenta uno dei punti di raccolta e preghiera dedicato ai pellegrini e a chi desidera rifocillarsi nel corpo e nello spirito lungo l’ascesa.
Altro iconico monte di Medjugorje è il Krizevac. Qui, per raggiungere la cima, è stato creato un sentiero che ripercorre le tappe della Via Crucis. La particolarità di questo colle (alto circa 500 metri) è la grande croce bianca che vi è in cima.
“A Gesù Cristo Redentore dell’umanità, in segno di fede, amore e speranza, in ricordo del 1900 esimo anniversario della Passione di Cristo.”
Questa parole sono incise nel cemento di cui è fatta la Croce (risalente al 1934, è alta 9 metri e larga 3,5) e sono molto importanti per tutti gli abitanti di Medjugorje.
Un bellissimo luogo di raccoglimento e spiritualità per sentirsi più vicini a Cristo.
La statua del Cristo Risorto si trova a pochi passi dal Santuario di Medjugorje, alla fine di via Domini, un percorso caratterizzato da splendidi mosaici di Arrigo Paz, raffiguranti i Misteri della Luce del rosario. Al centro di un anfiteatro utilizzato per celebrazioni all’aperto.
La statua è in bronzo, alta circa 4 metri, posta su un piedistallo, raffigura Cristo con le braccia aperte e i piedi uniti. La posa del Cristo come se fosse in croce ha, nelle intenzioni dello scultore sloveno Ajdic, il significato di aprirsi al mondo, essere lì per l’umanità. Nonostante i segni della sofferenza e questa croce che c’è ma non si vede.
La Chiesa di San Giacomo costituisce il Santuario di Medjugorje, insieme agli altari esterni, i confessionali e la Cappella dell’Adorazione. Strutture che, dopo il 1981, sono sorte per ospitare migliaia di pellegrini che venivano in adorazione alla Madonna apparsa proprio lì. Proprio la chiesa è è il fulcro, ogni anno, del Festival dei Giovani.
La chiesa risale al 1934, anno di inizio della costruzione, ma ha subìto diverse modifiche nel corso degli anni proprio per aumentarne la capienza. Un punto di riferimento per tutti i fedeli che visitano Medjugorje.
Se parti con lo spirito giusto, avrai modo di visitare i dintorni di Medjugorje, trasformando un viaggio spirituale in un percorso naturalistico e pieno di cultura.
Ecco alcuni dei luoghi imperdibili.
A circa 30 km da Medjugorje si trova Mostar, una ridente città della Bosnia in mezzo al verde e dai bellissimi scorci cittadini. Su tutti, il famoso ponte Stari Most (Ponte Vecchio), dichiarato Patrimonio dell’Unesco per la sua bellezza. Uno dei luoghi assolutamente da non perdere in Bosnia.
Particolarmente suggestive, se sei amante della natura, sono le Cascate di Kravice.
Un anfiteatro naturale creato da questa caduta d’acqua da un’altezza di 26-28 metri, che il fiume Trebizat compie da questa zona composta da pietra calcarea.
Sorgono a circa 40 km da Mostar, raggiungibili dall’autostrada A1, proseguendo per l’omonima uscita. Dal parcheggio sono raggiungibili a piedi per ammirarle nel loro splendore.
Altra ricchezza naturalistica è questo Parco Naturale di Hutovo Blato, che presenta oltre 240 tipi di uccelli migratori ed è formato da terreno paludoso, creatosi in prossimità dei laghi Deransko e Svitavsko. Per veri amanti della natura e di ornitologia.
La parrocchia di Tihaljina dista circa 25 km da Medjugorje e merita di essere visitata, soprattutto per la splendida statua della Madonna, che rappresenta una delle più belle ed emozionanti rappresentazioni della Vergine Maria.
Andare a Medjugorje da soli non costituisce un problema per spostarsi all’interno della cittadina. L’intero polo religioso, infatti, può essere tranquillamente coperto a piedi e tutti i luoghi di interesse sono ben segnalati e abbastanza ravvicinati tra loro.
Quasi tutti i pellegrini si spostano a piedi per vivere nel migliore dei modi momenti di meditazione e preghiera. Puoi in ogni caso usare l’automobile o usufruire dei pullman, con i parcheggi dedicati.
Il Podbrdo si trova a soli 1500 metri dalla Chiesa di San Giacomo. Raggiungibile dalla strada o passando per il sentiero dei campi, oltre ai mezzi pubblici o la propria auto.
La cucina bosniaca è multietnica: diverse influenze da austriaci, greci e turchi.
Ci sono molti ristoranti che offrono una buona qualità ad un ottimo prezzo.
Per le specialità consigliamo japrak, un involtino di foglie di cavolo con un ripieno salato, e il bosanski lonac, un arrosto di carni e verdure. Inoltre la trota è un piatto tipico e cucinato in vari modi.