Uno dei luoghi più significativi per San Francesco e per la storia della sua città è, indubbiamente, la Basilica Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Uno dei luoghi simbolo della conversione che ha dato inizio alla nuova vita spirituale di San Francesco.
Nella Porziuncola, la piccola chiesetta al suo interno, San Francesco è cresciuto spiritualmente, raggiungendo una saggezza e una magnanimità che lo rendono, ancora oggi, dopo oltre 800 anni, una delle figure più rappresentative del culto cattolico (sebbene le sue spoglie siano conservate presso la Basilica di San Francesco).
Qui, molti secoli dopo, viene costruita la Basilica attuale, conservando parti della precedente chiesetta salvata dal santo.
In questo articolo, parleremo della Basilica, delle bellezze che custodisce, della sua storia e del perché è davvero fondamentale visitarla nel tuo prossimo pellegrinaggio ad Assisi.
La Basilica Santa Maria degli Angeli è una delle chiese più belle d’Italia e di Assisi.
Si trova nella frazione che porta lo stesso nome e raccoglie alcune bellissime opere del Rinascimento italiano, oltre a custodire la prima chiesa che il Poverello restaurò.
Costruita tra il 1569 e 1679, La Basilica comprende anche il convento francescano che, anticamente, faceva parte della chiesa della Porziuncola. La costruzione di questa imponente e sobria basilica fu frutto della volontà di papa Pio V, che la volle per due motivi. Da un lato, riconoscere l'importanza dell'ordine dei francescani, dall’altro per accogliere i pellegrini.
Ancora oggi, infatti, accorrono numerosi in visita alla Basilica, specialmente, nei giorni del Perdono d’Assisi (31 luglio-2 agosto). La famosa indulgenza plenaria voluta da San Francesco, a seguito di una visione mistica.
La basilica presenta tre navate e fu progettata da Galeazzo Alessi. La costruzione impiegò oltre 100 anni, dal 1569 al 1679, anno della consacrazione.
Altri fatti significativi, circa la sua struttura, avvennero nel 1880. A seguito di alcuni crolli causati dal terremoto del 1832, la Basilica Santa Maria degli Angeli fu parzialmente ricostruita, seguendo le strutture originarie.
Arrivati nella piazza della Porziuncola, sorge maestosa la Basilica Santa Maria degli Angeli in tutto il suo splendore. La facciata, rielaborata ad inizi 900 da Cesare Bazzani, è imponente e sulla sua sommità venne posta una Vergine di bronzo, che conferisce una grandezza maggiore a tutta la struttura.
E’ all’interno, però, che troviamo le cose più interessanti.
La Porziuncola, ovvero la piccola chiesetta ospitata nella Basilica, in memoria della struttura di cui San Francesco si prese cura, è la parte più visitata dai pellegrini.
Qui venne composto il Cantico delle Creature e, la storia vuole, che San Francesco vi morì il 3 ottobre 1226.
Qui troviamo un’opera unica: la Tavola di Prete Ilario. Risalente al 1393, si tratta di 5 quadri in successione che narrano la famosa storia del Perdono di Assisi. Luminosa e significativa è il cuore della cappella della Porziuncola.
Degno di nota è pure il Transito, un vano in pietra che, originariamente, fungeva da infermeria del convento annesso alla chiesa. Proprio qui, si narra, San Francesco passò le sue ultime ore prima di morire, componendo l’ultima strofa del suo celebre Cantico:
"Laudato sii mi' Signore, per sora nostra morte corporale da la quale nullo homo vivente po skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntate, ka la morte secunda nol farrà male".
Il 3 ottobre di ogni anno, al tramonto, viene celebrata qui la solenne Commemorazione Nazionale del Transito di San Francesco.
Addentrandosi verso l’altare della Basilica Santa Maria degli Angeli, troviamo la grande abside semicircolare, composta da un grande coro in legno, risalente al '600 e opera dei frati del convento. .
Molto particolare il pulpito: anch'esso in legno e caratterizzato da bellissimi intagli di epoca barocca, rappresentanti episodi del Perdono di Assisi.
L'altare maggiore è decorato, invece, da sette formelle di bronzo che raffigurano Cristo tra i santi francescani. Sotto l'altare maggiore è stata posta la cripta. Qui, durante gli scavi del 1966, sono stati rinvenuti i resti di strutture architettoniche, probabili celle dei frati dell’antica Porziuncola.
La Sacrestia è un ambiente coperto da volta architettonica a padiglione.
Abbellita nelle 12 lunette da affreschi di Girolamo Martelli raffiguranti storie di San Francesco d’Assisi.Inoltre, l'Immacolata Concezione dipinta anticamente al centro della volta, fu sostituita, dopo il terremoto del 1832 che la danneggiò, dalle tempere di Elpidio Petrignani, intorno al 1940.
Le navate laterali presentano ben 5 cappelle ciascuno. Queste, come da tradizione, venivano assegnate dai francescani alle famiglie nobili che ne facevano richiesta.
Molto spesso erano anche ricchi borghesi e confraternite. L’assegnazione del patronato delle cappelle, oltre ad essere una pratica diffusa dal ‘500, permetteva ai committenti di abbellire e decorare come voleva lo spazio della cappella. In questo modo, veniva elevato il nome o il rango della famiglia stessa e si dimostrava la devozione per San Francesco e la Madonna.
Tra le opere e i luoghi da visitare all'interno della Basilica Santa Maria Degli Angeli ve ne sono molte dedicate a San Francesco, oltre a diverse opere d’arte di inestimabile valore.
Una di queste è, senza dubbio, la statua bianca di San Francesco in terracotta smaltata. Situata al centro della cappella, questa statua è opera di Andrea della Robbia e risale al 1490 circa.
Il volto del santo è ritratto in un’espressione poco lieta, da cui traspare una nota di tristezza. D’altronde, la sua estrema ricerca della misericordia in ogni uomo era spesso disattesa.
San Francesco stringe, tra le mani, il Vangelo e la Croce. Questi due elementi fondamentali nella sua formazione e crescita spirituale. Dal Vangelo, Francesco, traeva gli insegnamenti e le norme per sé e i suoi seguaci, mentre nella Croce vedeva sempre il massimo sacrificio per gli altri, fino a quasi desiderare di esserne anch’egli inchiodato.
Sulla parete esterna della cappella della Porziuncola, troviamo degli affreschi meravigliosi che raffigurano la Morte e i Funerali di San Francesco. Vengono fatti risalire al 1886 ad opera del pittore Domenico Bruschi.
Le decorazioni parietali interne, invece, sono del ‘400 circa e appartengono all’arte di Giovanni di Pietro, uno degli allievi Perugino. I soggetti sono in prevalenza Santi e beati della tradizione francescana.
Il Museo della Basilica Santa Maria degli Angeli, detto anche della Porziuncola, è stato realizzato intorno agli anni venti del Novecento, per volere di alcuni frati. Lo scopo era quello di valorizzare le opere d’arte custodite in tutta la Basilica. Il museo fu allestito nei locali del convento rimasti immutati dopo la costruzione della grande chiesa.
In occasione del Giubileo del 2000, fu allestito secondo nuovi criteri espositivi, seguendo un ordine di catalogazione ed archiviazione che permettesse ai visitatori di fruire meglio della storia francescana e del legame con le opere esposte.
Il Museo diventa, ben presto, una parte fondamentale del pellegrinaggio ad Assisi dei fedeli. Un modo meraviglioso per visitare e ripercorrere i passi di San Francesco presso un luogo che lo ha visto nascere spiritualmente.
Il percorso espositivo, infatti, è composto da sale tematiche: la Porziuncola nel periodo pre-francescano, alle origini di San Francesco,durante la maturità del Santo e l’osservanza della norma francescana.
Le stanze ospitano le opere molto importanti, tra cui: il Crocifisso di Giunta Pisano (1236 ca.); il San Francesco e Angeli del Maestro di San Francesco (1260 ca.); una tavola raffigurante San Francesco attribuita a Cimabue (1290 ca.); la Maestà di san Damiano attribuita al Maestro della Croce di Gubbio (ante 1306).
Discorso a parte merita la Madonna del Latte, una bellissima scultura in pietra policroma risalente alla fine del XIV secolo, originariamente, posta sulla sommità della facciata della Porziuncola. Opera di Andrea della Robbia (1475).
All’interno del museo vi è anche il Conventino medievale. In realtà, sono i resti delle antiche celle dei frati, ristrutturate nel 1923. Le 17 celle sono oggi intitolate a santi e beati che vissero alla Porziuncola. Il Conventino è utilizzato, attualmente, come esclusiva sede di mostre di arte sacra.
Particolarmente interessante è il Roseto. Quello attuale costituisce il giardino che, anticamente, era frequentato dai frati. All’esterno, infatti, troviamo un luogo protagonista di una delle tante storie di San Francesco.
Tra queste rose, San Francesco si rotolò per combattere contro sé stesso e il suo tormento. I fiori alla fine non lo graffiarono. Secondo la tradizione, i rovi, a contatto con la pelle di San Francesco, si tramutarono in rose senza spine, dando origine alla "Rosa Canina Assisiensis”, ancora oggi coltivata nel roseto.
Il cortile della Basilica Santa Maria Degli Angeli fu costruito nel 1882 e collega la Basilica ad alcune parti di roseto molto care a San Francesco. Qui, infatti, vi trascorse molti periodi della sua vita.
La piazza della Porziuncola, come detto, si trova nel quartiere di Santa Maria degli Angeli, a circa 4 chilometri fuori dal centro storico di Assisi. La zona, essendo meta frequente di pellegrinaggio, è servita da autobus ogni 30 minuti circa, che partono dal centro di Assisi. Inoltre, molti taxi fanno delle tariffe fisse proprio per raggiungere la grande Basilica.
Il pellegrinaggio ad Assisi è un momento da godersi in ogni periodo dell’anno, così come programmare una visita alla Basilica Santa Maria degli Angeli. In particolare, ci sono dei momenti più suggestivi per visitare il santuario.
Il Rosario con le fiaccole, per esempio, si svolge ogni sabato sera intorno alle 21. IN questa piccola processione della piazza, i frati francescani sono sempre accompagnati da folti gruppi di pellegrini.
Il periodo natalizio è particolarmente sentito ad Assisi. Numerose celebrazioni liturgiche sono arricchite anche dalla famosa mostra dei presepi, che celebra la predilezione di San Francesco per la riproduzione in scala della Natività di Cristo.
Nel periodo che va dal 5 luglio ai primi di ottobre, inoltre, in concomitanza con la festa di San Francesco, la Basilica prevede delle aperture serali in cui si può ammirare la Porziuncola in tutto il suo splendore cromatico.