Il Cammino Primitivo, nella rete di percorsi che si snodano verso Santiago de Compostela, è il cammino più antico, in quanto si dice che, alla notizia del ritrovamento della tomba dell’apostolo Giacomo, i primi a partire furono proprio gli abitanti delle Asturie.
Il cammino primitivo è uno dei cammini più brevi per raggiungere Santiago, pur avendo alcune difficoltà di cui parleremo all’interno dell’articolo.
Il pellegrinaggio verso Santiago de Compostela è sempre un’esperienza che ti cambia la vita, qualsiasi cammino tu scelga.
E se sceglierai di intraprendere il cammino di Santiago con noi ci occuperemo di tutti gli aspetti organizzativi per lasciarti libero da pensieri materiali e poterti dedicare solo al tuo accrescimento interiore.
Le tappe del cammino primitivo sono per la maggior parte obbligate, dato che il cammino si snoda tra paesini di montagna e non ci sono servizi di alcun tipo nel tragitto tra un paese e l’altro.
Si parte a est da Oviedo, nelle Asturie, e si raggiunge Santiago ad ovest dopo circa 320 km. Proprio nelle Asturie, come ci ricorda anche l’articolo di Famiglia Cristiana, affondano le loro radici tutti i cammini giacobei.
Il cammino è quasi tutto tra i boschi e i pascoli, ma ci sono alcuni tratti asfaltati, specie nella seconda parte, ovvero quando si raggiunge la Galizia.
La presenza di dislivelli lo rende un cammino non semplicissimo, specie per le articolazioni.
Si tratta di un cammino molto tecnico per via della sua geografia, specie per la parte centrale in Asturia. Gli alloggi sono in numero sufficiente, specie in Galizia, ed il periodo migliore per intraprenderlo va da maggio a settembre.
Il cammino primitivo è composto da circa 13 tappe con una media di 21/22 km per tappa: la minima è da 15 km mentre la massima raggiunge i 30 km.
In Asturia le tappe sono più dure ma più brevi, mentre in Galizia sono più lunghe ma più semplici.
Lungo il cammino primitivo si passa buona parte del percorso in Asturia tra i 600 e i 1200 metri di altitudine ed è lì che le ginocchia vengono messe alla prova (per qualsiasi cammino si consiglia l’uso di creme specifiche come la radio salil che aiuta proprio le articolazioni).
Visti i dislivelli è bene arrivare allenati, preparandosi con camminate in collina o meglio ancora in montagna. Anche le discese molto ripide possono mettere alla prova, specie in Asturia, mentre in Galizia il percorso diventa più lineare, data anche la presenza di strade asfaltate.
Il clima sul cammino primitivo, anche ad Agosto, non risulta mai troppo torrido: in Asturia infatti c’è fresco e di mattina la felpa è d’obbligo. La tanta nebbia, fino a mezzogiorno a volte, mantiene basse e piacevoli le temperature anche in estate.
Le frequenti piogge sono molto fini, quindi non troppo fastidiose, secondo il famoso detto che dice che in Asturia c’è il sole 6 giorni al mese!
La Galizia non è nemmeno troppo calda e le temperature non superano i 30 gradi.
Il cammino primitivo è ben segnalato, anche perché negli ultimi anni è tornato ad essere più frequentato rispetto ad un tempo, quindi le strade sono state rinnovate da poco.
Le segnalazioni sui cippi nelle Asturie (prime sette tappe) non riportano i km e la direzione da seguire è data dalla testa della conchiglia, mentre in Galizia i km sono segnalati e la conchiglia si gira, quindi si segue la sua “coda”!
La credenziale per il cammino primitivo si trova ad Oviedo presso la Cattedrale o negli uffici turistici della città o negli ostelli dei pellegrini.
La città di partenza è dunque il luogo in cui trovare la credenziale, anche se ci sono diverse modalità per ottenerla, come per posta, scrivendo alla confraternita di San Jacopo, a Perugia.
L’ospitalità sul cammino primitivo avviene come per gli altri cammini, ci sono infatti gli albergue (ostelli), pubblici o privati, in cui si può pernottare.
Come già detto, non essendoci servizi tra un paese e l’altro è facile che tutti i pellegrini si ritrovino ad ogni paese negli stessi albergue, in questo modo si crea una bella atmosfera familiare, almeno per la prima parte del cammino ovvero nelle Asturie.
Gli alloggi hanno buoni prezzi e non costano molto, escluso Oviedo e Lugo che hanno prezzi più alti. I costi crescono con la vicinanza alla meta finale.
Inoltre arrivati alle ultime 4 tappe in Galizia, il cammino primitivo si unisce al cammino francese in cui i servizi sono di più, ma c’è anche più presenza di pellegrini, quindi conviene organizzarsi per tempo per non rischiare di non trovare il posto letto alla fine della tappa.
Gli albergue pubblici non sono prenotabili e costano tra i 5 e i 6 euro, mentre quelli privati tra 6 e 12 euro.
Per quanto riguarda il cibo si trova il famoso menù del pellegrino a 8/12 euro, con porzioni abbondanti e qualità buona.
Da qualche anno a questa parte il cammino primitivo è tornato ad essere abbastanza frequentato, ma non come quello francese o portoghese.
Anche per questo i percorsi sono stati rinnovati, così da consentire ai pellegrini che intendono percorrerlo una sicurezza in più.
Se lo paragoniamo al cammino francese però il cammino primitivo è almeno quattro volte meno frequentato. Questo implica la possibilità di camminare spesso da soli, se è quello che si desidera, pur ritrovandosi con i compagni di cammino presso gli albergue alla fine della giornata, un po' come accade scegliendo il cammino d'inverno.
Un altro cammino meno frequentato è quello che parte da Santiago per arrivare a Finisterre e Muxia, le località che segnano la vera fine di tutti i cammini giacobei perché giungono all’oceano atlantico.
Per chi sceglie il cammino primitivo il tempo per giungere alla meta finale e ricevere la compostela può variare tra i 13 e i 15 giorni in base al passo e al percorso, che si sceglie, infatti tra la quarta e la sesta tappa c’è una diramazione.
Il percorso può quindi arrivare a 334 km se si sceglie di andare verso Borris, mentre se si sceglie la diramazione di fondo valle si devono calcolare 9 km in più.
In caso di maltempo, con la nebbia, ci si può perdere sulla prima diramazione, quindi bisogna prestare più attenzione.
La diramazione di fondo valle però è consigliata per i camminatori più esperti, date le sue salite molto impegnative.
Prima di arrivare a Tineo, ovvero il punto in cui si trova la diramazione, è bene consultare il meteo per capire quale cammino scegliere e premunirsi specialmente con le scorte d’acqua, quasi impossibile da trovare tra una tappa e l’altra.
Il cammino primitivo va bene per chi preferisce vivere l’esperienza del pellegrinaggio a Santiago da solitari o per chi ha poco tempo a disposizione per questa esperienza.
Come già detto però bisogna comunque essere molto allenati dati i dislivelli, altrimenti si rischiano infortuni e rallentamenti che, date le tappe finali obbligate, rischiano di non fare arrivare a destinazione per tempo e di non trovare posti letto le porte degli albergue già chiuse.
Buen camino, Ultreya et Suseya (saluto che nel medioevo voleva dire “Andiamo oltre, andiamo avanti”)!