Ripercorrere la storia di Bernadette e il miracolo a Lourdes vuol dire conoscere la vicenda di Santa Bernadette, la donna, all’epoca dei fatti poco più che bambina, che vide la Madonna nei pressi della Grotta di Massabielle, vicino Lourdes, nel 1858.
Esistono versioni, più o meno romanzate, degli accadimenti che coinvolsero Bernadette durante le apparizioni di Lourdes, molte con un particolare sguardo alle polemiche ed ai dubbi nati circa la veridicità del fatto soprannaturale. L’ufficializzazione della mariofania da parte della Chiesa avvenne, tuttavia, nel 1862.
In questo articolo, ripercorrendo sommariamente alcune pubblicazioni sul tema, parleremo di Bernadette e delle vicende che la coinvolsero prima e durante gli incontri con la Vergine Maria a Lourdes.
La vita di Bernadette prima delle apparizioni
Di origini modeste, Bernadette nacque nel 1844 da papà François e mamma Louise Castérot. La gestione del mulino Boly, visitabile durante il pellegrinaggio a Lourdes e fonte di sostentamento per l’intera famiglia, terminò a causa della crisi agricola francese. Bernadette e l’intera famiglia, si spostarono in un cachot, una stanza scura e dall’aria irrespirabile che acuì l’asma della già cagionevole ragazzina.
Pur non frequentando la scuola e disconoscendo le nozioni del leggere e dello scrivere, Bernadette aveva un grande senso religioso, benché non avesse alcuna nozione di catechismo. L’estrema necessità della famiglia faceva sì che Bernadette, la maggiore di sei fratelli in tutto, si procurasse dei lavoretti per contribuire alla spese, venendo meno così ai suoi obblighi scolastici.
Proprio in quest’ottica, fu affidata ad una famiglia di amici, per i quali si occupava della sorveglianza del gregge e di fare loro da domestica. La già precaria condizione della famiglia subì un brutto colpo, quando suo padre, François, fu accusato di furto, ingiustamente.
Bernadette e il miracolo a Lourdes: fatti e perplessità
Quando, l’11 febbraio 1858, Bernadette si trova nei pressi della Grotta di Massabelle, insieme alla sorella ed un’amica, ha 14 anni e, rimasta indietro, sente una folata di vento dietro di lei. Sarà il preludio all’apparizione di quella che, per quasi tutto il periodo delle apparizioni, non dirà il suo nome. Questa Signora vestita di bianco, blocca la voce di Bernadette che, istintivamente, tocca il rosario che ha al collo, ma non riesce a proferire parola. E’ la prima delle 18 apparizioni che Bernadette avrà in quel luogo.
Bernadette e il miracolo a Lourdes saranno oggetto di scherno e indagine da parte delle autorità, ma faranno anche tanto clamore da attirare sempre più persone sul luogo delle apparizioni. Anche quando, inizialmente, Bernadette si confida con il sacerdote, non viene creduta. La sua perseveranza e la sua grande forza di volontà la porteranno, giorno per giorno, a ricevere gli insegnamenti della Madonna e trovare la forza di sfidare le autorità e i locali rappresentanti della Chiesa.
Durante la nona apparizione, il 25 febbraio, avvenne la scoperta della sorgente. La Signora indicò a Bernadette un angolo poco illuminato della grotta, da cui si vedeva sgorgare un flebile rivolo d’acqua. Solo dopo aver scavato a mani nude la terra umida, Bernadette trovò l’acqua di Lourdes. La stessa sorgente che oggi irrora le fontane e le piscine, poco distanti dal Santuario di Lourdes.
Nel corso della stessa apparizione, la Signora chiede a Bernadette di bere dalla sorgente, seppur l’acqua fosse mista a fango e terra, e di mangiare dell’erba, in segno di espiazione per i peccatori. Quando la folla la vide inginocchiarsi e compiere tali azioni, l’appellò come “pazza o matta”. Per molti continuò ad esserlo, oltre che bugiarda e millantatrice.
Un altro importante momento della storia di Bernadette e il miracolo di Lourdes fu il suo approccio con l’abate Peyramale. La discrezione e l’umiltà della giovane, mista alla convinzione e alla decisione, portarono, il pur scettico sacerdote, a porsi delle domande circa la validità delle affermazioni di quella coraggiosa ragazzina.
Pochi giorni dopo, nella notte, avvenne il primo miracolo della sorgente. Nella notte tra il 28 febbraio e il 1° marzo 1858, Catherine Latapie, con una grave ed irreversibile slogatura all’arto superiore, venuta a sapere delle apparizioni, immerge braccio e mano nell’acqua. Qualcosa di incredibile avviene: la mano e le sue dita tornano subito sane come prima dell’incidente avuto anni prima. Fu il primo miracolo riconosciuto ufficialmente nel 1862.
Mentre il numero di coloro che assistevano alle apparizioni cresceva a vista d’occhio, molti giornalisti si infiltrarono tra la folla, per capire se sostenere o screditare questa giovane fedele che perseguiva la sua missione. Quando si sparge la voce della ragazzina che ha un’apparizione nella Grotta, cominciano a circolare anche delle storie su di lei e la sua famiglia.
Polemiche e dubbi su Bernadette
La sua famiglia, nonostante le umili condizioni, aveva sempre dimostrato unità e armonia, oltre a grande senso religioso. Cominciarono però a circolare storie sul padre, circa i suoi trascorsi con la legge, e fu infangata anche la madre, da molti creduta alcolizzata.
Inoltre, quando cominciarono i vari interrogatori, molte donne benestanti si avvicinarono alla giovane Bernadette, offrendole protezione. Alcuni sostennero, poi, che la giovane raggirasse queste donne, estorcendo loro denaro.
Nessuna di queste illazioni fu mai confermata o denunciata.
Bernadette e il miracolo a Lourdes: la svolta
Le voci per screditare Bernadette continuarono, così come le apparizioni della Signora. “Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella” questa richiesta fu più volte rivolta a Bernadette, la quale attendeva che la Signora rivelasse il suo nome per darne prova e conto ai sacerdoti.
La svolta decisiva, che consentì finalmente a Bernadette di essere creduta, fu data da due avvenimenti. Il primo, più importante, fu l’identificazione della Signora, il secondo degli eventi favorevoli a Bernadette fu il miracolo del cero, a cui assistette un medico.
Io sono l’Immacolata Concezione
“Signora, volete avere la bontà di dirmi chi siete, per piacere?” .
“Que soy era Immaculada Councepciou.”
Questo breve dialogo è il più importante della vicenda che riguarda Bernadette e il miracolo a Lourdes. Durante la sedicesima apparizione, la Signora si era finalmente rivelata e, seppur non comprendendo il senso di quell’affermazione, Bernadette si recò dall’abate Peyramale e ripeté, testualmente, la frase: “Io sono l’Immacolata Concezione.”
Il dogma dell’Immacolata Concezione, istituito solo nel 1854, che sanciva l’immunità della Vergine Maria da ogni peccato, sin dalla sua nascita, non poteva essere conosciuto da una semianalfabeta come Bernadette, che seppur molto religiosa, non aveva conoscenze di catechismo. Era la prova che la Vergine Maria fosse apparsa a Lourdes.
Miracolo del cero e il medico Douzous
Dopo alcune settimane in cui Bernadette non sentiva l’impeto di andare alla Grotta, il 7 aprile avvenne la diciassettesima apparizione o chiamata il miracolo del cero.
Bernadette, quel giorno infatti, si recò alla Grotta con un grosso cero in onore della Vergine Maria. Vi erano circa duemila persone che assistevano alla sua estasi, tra loro anche un medico. Fu proprio lui, il dottor Douzous, che si accorse di come la cera sciolta, che cadeva dalla cima del cero, stava avvolgendo le mani della ragazzina, senza che questi emettesse il minimo lamento o che subisse la minima lesione.
Fu un evento di così rara eccezionalità che il medico, dapprima molto scettico, si convertì e divenne un testimone molto attivo delle apparizioni, diffondendo il suo racconto di spettatore privilegiato a tutti.
Da quell’evento scaturì così tanto clamore che le autorità decisero di mettere le inferriate per negare l’accesso alla Grotta. L’ultima apparizione, a cui Bernadette potè assistere dalla sponda opposta del fiume Gave, fu silenziosa ma carica di grandi significati.
Conclusioni
Oltre ad essere una grande vicenda di fede e spiritualità, quella di Bernadette e il miracolo a Lourdes è una magnifica storia di come la volontà umana, la caparbietà può davvero tutto. Una ragazzina, che sapeva leggere a stento, che sfida maldicenze e poteri forti, perché credeva davvero in ciò che faceva e perché aveva la forza che la Madonna di Lourdes gli infondeva.